A lavoro, tutto sembra più complicato del solito. Ester è con me, ma non ha provato a rivolgermi la parola, solo occhiatacce e pensa che ancora non ho avuto il coraggio di raccontarle di Connor. È passata una settimana da quella volta che abbiamo fatto irruzione al palazzo, ma non riusciamo a trovare il nesso con quello che ci serve. Chiunque abbia nascosto le parti che compongono la chiave, ha fatto un ottimo lavoro.
Sono, inoltre, passati due mesi da quando sono sulla Terra e sto riscoprendo negli umani qualcosa di nuovo.
Quando sono venuta qua, avevo i pregiudizi, avevo paura mi uccidessero a prima vista e invece, molti di loro si sono rivelati buoni, anche se la maggior parte che ho conosciuto ho scoperto non essere umana, ma dettagli.
<<Caffè grazie>> mormora una signora davanti a me. Mi volto per prepararglielo, senza neanche guardarla. Il mio cervello è altrove per 24 h su 24. Tra Sam, Connor, la chiave, Gos, Krynox, non so più dove spaziare, penso di aver varcato ogni possibile confine.
Finito col caffè, glielo porgo e torno con lo sguardo sul muro davanti a me, non so perché, ma mi attrae e mi permette di pensare.
Ah, dimenticavo, l'incontro con Rudolf e Robin, un disastro totale. Mi hanno fatto arrabbiare a ogni parola e dopo aver sbattuto in terra qualcosa dalla cucina del ristorante dove lo stregone lavora, me ne volevo andare, ma proprio lui ha fatto partire un incantesimo di blocco, in cui non potevo minimamente muoverti.
"Dobbiamo discutere su come fare" mi aveva intimato Connor e tanto avrei voluto tirargli un pugno in faccia, ma per fortuna, ho ancora la coscienza lucida per ricordarmi che non posso e ne devo toccarlo. A meno che non voglia morire, ovvio.
<<Dovresti sorridere un po' di più>> mi dice la signora davanti a me, ma solo quando alzo lo sguardo la riconosco.
<<Ivanaa>> quasi urlo dalla gioia. L'unica donna umana, anche se dagli indizi, dimostra il contrario, che comunque adoro.
<<Ciao, tesoro, non mi sembra stia andando benissimo per te eh?>>
Scuoto la testa. <<Non proprio, ma problemi della vita>>
"Sovrannaturale" vorrei aggiungere.
<<Capisco, lavori sola qua?>> mi chiede di punto in bianco e sento il suo cuore aumentare di poco. Quasi fosse in ansia di fare quella domanda.
<<No, una ragazza lavora con me, ora è in cucina>>
Sorride, annuisce e rimane in piedi a bersi quel caffè mentre guarda verso la porta dove le ho appena indicato. Sono alquanto sicura stia cercando Ester, ma non capisco il perché.
Ricordo, mi ha detto di sua nipote persa, ma non penso si riferisca alla mia collega, spero, altrimenti qua finisce che tutte le persone che conosco sono collegate. Ci manca solo di scoprire che Arthur è una creatura marina, magari figlio di Ivana, e imparentato con i gemelli e siamo al completo.
La porta si apre d'un tratto e vedo un uomo che appena passa quella soglia, incrocia solo la schiena di Ivana, ma questo basta a fargli battere il cuore. I suoi occhi si illuminano e il suo sorriso si amplia di conseguenza.
<<Ciao signora>> dice a lei che è di fronte a lui, come se non la conoscesse e io rimango pietrificata. È una forma di conquista?
<<Ciao, signore>> le risponde lei restituendogli il sorriso. Stavo a guardarli, ma non capivo molto di quello che stavano facendo, sembravano estranei la prima volta che si incontrano.
<<Come va? Posso offrirle un dolce?>>
Lei sorride e annuisce. <<Scegli tu quale, per me>>
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The Death Key (The death Series)
WerewolfTalia ha da sempre sentito parlare degli umani, ma non ha mai pensato di finire in mezzo a quella razza che ha sterminato la sua specie. Gos, capobranco della tribù dei Bianchi già aveva deciso il suo destino, senza però avere il suo consenso. Per...