CAPITOLO 50

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Leonardo's pov

Sono davanti al bar, dove abbiamo preso appuntamento.

Sospiro.

Ce la posso fare.

Entro dentro e l'odore di caffè invade le mie narici, mentre i ricordi comincia a venire a galla.

Scuoto la testa.

Non ora.

Mi guardo intorno e noto qualcuno sventolare una mano, per farmi capire dove si trova.

Lo raggiungo, per poi mettermi seduto davanti a loro.

<<Perché mi avete contattato?>>

<<Perché siamo preoccupati per Viola>>

Solo a sentire quel nome, sento lo squarcio che ho nel petto aumentare.

<<Che intendi dire?>>

<<Non ci ha contattati e, ogni volta che proviamo a farlo noi, ci risponde la segreteria telefonica>>

A queste parole, l'ansia comincia a crescere, ma non lo faccio vedere.

Devo riuscire a non portare affondo il mio orgoglio, almeno quello.

<<Forse si sta divertendo e le siete solo di intralcio>> dico, facendo spallucce

Elisa e Riccardo si guardano confusi, non capendo.

<<Era per dire>>

<<Dicci cos'è successo l'ultima volta che l'hai vista>> dice Riccardo, sospirando

<<Non lo so nemmeno io!>> urlo

<<Mi ricordo solo che stavo fuori scuola ad aspettare Viola, poi buio. Quando mi risveglio, sono mollo e vicino ad un porto con davanti a me Viola, che mi dice "non ti amo più", mentre una lacrima le scorre sulla guancia>> dico con calma, come se non mi avesse distrutto, come se non provassi più dei sentimenti e comincio a credere che sia così

Racconto le strugenti immaggini, che passano nella mia testa da ieri.

Elisa e Riccardo si guardano negli occhi e poi escono.

Sono solo, di nuovo.

Viola's pov

Sono distesa sul letto a pensare a tutto.

Ieri a cena, alla fine, eravamo solo io e Alex.

Sembra che gli altri stiano facendo una missione importante ed è per questo che la festa si farà oggi.

Devo dire che è stata la serata peggiore della mia vita.

Oggi sono riuscita a recuperare i numeri, per fortuna, non mi aveva rotto la memoria quello stronzo, così ho inviato un messaggio a tutti, tranne che a Leonardo, dicendo che sto bene, che è tutto apposto e che, se vogliono parlarmi, devono contattarmi a questo numero da adesso in poi, perché l'altro telefono, con dentro la sim, l'ho perso, mentre mi trasferivo nella nuova casa insieme ad una mia amica, che non conoscono.

Che bella bugiarda che sono.

A Elisa e Riccardo ho anche chiesto scusa, per non essermi fidata.

Quando sto per alzarmi, per prepararmi per la festa, mi squilla il cellulare.

Lo prendo e, senza vedere chi sia, rispondo.

<<Sei una cretina!>> urla una voce che conosco molto bene

Ti ODIO ma ti AMO 1 [REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora