Viola's pov
<<Sai che puoi raccontarmi tutto, vero?>> dico, non ricevendo risposta, mentre con la mano tolgo il sangue in eccesso sul labbro
<<Si>> dice dopo un sospiro, per prendersi coraggio
<<Stamattina quei tizi sono venuti a casa mia. Hanno cominciato a prendere a calci la porta del mio appartamento, facendo così tanto casino che hanno disturbato i vicini, che si sono lamentanti con il proprietario, così lui, appena se ne sono andati, è venuto da me e mi ha detto che non posso più rimanere lì, devo cercare una nuova casa. Ho tempo fino alla fine del mese, poi vivrò per strada>>
Il mio cuore ha perso 100 battiti. La fine del mese è tra una settimana circa, non farà mai in tempo!
<<Vieni da me allora! Non ti troveranno mai così>>
Sospira.
<<Credo che ci riuscirebbero comunque ed io non voglio metterti nei guai>>
<<Ok, allora facciamo così: rimani da me, fino a quando non troverai un appartamento tutto tuo. Se non rimani per tanto, non ti troveranno, no?>>
<<Vedremo, in tanto ti ringrazio>> dice con un sorriso e uno sguardo dolce, che io non posso non ricambiare
<<Ora devo andare, dopotutto ho una casa da cercare>> dice, alzandosi
<<Ciao, Viola. Grazie davvero di tutto, ti voglio bene>> dice, porgendosi verso di me, per farmi un bacio sulla guancia
Il suo profumo, che prima sentivo in modo leggero, adesso è svanito, ha lasciato posto al sudore.
<<Per così poco. Questo è il minimo che io possa fare, dopotutto tu ci sei sempre stato per me ed ora è arrivato il momento di ringraziarti e di ricambiare il favore>>
<<Te lo dico una volta sola, perciò ascoltami bene e non farci l'abitudine, perché è l'ultima volta che te lo dico: ti voglio bene anch'io>> dico, ricambiando il bacio sulla guancia
I suoi occhi si allargano per la sorpresa.
<<Wow! Non me l'aspettavo. Allora è vero che i miracoli esistono!>> dice ad alta voce
<<Ma smettila!>> dico, dandogli un leggero pugno sul braccio
Mi alzo anch'io dalla panchina e mi incammino insieme a lui.
<<Tu, invece, che cos'hai?>> dice, prendendomi alla sprovvista
<<Eh?>>
<<Cos'hai? Prima sembravi arrabbiata, perché?>> dice, non rivolgendomi mai lo sguardo
Sospiro.
<<Credo di aver visto un fantasma>>
<<Eh?>> dice sorpreso e confuso allo stesso tempo
<<È una storia lunga e tu hai molto da fare, non voglio farti sprecare tempo con me, perciò non ti preoccupare>>
<<Non ci pensare, ora sono curioso. E tanto per fartelo sapere: ogni minuto che io ti concedo, non è sprecato. Mettitelo in testa>>
Ora è il mio turno di rimanere sorpresa, mentre il mio corpo si riscalda a quelle parole.
Lo ammetto, io e lui non siamo tipi dolci, come quegli amici che non fanno altre che coccolarsi, quindi rimaniamo stupiti quando uno dei due le dice.
Sappiamo che ci vogliamo bene, perché ce lo dimostriamo, senza dovercelo dire ogni minuto.
Sorrido.
Lo adoro!
<<Promettimi che non mi giudicherei male, promettimi che rimarrai al mio fianco e che mi vorrai comunque bene>>
<<Te lo prometto>>
Lui sa già alcune cose su Alex, perciò non gli devo raccontare molto, però il peggio.
Purtroppo un giorno ho avuto un incubo, in cui sognavo proprio Alex, in realtà non era un incubo erano dei frammenti della mia memoria. Mi svegliai urlando e sudata. Ero abituata a non avere nessuno vicino in casi come questi, ma mi sorpresi quando vidi la mano di Luke prendere la mia, mi sussurrava di stare tranquilla, che vicino a me c'era lui.
Purtroppo è dovuto succedere quando lui era venuto a casa mia, per scappare da un po' dalla realtà, per poter dormire almeno una sera, senza preoccupazioni e nemmeno me lo ricordavo.
Che fortuna! No non è vero, anche perché poi mi costrinse a raccontargli cosa avevo sognato e così lui ora sa alcune cose, solo quello che gli ho voluto raccontare e a lui è andato bene così.
È strano, ma era felice anche con quel poco.
Mi ricordo che mi aveva stupita, dopotutto, chi si accontenterebbe di metà storia? Eppure lui l'ha fatto e mi ha pure sorriso, facendo riscaldare il mio corpo.
In quel momento i suoi sentimenti mi avevano raggiunta.
È stato strano, ma bellissimo allo stesso tempo, infatti mi sono sentita al sicuro e amata.
Comunque, dopo si è riaddormentato nel mio letto, abbracciato a me ed io ho fatto lo stesso.
Sospiro e mi metto seduta nei tavoli del bar, che si trova dentro alla palestra, poco prima degli spogliatoi.
Le narici si riempiono del profumo del caffè macinato in quel momento.
Dopo aver ordinato per entrambi, si mette seduto pure lui, accanto a me.
<<Allora?>>
Gli racconto tutto, nei minimi dettagli, mentre la cameriera ci portava le nostre ordinazioni: caffè per lui e tè freddo alla pesca per me.
Lui, durante il mio racconto, rimase sorpreso più volte, ma non disse niente.
Non sapevo come sentirmi: triste o felice?
Appena finisco di raccontargli, lui mi sorride e, per tranquillizzarmi, mi dice ridendo: <<Mettilo al tappeto, come fai con me, così ti lascerà in pace>>
Fosse così facile, mio caro Luke.
<<Non è facile. Lui ha la sua banda sempre vicino, ne sono sicura>>dico con disgusto
<<Come se tu non riusciresti a sistemarli tutti>> dice serio
<<Sono dei miei ex amici, non riuscirei mai a fargli del male>> dico sospirando, mentre guardo in basso
<<Allora ti aiuterò io e poi ricorda: gli amici non sono quelli che ti fanno male. Non puoi considerarli tale, solo per il vostro passato, perché loro, per te, non hanno fatto niente, anzi ti hanno solo incasinato la vita, più di quanto già non fosse>>
Si, forse ha ragione, però io li ho amati davvero, perché credevo che loro fossero la mia ancora, dopotutto con loro ero felice, mi sentivo libera e viva come non mai.
Sospiro.
Ad un tratto, mi ritornano in mente le sue parole "allora ti aiuterò io".
Spalanco gli occhi.<<Ma sei matto?!?>> dico alzando un po' la voce, sorpresa da quello che mi ha detto, attirando l'attenzione delle persone che si trovano lì
Mi guarda con gli occhi spaesati, non capendo ciò che sto dicendo, ma quella dovrei essere io.
<<Allora ti aiuterò io>> dico, imitandolo
<<Ma sei pazzo?!>>
<<No>> dice con non calanche, mentre i miei occhi si aprono dallo stupore
Come se la situazione fosse così leggera da prenderla con non calanche.
Sbatto la mano contro la fronte, nella mia mente.
<<Oh! No, caro mio, tu non farai niente. Non ti azzardare ad aiutarmi, capito?!>> dico puntandogli il dito indice contro e alzando un po' la voce, ma non troppo da attirare di nuovo l'attenzione su di noiNo
No
No
E ancora no
Non può fare una cosa così pericolosa.
Devo proteggerlo. Non potrei sopportare l'idea che lui venga ferito per colpa mia.<<Ma io ti voglio aiutare, come tu aiuti me>> dice, accigliando le sopracciglia
<<Non ho bisogno del tuo aiuto>> dico acida e fredda, alzandomi dalla sedia in modo così veloce e burrascoso che quasi cadeva
Cammino in modo veloce verso lo spogliatoio, lasciandolo lì, da solo, sperando che, con la mente più fredda, riesca a ragionare meglio.Scusami, ma non puoi intrometterti in questa faccenda.
Appena arrivo nello spogliatoio, mi dirigo subito alle docce, ne ho bisogno, puzzo. Mi spoglio, apro l'acqua calda ed entro. Le gocce che dai miei capelli scivolano sul mio corpo, rilassano ogni mio muscolo.
Guardo a terra e noto che c'è del sangue.
Guardo d'istinto le mani e rivedo il sangue di quel giorno. Le mani cominciano a tremarmi, mentre i ricordi ritornano per l'ennesima volta.
Calmati, Viola, è solo un'illusione, qua non c'è il sangue.
Me lo ripeto in continuazione, ma non cambia niente, la mia mente è ancora a quel giorno.
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Ti ODIO ma ti AMO 1 [REVISIONE]
RomansaViola Smith ha 18 anni. Lei è una ragazza con un passato e un presente abbastanza difficili. Ha molti segreti. Si SCONTRERÀ con un ragazzo, Leonardo Collins: ha la stessa età di Viola. Lui è il solito puttaniere, che cambierà la sua vita. In meglio...