CAPITOLO 19 - Doppiogioco

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- Mio Signore, mio Signore!

- Dagon, mio fedele servitore...

- Signore...io...volevo dirle che sono a sua completa disposizione... Non so come Amon e Caim siano riusciti a fuggire... Ma lei mi crede, vero?

Dagon tremava. Aveva paura che i due demoni avessero fatto il suo nome. Non si fidava delle promesse di nessuno.

Alastor gli diede una pacca sulla spalla.

- Dagon, amico mio, so che non mi tradiresti mai...anche perché in quel caso non avrei pietà di te, lo sai...

- Sì, Signore, sì...

- E ora, sbrigati! Tieni d'occhio la prigioniera e fa in modo che non si uccida! Non mi interessa sapere dove tu sia stato finora, ma non farmi pentire di averti riaccolto con me!

Alastor sparì e Dagon si avvicinò a Lilith, che fissava il pavimento, con la mente assente.

La ragazza alzò lo sguardo.

- E tu chi sei?!

- Mi chiamo Dagon. Sono uno dei servitori di Alastor.

- Ah, un altro infame che tradisce il suo vero sovrano...per correre dietro ad uno smidollato con manie di grandezza...

- Non parlare così del mio Padrone!

- Ti si legge negli occhi che hai paura di lui... Pensi davvero che sarà migliore di Satana?!

- Certo. Mi ha promesso la libertà.

- La libertà?! L'unica cosa che ti darà è l'eterna schiavitù...se sarai fortunato...

Dagon si bloccò. Si vedeva lontano un miglio quanto avesse paura.

Lilith non si dava per vinta.

- Liberami e scappa con me! Samael ci proteggerà!

- Non posso...non abbiamo speranze... Alastor è troppo potente... Non arriveremo molto lontano...e neanche Satana potrà salvarci... E' tutto inutile.

- Perché gli dai retta?

- Perché ho paura, come tutti i demoni. La paura rende schiavi, Lilith.

- Questo non sarebbe successo se voi non aveste voltato le spalle a Sam.

- Non si tratta di noi, ma di Alastor.

- Cosa può fare lui contro tutti voi?

- La domanda è: cosa non può fare. Lui è molto più spietato del Diavolo stesso. È sempre stato fedele a Lucifero, ma sotto la sua devozione si nascondeva un demone schizzato e pericolosissimo.

- Ma l'unione fa la forza! Possiamo batterlo! Insieme!

- Silenzio! Non farti sentire! Potrebbe spiarci...

- Liberami.

- Non posso. Ma una cosa posso farla...

- Cosa?

- Dire a Satana dove ti trovi, a patto che tu non faccia il mio nome ad Alastor.

Lili si sentì sollevata.

- Promesso.

La paura è una brutta bestia. Ci invade e corrompe l'anima. Ci rende deboli, vulnerabili. Schiavi di ciò che ci incute timore.

Dagon aveva ragione. Era vero che lui fosse un grande doppiogiochista, ma era vero anche che sia lui che gli altri demoni, o almeno la maggior parte, avevano seguito Alastor per paura.

L'Inferno era diventato una prigione psicologica, dove masse di demoni adoravano un idolo solo per non essere sopraffatti da quest'ultimo.

Amon e Caim avevano avuto il coraggio di dar retta al loro buon senso e a mettere da parte le loro paure per una giusta causa.

Suo malgrado, anche Dagon lo stava facendo. A modo suo.

Alastor era sicurissimo di se stesso, perché sapeva di incutere timore. Nessuno avrebbe battuto ciglio, con lui al comando. Ma non aveva tenuto a mente un dettaglio non insignificante: la paura si può sconfiggere.

La sposa del DiavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora