Capitolo 32

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Leonardo's pov

Finalmente, vedo arrivare la mia ragazza, insieme ad Elisa.
Ci hanno messo una vita!

Ok, non smetterò mai di dire "la mia ragazza", anche perché ancora non riesco a crederci!

Io fidanzato? Chi l'avrebbe mai detto? Eppure eccomi qua. Leonardo Collins non ha più una ragazza da una botta e via. Questo è uno scoop.

Più si avvicina e più noto che c'è qualcosa che non va. Viola guarda davanti a sé, ma è come se non vedesse veramente ciò che la circonda, è come se fosse immersa nei suoi pensieri.
Cosa le è successo?
<<Finalmente! Ce l'avete fatta!>> dico, prendendole in giro
Ho smesso di giocare a calcio da un po', infatti adesso sono seduto su una panchina del parco.
Volevo avere occhi solo per Viola, per questo mi sono preso questa pausa e l'ho aspettata. Non voglio distrazioni quando sono con lei.

<<Visto? Che brave che siamo!>> dice sorridendo
Questo suo sorriso non mi regala il calore di sempre, anzi sembra freddo, così tanto che mi mette dei brividi.
Questa non è la mia Viola.
<<È successo qualcosa, amore?>> dico con aria preoccupata
<<No, tranquillo>> dice con un filo di voce, come se non volesse mentirmi, ma neanche dirmi la verità

Non capisco, perché? Non si fida ancora di me?
Pensare a queste cose mi ha lasciato un vuoto dentro di me, in cui sto cadendo. Ha spezzato la mia anima in due.
Mi sento ferito? Arrabbiato? Non lo so più...

<<La mia pancia si sta facendo sentire, perciò, andiamo a mangiare?>> proporne con quel sorriso spento, messo come scudo
Da cosa ti stai proteggendo, Viola? Da me o da te stessa?
Sospiro.
Non posso costringerla a parlarne, se non vuole.
<<Va bene>> rispondo sconfitto
Vado al campo da calcio e chiamo Riccardo, per avvertirlo che andiamo al Mc.
Lui, ovviamente, ci raggiunge e prende per mano Elisa, mentre io faccio lo stesso con Viola.
Dio, altre scosse.

La sua mano è fredda e sudata, come se si fosse spaventata, ma perché?

È inutile rimuginarci sopra. Devo chiede direttamente a lei.

Ero così immerso nei miei pensieri che non mi accorgo nemmeno che siamo arrivati, finché la dolce voce di Viola non mi fa tornare alla realtà.
<<Hey, amore, ci sei?>> dice, mentre mi guarda con aria preoccupata
<<Si, scusami. Hai detto qualcosa?>>
Ride e giuro che non c'è melodia più bella.
<<Ti ho chiesto che cosa vuoi mangiare>>
<<Oh! Scusami. Prendo quello>> dico, indicando con l'indice il panino Mc bacon, che si trova sul menù

Finito di ordinare, prendiamo i nostri pranzi e poi ci sediamo al primo tavolo, che troviamo libero.

<<Ma, voi due andate sempre in coppia?>> dice Elisa ridendo
Io e Viola ci guardiamo, senza capire.
<<Che intendi dire?>> diciamo insieme
<<Siete distratti, dite le stesse cose contemporaneamente, alcune volte finite le frasi che l'altro comincia e avete perfino preso lo stesso panino. Sembra che andiate sempre in coppia, anche con la mente>> si spiega, mentre continua a ridere
<<È questo che ci distingue dalle altre coppie>> dico fiero di me, mentre noto, con la coda dell'occhio, Viola diventare rossa
Scoppiamo tutti a ridere, ma la verità è che a me fa solo piacere questa osservazione.
Mentre mangiamo, parliamo del più e del meno.
Noto che Viola si sta divertendo, che ride, che sorride, in modo vero, non sta più fingendo. Ora sembra spensierata e non c'è gioia più immensa per me. Mi ritrovo a guardarla incantato, come se non ci fosse cosa più bella di lei ed è così per me.

<<Hey, amore, così mi sciupi>> dice ridendo
La sua risata è la canzone più bella che esista al mondo, per le mie orecchie.
Lo so che già l'ho detto, ma, cavolo, non riesco a smettere.
<<Non è colpa mia, se sei così bella>> dico, alzando le spalle
Lei diventa rossa, mentre Elisa e Riccardo sghignazzano, cercando di non farsi scoprire, inutilmente.
Ad interrompere questo momento magico, è la suoneria del telefono di Viola: le è arrivato un messaggio.
Vedo il sorriso di Viola sparire e il suo viso sbianca, mentre il suo corpo comincia a tremare.

Ansia, ecco cosa provo adesso.

Che cos'è successo? Chi le ha mandato il messaggio? Che cosa c'è scritto? Perché quella reazione?

Ho troppe domande per la testa ed io vorrei una risposta, che lei non vuole darmi.

Sono troppo preoccupato per lei, dannazione!

Viola's pov

Sento il telefono squillare.
Lo prendo e noto che ho un messaggio. Lo sblocco  e lo leggo, con l'ansia e le mani che mi tremano.
È un numero sconosciuto...

"Smettila di giocare alla brava ragazza con quello. Scommetto che lui non sa cosa sei in grado di fare e il nostro passato. Comunque ricordati che tu ancora mi appartieni, perciò divertiti finché puoi, tesoro"

Appena finisco di leggerlo sbianco e il mio sorriso scompare, istintivamente.
Paura, ecco cosa provo adesso.

Come fa ad avere il mio numero? Io l'ho cambiato dall'ultima volta.
"Forse dovresti cominciare a capire davvero di chi fidarti o meno". Le sue parole spuntano all'improvviso, come un fulmine a ciel sereno.
C'è qualcuno di cui mi fido, ma che non dovrei?
Aspetta, ora che ci penso, se lui ha scritto quelle cose, significa che mi sta osservando...
Ansia, tremore.
Il respiro comincia a mancarmi.
Non posso avere un altro attacco di panico, non qui e non ora!

Ma cos'è lui? Uno stalker? Si...

Mi giro da tutte le parti, sperando di vederlo, ma non lo trovo.
<<Amore, che succede?>> chiede preoccupato, ma non gli rispondo, perché mi arriva un altro messaggio.
Lo apro con le mani che tremano.

"No, tesoro, sbagli direzione"

Riesco ad immaginarmi il ghigno, che sicuramente ha, nel vedermi in questo stato.
Questa cosa mi sta riscaldando il sangue nelle vene.

Che significa quel messaggio?
So che mi sta osservando, ormai non ci sono più dubbi. Allora perché non lo trovo?
Sto sbagliando direzione? E se fosse....

Guardo fuori dal vetro, che si trova accanto al tavolo e la vedo: una Giulietta nera, la sua macchina, ne sono sicura, ormai la so a memoria e la riconoscerei a distanza di kilometri.

Ecco da dove mi sta guardando, il pezzo di merda...

<<Amore, mi spieghi, per favore, cosa cazzo sta succedendo?>> dice con aria preoccupata e un po' stanco del fatto che non gli rispondo
<<Scusatemi, ragazzi, ma devo andare>> dico con tono dispiaciuto, mentre mi affretto a prendere le mie cose
Per fortuna ormai so fingere bene, perché non ho voglia di rispondere a nessuna domanda in questo momento.
Devo andarmene, ora.
<<Dove?>> dicono in coro
Ed ora, che cosa mi invento?
<<Devo andare in palestra. Mi sono ricordata che devo fare una cosa>> dico con un sorriso
È la prima cosa che mi è venuta in mente, speriamo che ci caschino...
<<Va bene, amore>> dice con un sorriso dolce
Prima che me ne vada, mi attira a sé, strattonandomi dal polso e mi da un bacio a stampo.
<<Ci sentiamo dopo, piccola>> dice con un sorriso dolce
Faccio cenno di si con il capo, ma in realtà non gli sto prestando molta attenzione.

Come fa a trattarmi in modo così dolce, anche se io l'ho trattato male?
I sensi di colpa cominciano a salire, fino a depositarsi nei miei occhi.
Non posso piangere!

Esco dal locale, mentre il cuore aumenta il suo battito.
Non voglio che lui mi parli di nuovo.

Giro subito a sinistra, così che non devo per forza passare davanti alla sua macchina.

le emozioni stanno prendendo il sopravvento su di me.
Devo andarmi a sfogare.
Mi incammino, a passo svelto verso l'unico luogo, che mi aiuta in questi momenti: la palestra.
Ameno sto facendo diventare la bugia una verità.

Per fortuna anche da questa strada, che sono stata costretta a prendere, si arriva lì.

In pochi minuti, arrivo davanti al mio salvatore, apro la porta e la puzza di sudore arriva, come una freccia, al mio naso.
Finalmente! Casa dolce casa.

Mi cambio, indossando dei pantaloni neri di una tuta corti, molto corti e un reggiseno sportivo rosa.
Per fortuna lascio sempre un cambio qua, nell'armadietto, per momenti come questi.
Appena finisco, mi dirigo nel piano che è riservato alla boxe: l'ultimo.
Mentre cammino, cerco di mettere le bende, ma mi fermo, perché vado a sbattere contro qualcuno.
Il suo profumo non è molto forte, anzi è dolce ed io lo riconosco molto bene, so a chi appartiene.
Infatti, quando alzo gli occhi, lo riconosco e sono quasi felice di vederlo.

Ti ODIO ma ti AMO 1 [REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora