27. Sacrifice

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Non capisco come sia possibile. Ho una sensazione stana addosso dall'incrocio con lo sguardo di Connor, dentro di me, mi sono sentita come schiacciata, come quando mi trovo al palazzo Kinsky, ma ovviamente non in condizioni così definitive e doloranti.

Quando rientro a casa, sento una ventata d'aria gelida e solo quando vedo la finestra aperta, capisco il perché. L'ho dimenticata, lasciando che il vento prendesse ogni parte interna.

Mi trasformo in lupo, dopo vari tentativi, in cui sembro alquanto ridicola, ma alla fine ci riesco e con la mia comoda e calda pelliccia, mi accoccolo sul letto e mi addormento.

I pensieri, solitamente si susseguono sotto forma di sogni come ogni notte e stavolta, proprio i suoi occhi, mi compaiono ancora davanti. Come se fossero incisi sulla mia testa, dentro la mia mente, scolpiti.

Sospiro per liberarmi del tutto. Ora più sveglia che mai... ed è questa per me, la terza notte in bianco. Mi affaccio alla finestra e rimango a fissare la traditrice che illumina questa terra e non la nostra, anche se poi fondamentalmente non è neanche colpa sua.

I licantropi, potevano vivere tranquillamente con gli umani, ma decidendo di cacciarci, la Luna è rimasta a loro, volendo anche come segno di sconfitta per noi.

Mi trasformo in umana nuovamente e mi metto a mangiare quello che c'è in frigo. Ad aprirlo, una ventata di freddo mi pervade dove il mio corpo non è abituato a sentire ed infatti, dei brividi mi scorrono addosso.

Prendo pezzi di cioccolato e sedendomi sul divano, mangio quella prelibatezza. Istintivamente, quasi, i miei pensieri si spostano su di Gos, inizialmente penso mi possa vedere, poi ricordo che non è più così. Mi guardo il braccio e lo vedo del tutto risanato, ma la ferita, interna a me, ancora la sento.

Il mio capobranco è sempre stato un bastardo e ne sono consapevole, ma comunque ha avuto un grande cuore, o almeno lo credevo, prima di incontrare Connor. Poi si è rivelato tutto il contrario.

Prendo il telefono e per uno strano e insulso bisogno, mando un messaggio proprio a lui. Il numero, me lo ha fornito dopo che ci siamo visti al palazzo "Per ogni evenienza" aveva detto. Beh, questa lo è.

Guardo l'ora segnare le due e un quarto.

"Forse dovrei lasciarlo dormire... ah, al diavolo" lo cerco nella rubrica, che piano piano inizia a comparire qualche nome e mando un messaggio.

A Connor: "Dormi per caso?" nella mia testa penso di aver fatto una cosa stupida, non appena premo invio e suppongo che non mi risponderà prima di domani, ma tutto il contrario, lui mi risponde.

Da Connor: "No." Risponde secco e per poco, anche controvoglia, ci rimango male.

"Poteva aggiungere due parole in più"

A Connor: "Come mai sei sveglio?"

Da Connor: "Ho troppo a cui pensare per dormire"

Sembra quasi una confessione. Non posso percepire il tono da un messaggio, ma sono sicura che c'è altro che vorrebbe aggiungere. Mi piacerebbe anche tanto, sapere cosa si nasconda dentro la sua testa o meglio ancora, dentro il suo cuore. Ed invece, nulla.

Sono sempre stata io, negli umani, almeno ad avere il potere di controllare e su Krynox, la parità di questa capacità, su di lui non ho niente, e come se non bastasse, sono vulnerabile, perché lui percepisce.

<<Che cavolo però>> commento a voce alta, sbraitando contro il muro.

Almeno con Gos avevo qualcuno con cui parlare. O talvolta Hel.

The Death Key (The death Series)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora