Capitolo 13

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Adesso riusciva a capire del perché di tutto quel mistero, ancora di più del perché Amelia Putnam si fosse vestita in modo così poco formale. L'espressione di Cameron Mendel era ancora scettica quando, seguendo la giovane, si era intrufolato in un garage intriso di oli e grasso di motori. C'era qualche mezzo coperto da un telo, una decina. Amelia si fermò proprio ad uno dei primi, rivelando un esemplare di Fokker E.I.

Lo scetticismo si trasformò in una notevole sorpresa. Non avrebbe mai pensato che madame fosse interessata a determinate cose come l'aviazione. Quella ragazza continuava ad essere una scoperta, sempre più interessante.

"Vi piace?" Ruppe il silenzio, levando del tutto il lenzuolo che copriva il velivolo da eventuali granelli di polvere o occhi curiosi.

Cameron restò ancora qualche minuto in silenzio, contemplando il monoplano che aveva davanti. "È favoloso, Amelia. Come ne siete venuta in possesso? Intendo, secondo la mia poca esperienza, si tratta di un progetto tedesco." E la domanda veniva da sé: come era riuscita quella ragazza inesperta ad avere un progetto così importante? La risposta non tardò ad arrivare.

"È stato Maurice, un amico di famiglia, a far arrivare il progetto direttamente dalla Germania. Come ci sia riuscito rimane un mistero, non lo dice neanche a me." Spiegò, lasciando che il pensiero di Samuel si insinuasse ancora una volta nella sua mente. Sfiorò il fiore disegnato sulla fiancata. "I miei fratelli me l'hanno commissionato in vista del mio compleanno." E non sapevo ancora che sarebbe stato l'ultimo giorno felice della mia vita.

Cameron colse lo sguardo della fanciulla, perso sulla bellezza del monoplano. In quella testolina bionda doveva esserci molta tristezza e osò solo immaginare come si sentisse. Mentalmente pensò di tirare un pugno al vento e dimostrò quella intenzione stringendo i denti. Si sorprese di come riusciva a rimanere impassibile dinanzi a quegli occhi chiari, umidi di ricordi tristi. Sembrava di guardare in uno specchio con la differenza che, essendo uomo, lui era riuscito a sopportare meglio un dolore simile. L'aveva assorbito, lasciando che il cuore assumesse lo stesso colore dei corvi che banchettavano sui cadaveri.

"Sapete pilotarlo?" Le chiese, volendo distoglierla da qualsiasi ricordo riguardasse il fratello defunto.

Amelia rimase con lo sguardo fisso sul volante. "Leonard mi stava facendo un po' di scuola ma, dopo la morte di Samuel, sembra che si sia scordato di avere una sorella. Passa tutto il giorno chino sui libri, all'università, e la sera a bere in qualche locale. Sono giorni che non riesco a parlargli seriamente." Sospirò, facendo ricadere il braccio lungo il fianco, sfiorando la giacca di pelle color sabbia bruciata, proprio come la passione che la divorava per il volo. Recuperando colore sulle guance e luce negli occhi, piantò lo sguardo su Cameron. "Speravo che, nel tempo libero, potevate aiutarmi. Imparo in fretta, posso assicurarvelo!" Esclamò, riprendendo a parlare in modo rapido, mangiandosi qualche pausa e liberando il cuore dal peso di quella proposta.

Il maggiore sorrise, passandosi la punta della lingua sulle labbra. Quella situazione, per quanto assurda, lo divertiva parecchio. "E va bene! Ma tenete il segreto con vostro fratello. Non credo gioirebbe, all'idea che sono proprio io a farvi da insegnante, Amelia."

"Oh, Cameron, grazie! Grazie!" Iniziò a saltellare gioiosa la fanciulla, facendo ondeggiare il fazzoletto bianco che teneva legato al collo. Aveva i capelli alti in uno chignon, i pantaloni, visibilmente larghi, presentavano evidenti segni d'usura, come il colore scuro che tendeva a diventare più chiaro. Non sembrava una fanciulla di buona famiglia, ma un maschio mancato. Neanche sua sorella, essendo cresciuta solo con un maschio come fratello maggiore, aveva mai avuto passioni del genere.

Ma più osservava Amelia Putnam e più il ricordo di Paulne tornava vivo nella sua mente. Non sapeva ancora tra quanto l'avrebbe rivista, neanche se quest'ultima avrebbe voluto vederlo. Era quel pensiero ad avvelenargli il cuore.

Quante gocce nel mio mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora