21. Broken-Hearted Girl

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Abbiamo deciso alla fine che io e quegli altri due, ci vedremo la sera, finito il lavoro di Rudolf. Sono in ansia di sapere cosa sanno loro, per mettere insieme i pezzi così poi posso finalmente andarmene da questo posto.

Quando vado a lavoro sono più in ansia del solito, Gos ha chiamato e stavolta si è pure complimentato con me.

Il giorno procede come al solito, Ester che si presenta entusiasta per la sua vita con Sam, al quale non mi risparmia i dettagli. Non ho più avuto modo di parlare con lui e secondo me, mi sta pure evitando. Ma, per me va benissimo così, non ho voglia di vederlo, non sono ora in grado di scontrarmi con lui.

Arthur compie il suo lavoro, ogni tanto lanciandomi qualche occhiata comprensiva, facendomi sentire al sicuro, come sempre, ma non ci scambiamo molte parole, dopo quella lunga chiacchierata.

Finita anche questa giornata, ne approfitto per fare la spesa. In casa non ho niente da mangiare, quindi mi dirigo in questo centro commerciale e compro tante cose, molte delle quali con la scritta vegetariano, ovvero, senza carne. Ho, inoltre, scoperto che qua sulla Terra esiste una cosa super buonissima, chiamata cioccolato. Ha diversi gusti: al latte, bianco, fondente, con le nocciole. Il primo, è quello che più mi piace, penso che nella mia permanenza qui ne abbia divorate a palate di barrette.

Prendo anche diverse altre cose, poi mi volgo alle casse, ora che ho capito come si conteggiano i soldi qua è anche meglio.

<<Holly?>> strabuzzo gli occhi.

<<Sam>> dico senza neanche voltarmi. Ci stavamo evitando così bene fino ad ora, com'è che il destino ci fa incontrare? Non penso l'abbia fatto apposta. Ne sono convinta.

<<Come stai?>> mi domanda con il cuore che batte per l'ansia. La verità e che io sono messa peggio. Non capisco come mai lui faccia questo ad Ester – con Ester – dopo aver passato quelle sensazioni con me e sono sicura di non essere la sola ad averle provate. Okay, non potrà mai funzionare tra di noi, ma è comunque scorretto comportarsi così. Non sarò Umana, ma ho dei sentimenti pure io comunque sia.

<<Bene, tu?>> dico mentre avanzo nella fila.

<<Molto bene, grazie... senti, ti va di incontrarci tra poco da qualche parte, devo parlarti di cose importanti>> mormora quasi in un sussurro, si sente la voce che trema e la preoccupazione che si porta appresso.

<<Va bene>> dico solo io.

"Sono proprio curiosa su cos'hai da dirmi" penso mentre me ne vado.

Ci mettiamo d'accordo per incontrarci in un giardinetto minuscolo dietro un paio di case graziose. Mai nessuno si presenta da quelle parti è un posto desolato di Praga. Comunque sia non ho paura di lui, non sarebbe capace di far del male a un animale minuscolo.

Torno, quindi, a casa lascio le buste, aspetto un paio di minuti e mi dirigo nel posto prestabilito.

Nella mia mente scorrono solo pensieri riguardo a quello che potrebbe succedere questa sera però. Delle rivelazioni di Sam, non sono molto interessata.

<<Ciao>> dico una volta che lo raggiungo.

<<Come va?>> richiede e scoppio a ridere.

<<Me lo hai chiesto mezz'ora fa, va sempre bene>> rispondo a tono.

Mi guarda con un sopracciglio alzato e non riesce a parlare.

"Quanto mi fa arrabbiare lui a me"

<<Hai intenzione di parlare?>>

<<Non è facile>> dice e capisco che infondo ha ragione. Sono nervosa, ecco, voglio solo andare via da lui, non parlarci più.

The Death Key (The death Series)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora