C'è un ordine per tutte le cose. Un equilibrio intrinseco e invisibile, impalpabile e spesso ignorato. Siamo portati a pensare che ogni cosa abbia un suo posto nel Mondo, nell'Universo, nella vita. Il posto dei pesci è in acqua. Quello degli esseri umani, sulla terra.
E così via. Eppure, ci deve essere un contenitore di tutto. Un insieme macroscopico che incorpori tutte le divergenze e le categorie. Basti pensare al fatto che noi umani condividiamo coi pesci questo pianeta, per cui tale pianeta è un insieme maggiore che contiene categorie minori e differenti. Allo stesso modo la nostra galassia è il contenitore dei pianeti, tra cui il nostro, che ruotano attorno al sole. Ma questa nostra galassia è a sua volta contenuta in qualcosa di ancor più grande: l'Universo. Ora, immaginiamo con la mente questo spazio infinito, questo cerchio assoluto, questo insieme superiore che abbraccia dentro di sé tanti altri insiemi che a loro volta ne abbracciano altri. Lo stai immaginando? Spero di sì. Ora inserisci con la mente una piccola freccetta in un punto a tuo piacere di quell'infinito insieme superiore. Posizionala dove vuoi tu, quella freccetta, quell'insegna. La immagini? Piccola, minuscola, in quel macrocosmo teoricamente infinito. La vedi?
Ecco, lì ci siamo noi.
La vita ci offre una scelta. Ci riempie di scelte. Ogni giorno.
E ad ogni scelta corrisponde una conseguenza.
Questa vita ci pone continuamente ad un bivio.
Noi possiamo quasi sempre scegliere che strada prendere e questo meccanismo vale per tutte le cose e tutte le situazioni, dalle più semplici alle più complesse.
Ci può venir chiesta qualsiasi cosa e a volte scegliamo anche senza rendercene conto.
Ma ogni singola scelta, anche la più piccola, misera, semplice, ha la sua importanza.
Anche se noi non dovessimo accorgercene.
E quella scelta, caro lettore o lettrice, avrà una conseguenza.
Che tu te lo aspetti o no.
Che tu te ne renda conto o meno.
Che tu ci creda o pensi che io sia una pazza visionaria.
Ma il punto è questo: la vita è una scelta.
Fatta di migliaia e migliaia di scelte, messe tutte insieme.
Solo che, in opposto all'infinitesimo numero di scelte possibili, ci sono solo due modi per scegliere. Due semplici mezzi: testa e cuore.
Sono quelli che guidano le nostre scelte.
La domanda è: quale seguire? A quale dare ascolto?
La risposta è: dipende. E dipende da tanti, tantissimi fattori. Ma soprattutto, dipende da noi.
La storia che sto per raccontare va oltre l'immaginabile ma ha un suo significato proprio nella sua impossibilità.
È una storia che parla di scelte che nessuno, e dico nessuno di noi, penserebbe mai di dover fare.
E di amori che nessuno penserebbe mai potessero essere fattibili e possibili.
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La sposa del Diavolo
FantasiLui è il Diavolo. Lei è umana. Lui la vuole. Lei gli è promessa.