8. Tears.

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Nonostante ci stesse provando con tutte le forze, Harry non riusciva a trovare una giustificazione al comportamento di Niall. Perché aveva provocato Louis in quel modo?  

Sapeva benissimo che avrebbe risposto con violenza a quell'offesa. Per un attimo balenò nella mente di Harry l'idea che Niall lo avesse fatto apposta, ma scosse la testa come per mandar via quel pensiero perché era impossibile che quel ragazzo fosse capace di un gesto del genere.  

Tuttavia non tollerava neanche la reazione che aveva avuto Louis. Non avrebbe dovuto rivoltarsi in quella maniera così aggressiva. Harry si chiedeva se tutto questo avrebbe mai avuto una fine. Liam e Niall avrebbero mai accettato ciò che c'era tra lui e Louis?  "Ciò che c'era tra lui e Louis.". Rabbrividì. Aveva appena ammesso a se stesso che stava nascendo un qualcosa tra loro due, qualcosa che prendeva sempre di più le sembianze di un affetto profondo, ma ancora troppo presto per essere definito amore.  

Nella mente di Harry apparve l'immagine di Louis che puliva il suo volto dalle lacrime. Era rimasto davvero colpito dal gesto del ragazzo: la sensibilità che aveva messo nel prendersi cura di lui sembrava la stessa che metteva Anne nel curare un suo ginocchio sbucciato quando era piccolo. Louis aveva avuto la delicatezza di una madre e, fino a quel giorno, Harry dubitava che Louis potesse essere capace di tanto.  

Raramente qualcuno, all'infuori di Niall e Liam, lo consolava mentre piangeva e ancora più difficilmente ne erano stati proprio loro la causa.  

Harry aveva sentito quanto fosse imbarazzato Louis dalla situazione: probabilmente sapeva che in parte era colpa sua se lui aveva litigato con i suoi migliori amici, ma nonostante ciò gli era rimasto accanto, sebbene sapesse di stare correndo il rischio di ricevere soltanto più odio da loro due.  

In quel bagno, quel pomeriggio, Harry aveva conosciuto un altro Louis e se quella era veramente la sua essenza, nascosta sotto quella maschera da duro e sepolta dalla rabbia, avrebbe provato in tutti i modi a trovare il coraggio per superare la paura di amarlo.  

*

Il giorno seguente Niall non andò a scuola. Harry se ne accorse perché Liam era seduto al tavolo della mensa da solo. Erano ormai due giorni che non parlavano, se non per attaccarsi.  

Harry voleva mettere fine a quella storia: voleva indietro i suoi migliori amici, ma allo stesso tempo non voleva rinunciare a Louis. Voleva aiutare quel ragazzo e stargli accanto e Liam e Niall avrebbero fatto meglio ad abituarsi al più presto a questa idea.  

Così andò verso Liam e si sedette accanto a lui con il vassoio del cibo. Liam guardò la scena con la bocca piena di cibo e non disse una parola. 

Rimasero lì senza pronunciare nulla a lungo: il loro silenzio sembrava essere il rumore più forte in quella sala e il vociare e le risa degli altri alunni suonavano muti.  

- Sono belli? - se ne uscì Liam ad un certo punto.  

- Cosa? - domandò Harry.  

- I brani scritti da Louis -.  

- Sì. Perché non vieni ad ascoltarli oggi? -.  

- Non mi sembra il caso... -.  

- Capisco... Comunque noi saremo in teatro -. Liam accelerò il respiro quando sentì quel "noi".  

- Voi due... ecco... -.  

- No, non stiamo insieme - lo precedette Harry.  

- E allora perché... -.  

- Liam, se ti aspetti che ti dica che quei baci non valgono niente, sappi che ti sbagli. Hanno valore e sia io che Louis stiamo cercando una spiegazione -.  

Detention (First Book).Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora