NIALL'S POV
Si dice che Londra sia una città in cui il tempo non sia sempre bello e le nuvole tendano spesso a ricoprire il bellissimo cielo che potrebbe esserci,ma ogni tanto era bello e ogni tanto è brutto.
Oggi ad esempio è brutto.Piovono chicchi di grandine da tutti i pori e forse è stata questa la causa del mio risveglio.Un rumore assordante si fece eco nella mia stanza e mi obbligò ad aprire gli occhi.Ma stranamente non trovai quel calore di ieri sera,non trovai una ragazza bionda tra le mie braccia.
Non trovai Ellie nel letto.
Subito mi allarmai,pensando che fosse scappata con questa grandine oppure di peggio ma quando mi accorsi che l'odore del caffè che mi preparava ogni mattina lei,mi invase le narici,capii che i miei pensieri erano tutte stupide ipotesi.Scesi dal letto,mettendo ai piedi le mie comode ciabatte azzurre.Mi affrettai a scendere le scale ma quando fui davanti alla porta della cucina mi fermai.Non sapevo se entrare cosí,oppure bussare.Ma dopotutto questa è sempre casa mia quindi non sarebbe un gesto maleducato entrare di piombo.Ok,so come entrare.Ma quando entro cosa dovrei dire o fare?Devo aspettare una sua reazione oppure parlare io per primo?Tutte quelle domande mi stavano facendo venire il mal di testa così mi misi le mani in faccia non sapendo esattamente cosa fare,non volevo fare la figura dell'idiota.
E:"Niall?"
Alzai lo sguardo verso la figura femminile che mi stava chiamando.
Era sempre bellissima anche con un paio di pantaloncini da calcio,la mia maglia e i capelli biondi legati in un disordinato chignon.Finalmente la rivedo,con i mieie vestiti e in casa mia,proprio come desideravo da tempo.Devo ancora realizzare il suono della sua voce cosi dolce e soave che chiamav il mio nome.
Detto da lei è sempre una cosa diversa,lei è diversa.Da tutto e da tutti.
Io:"Ehm..C-ciao Ellie"
Mi grattai la nuca,quella situazione era troppo imbarazzante,non sapevo ancora cosa fare.
Sembrava che lei fosse nella mia stessa situazione perché le sue guancie si tinsero di un leggero rosso.Ma poco dopo il suo sguardo ritornò duro e severo.
E:"Ti ho fatto il caffè,l'ho appoggiato sul tavolo."
Beh,almeno si è ricordata che mi piace il caffè appena pronto.Le sue iridi si spostarono sulla parte bassa del mio corpo.
E:"E...Indossa qualcosa"
Notai che ero in boxer.Oh merda.Alzai la testa ed ero certo che le mie guancie stavano andando a fuoco.Ellie si diresse verso le scale,molto probabilmente per andare a vestirsi ma quando stava salendo la chiamai e lei si girò.
Io:"Mmh...Come stai?"
Lei mi guardò male,come per dirmi che era l'ultima domanda da farle ma fu più forte di me in quel momento.
E:"Potrei stare meglio,molto meglio."
Abbassai lo sguardo,vista la poca delusione per me della sua risposta.Ma in fondo cosa mi aspettavo?Non di certo un 'sto bene,grazie' con un sorriso a trenta due denti oppure 'benissimo,anzi vorrei fare pace con te'.Mai.
Forse potrei provarci,essere amici sarebbe già un passo enorme perché almeno l'avrei accanto a me senza avere la consapevolezza di averla ferita.Questo pensiero mi tormenta sempre.Io avevo promesso di proteggere il suo cuore,non do distruggerlo.Eppure sono stato il primo a farlo.La amo e devo solo dimostrarglielo.Ancora una volta.Andai in cucina per bere il caffè e mettere qualcosa sotto i denti.Dopo aver fatto colazione,andai in camera ma vidi che la porta era socchiusa e supposi che Ellie si stava vestendo.Sbirciai attraverso il piccolo spazio che aveva lasciato.Le sue gambe erano coperte da un jeans chiaro aderente mentre il busto era ancora scoperto.Era sempre magra,uguale a come la vidi l'ultima volta che facemmo l'amore.Che bei ricordi.
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Dream. (In revisione)
Fanfiction'Non potevamo durare. Eravamo qualcosa di troppo bello. E si sa,le cose belle finiscono. Sempre.'