41. parchment

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Siamo tutti in attesa di trovare questo codice.

Vedo Connor disperato, si passa le mani tra i capelli talmente tante volte che ho paura li strappi uno ad uno. Non posso farci niente, anche se ammetto che mi dispiace per tutto quello che è successo tra di noi.

Devo accettare il destino, entrare con lui e trovare una soluzione dall'interno.

Il mio cuore, di poco, aumenta a guardarlo: è proprio bello. Quei ciuffi ribelli che stanno ritti da uno strano gel appiccicoso, quegli occhi socchiusi per trovare una possibile soluzione, ma si vede che non ne ha idea.

Dall'altro lato, Helki che parla con Enola, e nemmeno loro non si possono toccare perché lei fa parte di due fazioni, diverse da quella nostra. Stanno conversando tranquillamente, però di tanto in tanto, sento il cuore di Hel aumentare di poco, quasi mi commuovo. Non l'ho mai visto preso, potrebbe essere un interessante inizio questo.

<<Connor, non c'è soluzione>> Commenta una di loro, è una creatura particolare, con gli occhi Gialli limone e tre dita piuttosto che cinque.

<<Questo non puoi dirlo Muni>> ribatte in contropiede Rudolf, anche lui, concentrato come l'amico.

Sospiro. Mi avvicino a Gos, finora rimasto in un angolo lontano da tutti, perché tutti qua lo odiano, però non si azzardano a toccarlo. Vogliamo tutti la stessa cosa, ma non hanno compreso che, una volta dentro, dovremo stabilire le regole per riuscire a sopravvivere, altrimenti ci ammazziamo.

So già, che non sarà Gos il Leader, semplicemente perché se prova a imporsi, Connor non si farà scrupoli a farlo fuori e stavolta nemmeno io.

<<Che fai?>> domanda, una volta accanto a lui.

Alza il muso, ha le sue sembianze da lupo.

<<Niente.>>

Sorrido. Mi trasformo, perché da umana penso troppo e non mi va, mi sale solo il negativo in testa, magari da lupo ho più possibilità.

<<Non fai mai niente! Sei il più grande tra di noi, sicuramente sai qualcosa, mi rifiuto di credere che non sai nulla>> sbraito.

<<Non so niente – risponde serio – voglio solo entrare lì dentro e prendere le poche persone che meritano con me, il resto sarà un'impresa. Vogliamo tutti la stessa cosa>>

Annuisco. "Sei inutile, come facevi a piacermi" commento nel mentre, nella mia mente.

Mi avvicino ora, al tavolo dei pensatori ai quattro lati, i tre moschettieri che ho conosciuto in questa avventura e uno sconosciuto di fronte, anche questo, caratterizzato da sembianze bizzarre con capelli viola e occhi verdi. Pervadono i colori qua.

<<Aspetta>> si innalza la voce di Robin.

<<I fogli delle chiavi?>>domanda Connor.

Si fa avanti Hel, ha i fogli in tasca e li mostra sul tavolo.

Le chiavi su noi tre si animano, ma non cambia nulla, perché non sappiamo cosa farci.

<<Magari c'entrano qualcosa...>> inizia Robin sospirando.

D'un tratto, come se si fosse illuminata una lampadina nella sua testa, Connor, sorride.

<<Greco, numeri>> Dice solo. Nessuno è in grado di decodificare il suo messaggio, tranne che il migliore amico, che all'istante sembra capire.

<<Già, la trascrizione>>

<<Bravissimo, sei un genio>> si lusingano a vicenda.

The Death Key (The death Series)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora