CAPITOLO 48

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Viola's pov

-1 SETTIMANA DOPO-

Tra due giorni è natale.

Due giorni dalla cena, Leonardo è tornato da suo padre a chiedergli spiegazioni, da solo. Francesco gli ha detto che si è pentito di quello che ha fatto, gli ha chiesto scusa e gli ha detto che non l'ha mai abbandonato, per questo gli inviava i soldi, voleva ancora far parte della sua vita. Non si era fatto avanti prima, perché si vergognava di se stesso, ma, quando l'ha visto sul campo, ha notato subito che lui era cambiato, così si è fatto coraggio e ha fatto un passo verso di lui, sperando che lo perdonasse ed è sempre per questo che aveva usato i suoi contatti, per strapparlo da Antonella.

Così Leonardo ha deciso di dargli una seconda possibilità.

Inizialmente hanno litigato, ovviamente, anche perché voleva che lui rimanesse a vivere in quella casa, lasciando sua madre, ma, alla fine, sono giunti a un patto: Leonardo non abbandonerà sua madre, ma, a volte, verrà a trovarlo, rimanendo pure a dormire nella sua stanza.

Mi ha raccontato che suo padre era così felice che si è messo a piangere, mentre io, dopo che lui avesse finito il suo racconto, sono scoppiata a ridere per questo.

So che era serio e so anche che era un gesto carino, ma un adulto che piange solo per quello, mi ha fatto ridere o forse la situazione in sé era divertente, non lo so, però so che ora sono molto felice, perché finalmente Leonardo lo è, ma lo è per davvero.

E poi è successo un miracolo...

FLASHBACK

Sono seduta sul letto di Leonardo a mangiarmi le unghie, per l'ansia.

È andato da suo padre e ancora non mi ha fatto sapere nulla.

Sono davvero preoccupata.

Quando stavo per chiamarlo, un razzo apre la porta, per poi trovarsi davanti a me tutto sorridente, contagiandomi.

<<Amore, ho una bella notizia>>

<<Hai fatto pace con tuo padre?>>

<<No...cioè si, ma non è solo questa>> dice entusiasta

Non sto più nella pelle, ora sono curiosa.

<<Forza, parla allora>> dico entusiasta pure io ora

<<Mio padre ha accettato di fare da avvocato per tua madre, così i tuoi genitori si possono separare>> dice tutto d'un fiato, mentre il pavimento sotto di me si sgretola, lasciandomi pietrificata con il cuore che ha smesso di battere

<<Scherzi?!>> urlo allibita

<<No>>

<<Credevo che ne saresti stata felice...>> dice, spegnendo il suo sorriso, mentre io mi alzo da letto, per poi cominciare a fare avanti e indietro per la sua stanza

<<Tu sei pazzo!>>

<<Che ti è saltato in mente?>>

<<Mio padre mi ha chiesto se sapevo come potesse fare per sdebitarsi e a me è venuto in mente questo. Volevamo farti un regalo>> dice abbassando sempre di più la voce, sentendosi in colpa

<<Hai raccontato a tuo padre il mio segreto, che io custodisco gelosamente da 19 anni, senza chiedermi il permesso. Ma tu ci pensi alle cose, prima di farle?>> urlo

Ti ODIO ma ti AMO 1 [REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora