Capitolo 37

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Viola's pov

-DUE SETTIMANE DOPO-

Ho sempre evitato di incontrare Leonardo e lui ha fatto lo stesso. Non mi viene più a prendere, così sono stata costretta a chiedere a Riccardo di farlo, il quale ha accettato senza problemi con un sorriso sulle labbra, lo stesso che a me è sparito da un po' di tempo ormai.
Ho parlato con Riccardo e mi ha detto che è sembrato strano pure a lui, così ha chiesto ad Alex come faceva ad avere il suo numero e la sua risposta è stata la stessa frase che ha detto a me "Sia tu che Viola dovete ancora capire di chi fidarvi e di chi no", come prova mi ha fatto leggere la chat, dopo di che si è arrabbiato con me, perché credeva che non mi fidassi.
Sinceramente, quelle parole mi hanno così scombussolata che non faccio altro che domandarmi se faccio bene a fidarmi di tutti.
Non voglio scoprire chi mi sta tradendo, perché ho paura di sapere chi sia. Non so se riuscirei a sopportarlo.
Però, dopo gli ho parlato e gli ho detto tutto ciò che penso, così ha smesso di mettermi il broncio e ha cercato di tranquillizzarmi, dicendomi che avrebbe fatto di tutto per proteggermi.
Spero che sia vero...

Ad un tratto, mi ritorna in mente il sorriso dolce di Leonardo, quello che mi riscaldava il cuore ogni volta che lo vedevo.
Sospiro.
Lo ammetto, mi manca parlare con lui alla sera, scrivergli, sentirgli dire cose dolce, che io dico sempre che odio, ma che in realtà mi fanno impazzire, mi manca sentire la sua voce, mi manca sentire le sue braccia intorno a me, mi manca sentire la sua presenza accanto a me, insomma mi manca lui.
Da quando non c'è più, sento come se mi mancasse qualcosa, sento un vuoto dentro di me, che piano piano mi sta risucchiando. I miei giorni non hanno più un senso, sono ritornata alla routine, che facevo prima di conoscerlo, scialba e fredda.
Purtroppo sono l'unica che si sente così, infatti ho saputo che lui è stato a parecchie feste, che si è divertito con gli amici. A lui non può fregare di meno di me, perché lui non mi ama più. Non ha nemmeno avuto il coraggio di lasciarmi in faccia. Forse non sono stata abbastanza per lui.
Beh, se ora lui è felice, lo sono pure io.

Mentre penso a queste cose i miei occhi diventano lucidi, per la millesima volta in queste due settimane, ma non piango. Sono esausta, non mi va più di farlo.
Dicevano che l'amore è bello, che ti fa provare dei bellissimi sentimenti, che chi ti ama non ti farà mai soffrire, eppure eccomi qua, che piango per uno stupido errore fatto da parte mia, dopotutto sono IO che ho abbassato le mie difese.
Tutto, dalla prima all'ultima parola, sono solo stronzate!
L'amore fa male, ti distrugge il cuore, ti fa versare lacrime, ti lascia con un vuoto dentro, l'amore ti spezza in due e non ti ricuce più.
Se dovessi fare un confronto direi che è come un uragano, violento e distruttivo, che si lascia dietro solo dei piccoli pezzi, che non puoi riutilizzare.

Non mi sarei mai dovuta mettere con lui, non avrei mai dovuto buttarmi in questa relazione a senso unico, perché si, questa relazione è a senso unico, lui mi ha solo presa in giro.

Mentre cammino spensierata per le strade della città, mi squilla il cellulare e il mio cuore, o quello che di lui rimane, comincia a battere più veloce.
E se fosse, Leonardo?
Lo prendo e vedo che ho un messaggio non letto, con le mani tremanti, lo leggo, ma, appena noto di chi è, il mio cuore smette di battere e comincio a sentire un dolore al petto.
Delusione? Forse.

"Tesoro, incontriamoci domani fuori da scuola. Aspettami all'entrata"

È da due settimane che non ti fai sentire, perché adesso hai ricominciato? Lasciami stare!
Sono troppo distrutta per sopportarlo, ma decido comunque di rispondergli.

"E se io non volessi?
"Oh! Sono sicuro che tu voglia, almeno che non vuoi averci sulla coscienza anche il tuo ragazzo"
Se così possiamo chiamarlo.

Di nuovo a minacciarmi. Non cambierà mai.
È solo uno stronzo!

"Ok, ti aspetto all'entrata verso le 14:00"
"Ottima scelta, tesoro. Non te ne pentirai, fidati"
Si, come no.

Poco dopo, il telefono vibra di nuovo, lo guardo e il cuore comincia a battermi più veloce.

E basta! Tanto non è lui. Finiscila di illuderti, cuore.

"Sono stato sfrattato e, come puoi immaginare, non ho trovato un'altra casa, per ora, perciò se la tua proposta è ancora valida, la accetto"

Mi nasce un sorriso sul volto.
Finalmente!

Abbiamo fatto pace il giorno dopo la litigata, nessuno dei due riesce ad essere arrabbiato con l'altro per troppo tempo.

"Ovvio, vieni pure. Quando arrivi?"
"Adesso, sono davanti alla porta"

Il mio sorriso si allarga ancora di più.
Aspe, cooosaaaa?! Ma è impazzito? Non sono pronta.
Il battito del mio cuore accelera, mentre il mio corpo freme.
Ok, calmati, Viola.

"Allora? Che fai? Mi apri o no?"

Oh, perbacco! Devo sbrigarmi.
Apro la porta in modo violento, ci mancava poco che mi rimaneva sulle mani e comincio a correre verso la porta, che apro, una volta raggiunta.

<<Entra>> dico, spostandomi per farlo entrare, una volta calmata

<<Permesso>> dice, entrando con le sue cose

Lo accompagno verso la stanza degli ospiti, che si trova accanto alla mia e lo aiuto a disfare le valigie.

<<Benvenuto nella mia famiglia>> dico, abbracciandolo con un sorriso sincero sul volto
<<Grazie>> dice, ricambiando l'abbraccio

Leonardo's pov

Arrivo a casa, dopo gli allenamenti di calcio e, quando sto per entrare, vedo un ragazzo davanti alla porta di Viola con delle valigie e un telefono sulle mani, che batte il piede in modo fastidioso, come se fosse agitato per qualcosa.

Chi è questo adesso? E perché ha delle valigie? Non mi dire che loro vivranno insieme da adesso in poi!

Continuo a guardarlo in malo modo, fino a che non vedo Viola con un sorriso, aggiungerei bellissimo, sulla faccia, che lo fa entrare.

Che relazione c'è tra i due? Perché con lui sorride? Quanto vorrei che sorridesse solo a me.

Scuoto la testa in modo energico e apro la porta.

Sento un dolore al petto, come se qualcuno mi avesse strappato qualcosa dal cuore, infatti è così: mi hanno strappato la mia vita.
È quello che mi merito.

Cazzo, sono, anzi ero il suo fidanzato, volevo e voglio tutt'ora far parte della sua vita, ma quel giorno mi sono arrabbiato così tanto che ho cominciato ad evitarla e lei ha fatto lo stesso.
Però è vero ed è meglio così, non possiamo stare insieme, sopratutto se lei non mi racconta ciò le succede. Se solo le avessi parlato, forse le cose sarebbero andate diversamente.
È stata dura stare lontano da lei per due settimane. Non poterla baciare e toccare mi distruggeva, come il fatto che lei fosse sempre nella mia testa, ma doveva andare così, me lo ripeto in continuazione.
Se ci fosse stato vero amore tra noi due, saremmo tornati, invece di rimanere separati.
Sospiro.
Il detto <<ti accorgi di tenere a qualcuno solo quando lo perdi>> è vero, infatti mi manca da morire e ho capito che la amo più di quanto pensassi, ma è troppo tardi ormai.
Mi odio. Mi sono lasciato sfuggire la donna più importante del mondo per me, l'unica che mi capiva, con la quale parlavo dei miei problemi apertamente, perché sapevo che non mi avrebbe mai giudicato.
Sono uno stupido!

Il dolore che sentivo prima si è amplificato e una lacrima comincia a scendere lungo il mio viso, mentre, a passo lento, mi dirigo verso la mia stanza.

Guarda che cosa mi fai, Viola.

Ti ODIO ma ti AMO 1 [REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora