Capitolo 42

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Viola's pov

-1 mese dopo-

Oggi è un mese che sto con Leonardo.
Alex continua ancora a torturarmi con i messaggi, chiedendomi di tornare nella gang e con lui oppure che non gli è andato bene il mio comportamento l'ultima volta, però non mi ha chiesto più di uscire, il che è molto strano, dopotutto lui non è uno che si arrende così facilmente.
Ho una brutta sensazione.
Sicuramente è perché mi sto facendo prendere dal panico.
Calmati, Viola. Devi stare calma.
Sospiro e esco di casa, dove trovo Leonardo appoggiato, come al solito, alla portiera con le braccia incrociate ad aspettarmi.
Lo raggiungo a passo veloce e gli salto addosso, abbracciandolo.
Le mie narici si inebriano, mentre il mio corpo si riscalda sentendo il calore del suo e il mio cuore comincia a battere più veloce.

<<Hey, hey, calmati. Che cos'è questa felicità?>> dice ridendo
<<Buongiorno amore>>
<<Buongiorno a te, amore>>
<<Auguri>> dico, per poi allontanarmi, per guardarlo negli occhi
<<Auguri di cosa?>> dice con un'espressione confusa
<<Che cosa?!? Oggi che giorno è?>> dico offesa, facendo il labruccio e incrociando le braccia sotto il seno, mente lo guardo con gli occhi che incarnano il fuoco
Giuro che se se lo è dimenticato, io lo uccido qui, seduta stante.
<<Dai, scherzo, amore. Come posso dimenticarmi che un mese fa mi sono messo con persona fantastica, che adesso ha cambiato la mia vita in meglio?>> dice abbassandosi, per darmi un bacio a stampo
<<Quindi, auguri anche a te, amore>> dice, mentre posa la sua fronte sulla mia
Sorrido come un ebete, mentre divento rossa.
Credo che non cambieranno mai le mie emozioni.
<<Dai, ora sali o faremo tardi>> dice, aprendomi la portiera
Appena salgo, il calore, che è in macchina, riscalda il mio corpo un po' freddo, facendomi provare una sensazione bellissima, mentre l'odore di menta si fa spazio nelle mie narici.
Adoro tutto questo!
Quando Leonardo sale, ci mettiamo contemporaneamente la cintura, facendo scontrare le nostre dita, che si cercano, come un naufrago cerca la terra ferma.
<<Allora, amore, oggi tieniti libera, perché dalle 18 in poi starai con me>>
Lo guardo con la coda dell'occhio e noto che è concentrato sulla strada, come se in realtà fosse serio e si stesse concentrando su altro.
<<Va bene. Dove andiamo?>>
<<Sorpresa>> dice sorridendo
<<Almeno dammi un indizio!>>
<<No>>
<<Uff>>
Senza rendermene conto, arriviamo a scuola, dove lui parcheggia la sua auto.
Scendo, senza aspettarlo e vado, a passo veloce, verso Elisa.
Sembro una bambina, lo ammetto. Mi piacciono le sorprese, però ho un po' di paura e così me la prendo con lui per sfogarmi.
Credo che, alla fine dei conti, non cambierò mai.

<<Buongiorno amore>> dico, dandole un bacio sulla guancia
<<Buongiorno a te e auguri a voi>> dice, guardando prima me e poi il ragazzo accanto
Ma quando è arrivato? Come ho fatto a non accorgermene?
Sono davvero così assente?
Sospiro.
<<Prima o poi tu mi farai morire d'ansia, sappilo>> dico, facendo la finta arrabbiata

Quando pensi di essere un disastro e allontani tutti, in realtà vuoi solo che qualcuno rimanga lì, accanto a te a dirti che va tutto bene, che ti accetta per quello che sei, anche se sei un casino, che ti ama lo stesso, che ti tranquillizzi.
Ecco, io ora mi sento così e vorrei che Leonardo lo capisse.
<<Lo sai che non permetterei mai che ti succedesse qualcosa, piccola>> dice, avvicinandosi a me, per poi abbracciarmi da dietro, posando il suo mento sulla mia testa, come se avesse capito ciò di cui avevo bisogno
È proprio questo che me lo fa amare, perché lui mi capisce anche se non parlo, comprende i miei bisogni, anche se non li dico. È come se fossimo una persona sola.
<<Luke, vive ancora casa tua?>> chiede Elisa
<<Si, non è ancora riuscito a trovare un appartamento, ma non si arrende, il che gli fa onore. Comunque, da quanto dice, sta riuscendo a trovare una soluzione>>
Ormai tutti sanno del passato di Luke, poiché glie l'ha raccontato lui, quando ha visto che di loro si può fidare.
<<E lei ne è contenta>> dice a denti stretti
Lo capisco, perché il suo mento comincia a pungermi sulla testa, mentre il suo peso è aumentato, come se mi stesse stringendo di più a sé per paure che me ne vada
<<È vero! Dopotutto l'hai visto? E gli addominali? Ne vogliamo parlare? Ogni volta che va a fare la doccia, io lo aspetto sempre in camera sua, così glie li posso osservare. Chissà, forse, dopo siamo pure andati più avanti..." dico con un ghigno sulla faccia, mentre mi godo la sua reazione
Leonardo mi stringe ancora di più a sé.
Tra poco mi rompe!
Però è così tenero, quando si ingelosisce.
<<Allora mettiti con lui, no?>> dice a denti stretti, spostandosi di botto
È molto soddisfacente stuzzicarlo, lo ammetto.
Il calore del suo corpo scompare, lasciando il posto al vento freddo di dicembre, che comincia a raffreddare quel punto, facendomi sentire vuota.
Scoppio a ridere.
Non ce la facevo più!
<<Stavo scherzando, amore, è ovvio che io voglio stare solo con te>> dico, baciandolo a stampo
<<Ma sono sicuro che quelle cose le fai comunque>> dice guardandomi male
Come dargli torto, anch'io l'avrei pensato.
<<No, stupido, lui va a fare la doccia con l'accappatoio e poi la fa sempre quando ho altro da fare>>
<<Che peccato, vero?>> dice a denti stretti
<<Già, grandissimo. Ma non mi frega molto, dopotutto ho un ragazzo che posso ammirare sempre e che è molto meglio di Luke>>
Si avvicina a me, mi prendere per i fianchi e mi bacia.
Suona la campanella.
Poco prima di entrare, mi suona il cellulare, segno che mi è arrivato un messaggio.
Lo prendo e guardo lo schermo, aspettandomi che sia lui, sorprendendomi di scoprire che, invece, è Riccardo.

Ti ODIO ma ti AMO 1 [REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora