Capitolo 2

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Il suo orologio da taschino, del colore del metallo, segnava le sette passate.

Quel mattino, Leonard Putnam, si era svegliato alle cinque. La sera precedente si era concesso due o tre bicchieri di brandy, nella speranza che potesse conciliare il suo sonno, e invece era restato in piedi per gran parte della notte. Poteva aver chiuso gli occhi solo per venti minuti, gli stessi -all'incirca- che aveva impiegato da Riverdale a City Island. Nel tragitto aveva incontrato pescatori carichi di rete, scatole e canne da pesca, pronti per imbarcarsi sulla loro piccola nave e iniziare la loro giornata lavorativa. Alcuni li conosceva, perché con Samuel, spesso e volentieri, si era fermato a mangiare in un posto di mare. Si erano ripromessi di portarci Amelia, in vista del suo compleanno, ma la chiamata improvvisa da parte del superiore di Samuel aveva mandato in malora la bella sorpresa da loro pensata.

A parte pescatori e comuni commercianti, a camminare svelte alle prime luci del mattino, c'erano anche le prostitute dell'unico bordello di City Island. Chiamate dagli uomini del luogo come le sirene dell'isola, l'edificio era stato, tempo addietro, un ospedale. In rovina, era arrivata la pimpante Madame, che aveva ereditato una fortuna dal padre deceduto, e aveva tirato su l'attività. Le donne venivano da ogni dove per lavorare in quel posto, sempre in ordine, pulito, e con regolare visita dei medici locali per le sue ragazze. All'esterno dava l'impressione di una classica residenza benestante. Giardini curati, roseti in fiore, siepi ben tagliate, fontane dall'acqua limpida e una scultura di Venere a forma d'uomo che usciva dalla conchiglia come nel celebre dipinto. Leonard era certo che, prima o poi, Madame avrebbe commissionato agli scultori anche i due angeli.

I clienti, lì, venivano messi subito a loro agio. Le ragazze che avevano il giorno libero e che decidevano di restare nelle loro stanze, venivano messe in cucina a dare una mano alla ristretta servitù. Accoglievano gli uomini, prendevano i loro cappotti, e li facevano sedere su eleganti poltrone dal tessuto rosso cardinale, perfettamente in sintonia con il colore bordeaux delle pareti. Tendaggi damascati dalle stesse tonalità dividevano le varie entrate. C'era chi portava fiori per la proprietaria, cioccolatini per le ragazze, e i più facoltosi portavano anche gioielli per loro. Venivano viziate e coccolate, tanto da scatenare l'invidia della concorrenza. Il bordello di City Island, comunque, dominava l'intero Bronx e dintorni.

Ed eccola lì, Madame Le Blanche. Avvolta in un abito austero e antico, con una spilla ovale di cammeo bianco al colletto di pizzo della camicia, li andava incontro.

"Oh, mio caro Leonard! Non aspettavo di trovarvi qui di buon'ora." Lo salutò la donna, sulla cinquantina circa, truccata ancora in modo poco vistoso. A giudicare dal modo in cui aveva i capelli, mezzi acconciati e mezzi ancora sciolti sulle spalle, doveva essere nel mezzo della sua toeletta mattutina.

"Ho accompagnato mio padre da un amico e ho pensato di venire subito." Aprendo la camicia grigia del completo, Leonard tirò fuori una busta d'avorio ben sigillata che sapeva ancora di chiuso. Gli occhi della donna si illuminarono e dilatarono, neanche fosse un gatto che aveva appena visto un topo passargli sotto il naso. "Da parte di mio fratello. È una intera mesata e penso ci sia anche un piccolo extra per la vostra... discrezione." Sottolineò l'ultima parola con un tono basso e alquanto sospetto.

Madame, comunque, annuì facendo ondeggiare le ciocche di un biondo spento e prossimo ad ingrigirsi. "Vostro fratello è un santo!" Esclamò gioiosa, afferrando la busta con gentilezza forzata. "Quella povera ragazza non ha dormito per niente! Figuratevi che quando sono andata a svegliarla era seduta alla scrivania, pallida come un fantasma, e ancora vestita del giorno precedente. Le ho consigliato di riposarsi prima dell'arrivo di Mr. Putnam ma non ha voluto sentire ragioni." Spiegò gli ultimi eventi della sera precedente in modo ben dettagliato.

Quante gocce nel mio mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora