CAPITOLO 42 - Shock

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Samael comparve nella Sala del Trono, deciso più che mai ad annientare per sempre il nemico. Non avrebbe avuto pietà di lui, questa volta.

Era pronto a scatenare la sua furia, ma qualcosa lo bloccò.

Quello che vide non gli piacque affatto.

Alastor era seduto sul trono, e Lilith sedeva amabilmente sulle sue gambe, con disinvoltura.

"Lili! Ma che fai?! Scappa!", gridò Sam alla ragazza.

Alastor scoppiò a ridere. Poi baciò la giovane, che si avvinghiò con le braccia al suo collo.

Samael era sconvolto.

"Non capisco... Ma cosa...?!", chiese.

Alastor fece scendere Lilith dalle sue gambe e si alzò in piedi.

- Vedi, caro Sam...la tua bambolina si è resa conto che sei un perdente...quindi è passata al Team Alastor...

- Non è possibile!

- Sì, invece! Puoi constatarlo con i tuoi occhi.

Samael si rivolse alla ragazza.

- Lili, smetti di fingere! Io ti proteggerò! Vieni con me!

La giovane rise.

- Sei un fallito, Lucifero. Non ho voglia di perdere tempo con te.

Sam si sentì come se gli stessero strappando il cuore dal petto.

- No...no! Io sono Sam! Sam! Ricordi?

- Sam chi?!

- Il ragazzo a cui tieni!

- Io tengo ad Alastor. E ora sparisci.

Lilith rideva, mentre Samael si accasciava a terra, in ginocchio, per poi battere i pugni sul pavimento.

Il suo respiro accelerò. Iniziò a tremare. La rabbia non gli dava pace.

"Alastor! Maledetto!", gridò, lanciandosi sul nemico e dandogli un pugno in faccia.

In quel preciso istante, Lilith emise un urlo di dolore.

Sam si voltò verso di lei. Vide che si massaggiava il viso con la mano.

Era come se fosse stata lei a ricevere quel pugno.

Alastor scoppiò a ridere.

"Questo, caro Lucifero, si chiama incantesimo della condivisione", spiegò.

"Lo sapevo! L'hai stregata!", gridò Sam.

Il nemico agguantò la ragazza, baciandola sul collo.

"Stregata mi sembra un termine esagerato! Ma se io soffro, soffre anche lei. Quindi non puoi farmi niente", ridacchiò soddisfatto. "E se proverai anche solo ad avvicinarti a me, io mi farò del male...male che sentirà anche lei...".

Sam non sapeva cosa fare.

Avrebbe voluto massacrarlo di botte...ma così avrebbe ferito anche la sua Lili...che per di più ora sembrava innamorata pazza del nemico.

Inoltre non aveva idea di come spezzare l'incantesimo della condivisione.

"Lei non ti ama! Le hai fuso il cervello, vero?!", continuò Sam.

"I dettagli non contano...", rispose Alastor.

Samael fissava il nemico e la ragazza. Stava in silenzio. Immobile.

Notò uno strano marchio inciso dietro al polso di Alastor.

Poi si accorse che anche Lili lo aveva.

Ma attualmente non poteva fare nulla. Sparì.

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