Capitolo 18

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Viola's pov

È passato un mese da quando ho cominciato ad evitare Leonardo.
Ho ancora i lividi e ancora mi fanno male, infatti questa notte ho dormito male.
Non ho raccontato niente a nessuno di quello che è successo.
Leonardo ha provato a parlarmi più volte per le prime due settimane, ma l'ho sempre evitato e così piano piano ha smesso.
Mi è mancato? Si, terribilmente. Volevo sempre parlagli, abbracciarlo o tenergli la mano. Mi sono sentita così...vuota senza di lui, come se mi mancasse qualcosa, come se mi mancasse la luce, che mi tiene viva.
Ogni giorno per me era come un ago, che, piano piano, si infilzava sempre di più nella pelle.
È stato terribile, ma sono sopravvissuta.
Durante le due settimane rimaste, lui si è divertito con Samanta e andava spesso a delle feste, in cui si ubriacava e poi si portava a letto una ragazza, che cambiava ogni sera.
Come le so queste cose? Beh, perché me l'ha riferito Elisa. Lei è andata ad alcuni di questi party e l'ha visto.
Inutile dire che per me è stata una pugnalata al cuore e non riesco nemmeno a capire il perché, però mi faceva male, tanto.
Elisa mi ha anche detto che sembrava distrutto, come se gli mancasse qualcuno.
Ho sperato che lui provasse le stesse cose che provo io, ma mi sono solo illusa.
Sicuramente lui era distrutto, perché era stanco, dopotutto dormiva poco, per colpa della sua voglia di fare baldoria fino a tardi.
Beh, sapete, illudersi è bello, ti fa sognare ad occhi aperti, ti rende felice, ma quando si spezza, anche una parte di te fa la stessa fine.
Per questo mi sono promessa che non lo avrei mai più fatto, preferisco vivere nella realtà.
Elisa non ha mai insistito, ma con gli occhi mi pregava di parlargliene. Anche se sa che io devo stare lontana da lui, purtroppo, sa anche che io non ci riesca, per questo ha capito subito che qualcosa non andava.
E per fortuna sono riuscita a non far vedere i lividi a nessuno, grazie ai trucchi.

Mi alzo, mi faccio la doccia e mi vesto.
L'unica cosa a darmi sollievo in questo momento è l'acqua calda.
Ho deciso di mettermi una felpa nera con le tasche sulla pancia, un jeans nero e le mie adorate puma nere.

Oggi il mio outfit va con il mio umore. Grande!

Ritorno in bagno e copro le occhiaie e il livido sulla guancia.
Appena finisco l'opera, scendo in salotto in modo lento, per sentire meno dolore possibile.

<<Mamma, sono pronta>> dico urlando
<<Ok, tesoro. Leonardo ti sta già aspettando fuori>> dice urlando, per rispondermi
<<Ok>> dico urlando

E bene sì, siamo arrivati a quel giorno.

Come se non bastasse.
Non so come farò ad evitarlo da adesso in poi, ma ci riuscirò, in qualche modo.

Esco di casa e, davanti ad essa, c'è parcheggiata una peugeot nera. Appoggiato allo sportello del passeggero c'è Leonardo con le braccia incrociate al petto.
Elisa ha ragione, sembra spoglio, come se gli mancasse qualcosa. Ha le occhiaie; il viso è bianco, mentre gli occhi suono vuoti, privi di luce.
Sento qualcosa spezzarsi dentro di me.
Mi avvicino a lui, che apre lo sportello, per farmi entrare, come un vero gentiluomo.
Non sa cosa dire o come comportarsi, lo noto dalla sua bocca, che si apre per poi richiudersi velocemente.
Appena allaccio la cintura, lui entra dal lato del guidatore e si mette comodo.
Io accento la radio, per fargli capire che non voglio parlargli né starlo ad ascoltare.
Lui capisce, così rimane in silenzio fino a quando arriviamo a scuola.
Usciamo entrambi dalla macchina e ci avviamo verso la scuola, dove incontro Elisa.

<<Buongiorno, Viola>> dice dandomi un bacio sulla guancia
<<Buongiorno, Ely>> dico, dandole un bacio sulla guancia

Leonardo è andato dai suoi amici, senza dirmi niente, ma il suo passo e la sua postura mi hanno fatto capire molto: è incazzato.
Senza accorgermene, lo comincio a fissare.
È girato di schiena, perciò non può vedermi, per fortuna.

Ti ODIO ma ti AMO 1 [REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora