CAPITOLO 49

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Leonardo's pov

La vedo allontanarsi.

Perché mi stai facendo questo, Viola?

Perché stai distruggendo la mia vita?

Perché mi stai facendo del male?

Io vedevo un nostro futuro, stava andando tutto così bene, perché proprio adesso?

Io ti voglio al mio fianco, ti prego girati e dimmi che era tutto uno scherzo. Rimani, ti prego, io voglio solo te, non riesco a stare con qualcun'altra.

Purtroppo continua dritta per la sua strada, senza mai tornare indietro.

Girati

Girati

Ti prego, girati

La vedo salire su una Giulietta nera, dove intravedo il ragazzo dell'altra volta....Alex se non sbaglio.

Ma...cosa?!

Dopo quello che le ha fatto lei ritorna da lui? Vuole soffrire di nuovo? Tutto quello che è successo tra noi era tutto una bugia?

Mi fa male il cuore; ho voglia di piangere.

Non ce la posso fare, non senza di lei!

Sto morendo lentamente e fa male, molto, preferivo una morte veloce.

A volte è più doloroso vivere che morire ed io ora lo so.

La odio!

Vado verso a casa a piedi.

Ho bisogno di sfogarmi, di stare da solo e di smetterla di pensare.

Mi sta venendo un forte mal di testa.

Mi sento come se mi avessero pugnalato più volte alla schiena, mentre la mia anima si lacera sempre di più ad ogni passo che faccio, insieme al mio cuore, che si sta frantumando sopra un pozzo oscuro, dove non si vede la fine e dove non potrò più riprenderlo.

Mi sento usato e tradito.

Il paesaggio intorno a me cambia, ma io non lo sto veramente osservando.

È come se fossi un fantasma...

Arrivo a casa e, quando entro in camera mia, vedo il regalo che le volevo dare a natale sopra alla scrivania.

Prendo la scatola e la butta nel cestino.

Non voglio più vederla!

Non voglio più vedere qualsiasi cosa mi lega a lei.

Non ci voglio più avere niente a che fare con lei.

Tutto il dolore si sta trasformando in rabbia.

Tiro un pugno contro il muro, urlando il suo nome.

Poco dopo sento un po' di dolore alla mano e mi accorgo che le nocche stanno sanguinando, ma, in questo momento, non me ne frega niente.

Il dolore esteriore non potrà mai essere più forte del dolore interiore.

Ironico vero?

Quello esteriore, dopo poco, passa, mentre quello interiore, ti lacera dentro, ti cambia.

Sono identici eppure, allo stesso tempo, sono diversi.

Tiro un altro pugno contro il muro.

La odio.

Un altro pugno ancora.

La odio.

La odio.

La odio.

Ti ODIO ma ti AMO 1 [REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora