Premessa (fondamentale!)

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Ciao a tutti! Vi ringrazio per essere qui! Prima che voi passiate alla parte successiva, sento la necessità di spiegarvi un po' di cose...
Ora ho quasi 25 anni. Quando ho scritto questa storia ne avevo 19.
All'epoca avevo appena iniziato l'università. Non sapevo chi volessi diventare nella vita, non sapevo cosa mi aspettasse e, a complicare le cose, mi accorsi con grande delusione che odiavo l'ambiente universitario. Mi ero fatta tanti di quei film mentali... speravo di ambientarmi bene, stringere nuove amicizie, non sentirmi mai sola... Non è stato così, purtroppo per me.
Allora entrai in crisi. Una crisi esistenziale, di quelle della serie "Chi sono? Cosa ci faccio su questa terra? Qual è il mio scopo nella vita, la mia vocazione, la mia ambizione? A cosa servo?!". E cominciai a scrivere. Lo feci per sentirmi meglio, per trovare conforto.
Così capii chi volevo essere da grande: una scrittrice.
Scrissi questa storia con foga, direi in fretta e in furia. Ci misi circa un mese e mezzo. Non sapevo scrivere, o meglio, non avevo ancora trovato la mia voce, il mio respiro. Quello era il mio primo tentativo di gridare. Fu un buco nell'acqua che pochi apprezzarono (mia zia Miranda se ne rivelò entusiasta in particolar modo, ma fu una delle poche persone che mi lasciarono commenti positivi). Io arrivai a detestare quel che avevo scritto, e a considerarlo come uno "scheletro nell'armadio". Chiedo scusa a tutte quelle persone (a cui voglio molto bene!) che ho assillato affinché leggessero la storia per darmi un loro parere.
Oggi, che sono passati degli anni, oggi, che di storie ne ho scritte tante altre (alcune finite, altre iniziate), oggi che ho anche una laurea in Lettere, non mi riconosco ormai più nella penna di quella diciannovenne che scriveva, suo malgrado, per trovare se stessa. Sono cambiate troppe cose, compresa la mia voce. Tutti crescono, no? È inevitabile. Però ringrazio quella diciannovenne per avermi fatto trovare il mio sogno. E in nome di ciò, in maniera estremamente goliardica, ho deciso di pubblicare questa storia. Alla "Isotta" diciannovenne avrebbe fatto molto piacere.

Tengo a precisare che questa storia avrebbe estremo bisogno di un bel lavoro di revisione, che io avevo iniziato (se non ricordo male, nel 2016... o forse 2015...?) ma ho abbandonato subito a causa di impegni molto più urgenti. Credo che forse un giorno mi ci rimetterò su per rendere l'intreccio in una forma migliore, più ampia, completa, scorrevole. Vorrei anche apportare alcune modifiche alla trama e ai personaggi.
Per ora, ecco ciò che è.
Voglio ringraziare in modo particolare chi di voi leggerà La sposa del Diavolo fino alla fine. Saluti a tutti!
La Isotta di oggi.
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Piccola parentesi: CAST.
All'epoca immaginavo che i protagonisti della storia fossero impersonati da questi attori:

 All'epoca immaginavo che i protagonisti della storia fossero impersonati da questi attori:

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Ian Somerhalder: il Diavolo.

Hayden Panettiere: la sposa

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Hayden Panettiere: la sposa.

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