24. Family

3.5K 137 45
                                    

24. Family

24 Dicembre. Mancava esattamente un giorno al 24 Dicembre, il compleanno di Louis. Harry aveva scoperto la sua data di nascita chiedendola di nascosto a Stan. Poi lo aveva pregato di non dire nulla a Louis di questa sua curiosità dal momento che aveva in mente di fare un regalo al ragazzo. 

C’era un solo problema: ad un giorno dall’evento, non aveva la più pallida idea di cosa fargli. Si stavano conoscendo ma non sapeva molto dei suoi gusti. Raramente parlavano di ciò che avrebbero voluto per Natale o in generale. Harry sapeva che Louis taceva quell’argomento perché qualsiasi cosa chiedesse sarebbe stata soltanto un’aspirazione destinata a rimanere tale e a non trasformarsi mai in qualcosa di concreto. Così aveva smesso di esternare i suoi desideri per non sentirli più intensamente. 

Eppure Harry voleva preparare per il ragazzo un dono speciale, qualcosa che lo stupisse, anche se, vista la semplicità di Louis, qualsiasi cosa lo avrebbe meravigliato. Ciononostante doveva impegnarsi per trovare un’idea. 

Avrebbe tanto voluto chiedere consiglio a qualcuno, ma Niall, seduto accanto a lui, non sembrava la persona più adatta: probabilmente se avesse domandato a lui qualcosa, il biondo avrebbe optato per una bomba a mano decorata da un bel fiocco rosso. Per un attimo pensò a Zayn: il moro passava molto tempo con Louis e da quello che quest’ultimo gli raccontava, si stavano conoscendo abbastanza. 

Dunque, senza pensarci troppo, si ritrovò a digitare il suo numero di telefono. 

*

Zayn detestava il disegno tecnico. Non lo trovava creativo e divertente come il disegno artistico: troppe regole, troppi canoni, troppe cose da calcolare. Gli sembrava la cosa più lontana dalla fantasia che potesse esistere. Eppure la facoltà di architettura che aveva scelto all’università questo comportava. Fortunatamente c’era ancora la vecchia e tanto amata compagnia teatrale del Lincoln: lì poteva davvero dare libero sfogo a tutti i colori del mondo e poteva creare qualsiasi stile volesse. 

Spesso aveva dei rimpianti riguardo la scelta che aveva fatto. Fin da piccolo aveva avuto una passione per l’arte: disegnava sulla tovaglia della cucina, a volte sul muro e ovunque trovasse uno spazio e il permesso per farlo. La famiglia lo aveva sempre appoggiato e su questo aspetto era stato molto fortunato. Solo che aveva messo una condizione: se avesse voluto conseguire studi artistici, dovevano essere indirizzati verso architettura o design. Questi rami avrebbero sicuramente offerto più possibilità lavorative. E così Zayn, sebbene avesse voluto colorare con infinite tonalità per vivere, si ritrovò ad accettare questo compromesso, a stringere amicizia con solo il bianco e il nero. 

La sua passione era da sempre stata il fumetto: immaginava di poter disegnare un’intera saga e di far emozionare tante persone attraverso le sue storie e i suoi disegni. Ma per ora quello rimaneva un semplice sogno. E se voleva raggiungerlo, ora doveva soltanto riuscire a prendere la laurea in architettura. Peccato che il foglio completamente bianco davanti a lui non sembrava un buon inizio da cui partire. 

Il suo telefono iniziò a squillare improvvisamente: guardò lo schermo e trovò il nome di Harry. 

Deglutì con forza e, con mano tremante, rispose: 

- Ciao, Styles! –. 

“Buongiorno, Malik. Senti, avrei bisogno del tuo aiuto…”. 

Detention (First Book).Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora