Capitolo 21

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Nell'oscurità della stanza dell'albergo, Elmira rigirò tra le mani il suo bicchiere colmo di whisky. Era il terzo giro, l'aveva contato. Così come aveva contato il numero di volte che il ghiaccio si era scontrato con il vetro.

Lo sguardo della tedesca, fisso al di fuori della finestra, sembrava senza vita. A dire il vero, vestita del suo abito da passeggio color panna a righe nere, dava davvero l'impressione di una bambola posta sulla mensola. E quel paragone rispecchiava, in parte, il suo stato d'animo. Neanche il movimento e il caos di una movimentata Little Italy notturna riuscivano a risollevarla. Un ghigno maligno ed amaro si impossessò delle sue labbra, sentendo un movimento di passi dietro di lei.

"Tu non la ami. Non credo alla favoletta della futura moglie." Sibilò a denti stretti ma con tono abbastanza elevato, cosicché il suo interlocutore potesse sentirla. Tracannò gran parte del contenuto del suo bicchiere, lasciando che un alone invisibile di pesantezza avvolgesse la sua testa, il suo cervello e, allo stesso tempo, arrestasse i suoi pensieri.

"Strano. Io ero venuto qui proprio perché ci tenevo ad invitarti al mio matrimonio." Disse Cameron, accomodandosi sul sofà del piccolo soggiorno della camera. Era piacevole quell'albergo, forse il più elegante della città. Ogni camera disponeva di un piccolo salottino arredato con divani di un certo valore e un angolo per gli alcolici. C'erano solo due porte, che conducevano una alla camera da letto e un'altra alla zona bagno. Le pareti verdognole, con righe di un lieve beige in mezzo, lo facevano sembrare una seconda base militare.

"Non prendermi in giro." Commentò Elmira, visibilmente irritata, voltandosi di scatto verso la figura del marines. "Racconta questa menzogna al nostro capo ma non a me. Tu dimentichi che, quando ti ho conosciuto, cambiavi una donna al giorno, di buona famiglia o meno. Adesso vorresti farmi credere che tu ti sia innamorato?"

Cameron sorseggiò il suo liquore nel bicchiere che stringeva in una mano. Più volte si era chiesto se quella scelta avventata fosse stata, effettivamente, quella giusta. Si era detto, infine, che sì, era quella più saggia. Non poteva lasciare la testimone di un omicidio volontario in vita, questa era una clausola del loro codice ben nota, che non ammetteva obiezioni. Tuttavia, questa cadeva in caso che, la testimone, fosse legata in modo particolare ad uno dei membri della loro cerchia. "Esattamente." Si limitò a rispondere Cameron, osservando il volto tirato della donna.

Elmira tentò di rilassare i muscoli del viso, per un breve attimo. "Le hai detto che le hai ammazzato il fratello? Accetta comunque di sposarti?" Lo provocò la bionda, guardando l'uomo con aria di sfida.

A quelle parole, Cameron sbiancò per un breve istante. Deglutì silenziosamente, guardando interrogativo la tedesca. Non stava bleffando, lei sapeva. Ora, la domanda che li sorgeva spontanea era solo una. "Come lo sai?"

Elmira ghignò soddisfatta. Sapere di avere un informazione di quel genere, risultata poi vera dalla domanda appena fatta del marines, gli stava un senso di potere indescrivibile. "I movimenti dell'organizzazione sono ben noti, Cam, dovresti saperlo."

Lo sguardo vitreo e velenoso della tedesca non gli piaceva affatto. Un tempo, e non lo negava, l'aveva trovato affascinante, quasi misterioso. Una sfida che più volte aveva raccolto, trovando sempre un punto fermo. Se era diventato l'uomo che era, doveva ringraziare solo lei. Il loro rapporto, strettamente lavorativo, aveva trovato svago qualche volta nel soddisfare, a vicenda, vari piaceri carnali. A tutti gli effetti, Elmira Becker, rimaneva la donna con la quale aveva condiviso il piacere del sesso più di due volte. Piacevole come collaboratrice sul lavoro e piacevole come amante. Ma tutto finiva lì ed entrambi lo sapevano bene.

Touché. Cameron gonfiò il petto, arrivando alla vera conclusione del problema. "Sono ben noti, sì. Come è ben noto il fatto che le mogli o i mariti dei membri dell'organizzazione non si toccano. Diventano sacri."

Quante gocce nel mio mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora