Capitolo 5

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A mezzodì il ponte del Lusitania iniziava a svuotarsi. I passeggeri della prima classe avevano la loro lezione di canto, un piccolo intrattenimento che il capitano Turner aveva loro concesso. Quelli della seconda classe se ne stavano a sorseggiare un thè nella loro cabina e quelli di terza facevano l'unica cosa che potevano: osservare il mare appoggiati alla ringhiera di metallo.

Samuel si era svegliato di buon'ora e, prima degli altri, era andato a fare colazione con Lovett. Poco dopo si erano uniti i Torres al completo. Al termine del pasto che consisteva in caldi croissant francesi, thè e succo di mirtilli, la più giovane dei Torres propose una passeggiata sul ponte. Quello della prima classe, per l'appunto, poteva definirsi quasi deserto. Il cielo appariva azzurro, l'aria calda infiammava i visi dei passeggeri portando le donne a sventolarsi con i loro colorati ventagli di pizzo, il sole giocava a nascondino con le poche nuvole bianche e quest'ultime prendevano le forme più bizzarre. Mentre Lovett era immerso in una profonda conversazione militare con Mr. Torres, Mrs. Torres e la figlia più grande si erano allontanate dal loro campo visivo, lasciando la più piccola in compagnia di Sam. Quest'ultimo si sentì preso per un braccio e, colto di sorpresa, fu portato un poco più lontano.

"Guardate, brigadiere! Secondo voi che forma hanno quelle?" Allegra e spensierata, tanto da ricordare una bambina, la ragazzina indicava all'uomo due nuvole che si assomigliavano tra loro.

Samuel inclinò la testa, stando al suo gioco. "Due conigli che inseguono una farfalla." Costatò, lasciando che la giovane ridesse della sua visione. Aveva un viso aristocratico, delicato, e il poco trucco tendeva a nascondere le lentiggini sul suo volto. Indossava guanti corti, di pizzo bianchi, e aveva il corsetto un po' troppo stretto. Sicuramente era un dettaglio che serviva a mettere in mostra il suo petto abbondante, un po' troppo per la sua giovane età. Sam cambiò la direzione del suo sguardo, spostandolo un po' oltre. Su una panchina non troppo lontana c'era una donna bionda, che teneva tra le braccia un neonato, avvolto in una copertina avorio con dei merletti bianchi. Ai suoi piedi c'era una bambina un po' più cresciuta, dai corti ricci biondi e un cappello non proprio saldo sulla testa. La donna sembrò divertita dal modo in cui la figlia voleva liberarsi di quell'accessorio. In effetti tendeva a nasconderle parte del viso roseo e florido. E sembrò quasi che il cielo stesse ascoltando il suo pensiero quando, un vento leggermente più prepotente, sciolse il nastro rosa che teneva legato il cappello sotto il mento della piccola e volò fino ai suoi piedi.

Sam lo guardò, cogliendo l'occasione per liberarsi dalla stretta della signorina Torres, dal nome che ancora dimenticava. Raccogliendolo, si sentì gli occhi della bambina e della donna puntati addosso. Curvò un angolo della bocca all'insù e con quattro passi fu vicino a loro.

"Perdonate mia figlia, soldato, è molto maldestra." Si scusò la donna con un tono decisamente divertito.

La bambina, dal canto suo, mise il broncio incrociando le braccia al petto in una posa seccata. Quel comportamento divertiva anche lui. "Non si preoccupi, Signora. È l'età dell'innocenza. Lasciate che lo sia." E così dicendo si chinò sulla piccola e rimise il cappello sulla sua minuscola testa.

"Ringrazia questo soldato gentile, Ellie." Le disse la madre con una nota piegata in una forma più seria.

Ellie, la bambina dal viso angelico, guardò l'uomo con i suoi piccoli occhi verdi. Le sue gote iniziarono ad arrossire per l'insistenza in cui il soldato la guardava con fare divertito. Quella piccola fagottina vestita a festa non poteva certo immaginare che Samuel stava tornando, mentalmente, indietro nel tempo. Quando era entrato nella stanza padronale della sua villa, dopo cinque ore di travaglio della madre in cui aveva dato alla luce quella che sarebbe stata l'ultimogenito della famiglia Putnam. Riposava in una copertina simile a quella che aveva la donna. Terribilmente lunga che c'era il rischio di inciampare in essa. Fortunatamente non era mai accaduto.

Quante gocce nel mio mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora