Capitolo 9

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Viola's pov

Non sento più la risata di Leonardo, così decido di smettere anch'io.
Appena ritorno alla postura iniziale, lo guardo negli occhi e noto che mi stava scrutando, come se volesse imprimersi nella mente ogni mio particolare.
Mi guarda serio.
<<No, ti prego, continua>>
Lo guardo confusa.
Non capisco.
Notando la mia confusione, dice: <<Non smettere di ridere. Sei bellissima mentre lo fai e mi infondi tranquillità, quindi continua>> dice con un sorriso dolce
Sento le guance tingersi di rosso, perciò abbasso la testa e faccio ricadere i miei amati capelli biondi in avanti, così da riuscire a coprirmi la faccia, riuscendo al tempo stesso a non farglielo notare.
Mi sento strana, quando sono con lui.
E poi, adesso abbiamo creato questo momento insieme, creando una bolla intorno a noi, dimenticandoci di tutto e tutti,
È come se lui, senza far rumore, riuscisse ad entrare sempre di più nel mio cuore, abbattendo ogni muro, che mi sono costruita.
Ora che ci penso....
<<Come mai sei venuto qui?>>
Ritorno a guardarlo negli occhi, notando che lui li ha spalancati.
<<Cavolo! Hai ragione>> dice, battendosi una mano sulla fronte
Questo gesto mi fa sorridere.

È così buffo!

<<Tieni>> dice allungando le braccia verso di me
Le guardo e noto, che sopra ad esse c'è un vassoio rotondo, coperto dalla carta argentata.
Sicuramente è un dolce.
Io amo i dolci, sia cucinarli sia mangiarli.
Lo guardo, come si guarda l'amore della propria vita.
<<È per voi da parte di mia madre>> dice, trattenendo un sorriso
Lo capisco dal suo sguardo divertito.

Ma cosa vuole?! Io amo il cibo, è l'amore della mia vita. Di certo non mi trattengo dal farglielo notare, perciò lui non dovrebbe ridere. Uff.

Riempio le guance, come se fossi un pesce palla.

<<Cosa c'è da ridere?!>>
<<Sei buffa>>
Divento rossa e questa volta non lo nascondo.
<<Amo il cibo e voglio farglielo capire, c'è qualche problema?>>
<<Assolutamente no>>
Si difende
<<Perfetto>>

Afferro il dolce, sfiorandogli con le dita il palmo delle mani e, questo contatto, mi fa venire i brividi su tutta la schiena, mentre un dolce calore si propaga in tutto il mio corpo, riscaldandomi il cuore, che risponde ad esso, aumentando il suo battito.

<<Ringraziala>> dico con un sorriso sincero, guardandolo negli occhi

Noto che in essi c'è una scintilla, ma non riesco a decifrarla, però una cosa la so: risponde al mio corpo.

Continuiamo a fissarci negli occhi, per molto tempo, almeno credo.
Ad un tratto mi ricordo ciò che mi ha fatto, mi ricordo del video, quindi distolgo lo sguardo, rompendo quel contatto, che mi stava risucchiando in un vortice troppo pericoloso per me e alzo di nuovo le mie barriere.

<<Credo che ora sia il caso che tu te ne vada>>  dico fredda, mentre chiudo piano la porta, come se volessi vederlo per l'ultima volta, come se volessi che lui mi fermi

Oddio! Cosa sto pensando?!
Non posso e non devo.
Non posso tornare al punto di partenza. Non so se riuscirei a rialzarmi un'altra volta.

Alla fine, lui non mi ferma ed io chiudo del tutto la porta, lasciando fuori ad essa tutto ciò che è successo.
Appena ritorno alla realtà, sento di nuovo le urla dei miei genitori, che mi fanno innervosire.
La rabbia prende possesso di me, facendomi dimenticare tutto.

Non ne posso più!

Vado in camera di mio fratello, apro la porta con forza e lo guardo.
Lui, al contrario mio, è la fotocopia di papà.
Capelli castani e lisci; occhi marroni; fisico magro, ma senza muscoli. Abbiamo solo sei anni di differenza, ma, a volte, io sembro più grande di lui, per quanto io sia più matura.
In questo preciso istante, lui sta giocando al computer.

Ti ODIO ma ti AMO 1 [REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora