37. Game.

2.3K 116 9
                                    

Quella settimana, da quando aveva detto alla professoressa di musica che intendeva portare un brano originale al saggio, Louis tornava a casa ogni sera oltre le otto. Infatti, con il permesso di Hemmings, dopo lo spettacolo teatrale si fermava nel teatro per esercitarsi e per provare i suoi componimenti.  

A ciò si sommavano i suoi impegni con il lavoro: i turni al supermercato erano diventati dalle sette di pomeriggio alle otto di sera per i giorni pari della settimana, mentre dalle nove alle dodici per il Sabato. Non pensava che fare il commesso fosse così pesante.  
Tuttavia, ultimamente, le cose sembravano essere diventate decisamente più piacevoli. Infatti quel Sabato era il secondo giorno consecutivo da quando Louis aveva trovato un cliente abituale che si presentava a fare la spesa, anche più volte nell’arco della stessa giornata. E quando veniva andava sempre nella medesima cassa, sempre da lui.  

- Sono venticinque sterline – informò Louis, mentre batteva qualcosa sul registratore di cassa. Harry gli diede i soldi e prese il resto. Poi afferrò le buste della spesa e, senza dire una parola e dopo aver osservato abbondantemente gli occhi di Louis, uscì da lì senza aggiungere un “arrivederci” o un “grazie” di cortesia. E a Louis andava bene così: non gli interessava se Harry non gli parlava; sapeva che ogni giorno veniva lì per lui e questo spiegava molte cose.  

In seguito gli divenne chiaro che Harry aveva delle intenzioni precise e che aveva qualcosa da dire. L’unica cosa che Louis non capiva era perché non si facesse avanti. Continuava ad ignorare la cosa e tutto quello che faceva era presentarsi con della merce da comprare. Sembrava sempre sul punto di pronunciare qualcosa ma puntualmente rimaneva in silenzio e si limitava a sfiorare la sua mano quando prendeva lo scontrino.  

Secondo Louis, ciò che Harry stava provando a fare, era cercare di capire se fosse ancora in grado di avere un rapporto con lui. Faceva piccoli passi e lentamente si stava riavvicinando. Era come se fosse una persona attratta dal fuoco e che vuole avvicinarsi perché ammaliata e coinvolta dai colori e dal mistero della fiamma, ma allo stesso tempo cerca un modo per farlo senza bruciarsi.  

Harry voleva verificare se fosse ancora in grado di fidarsi di Louis e ciò significava che lo voleva e che lo amava. Louis sentì il suo cuore fare capriole perché era emozionato all’idea che tra lui ed Harry non fosse mai veramente finita. Ma in fondo lo aveva sempre saputo.  

*

La vita di Liam stava riprendendo normalmente. Passava tutto il tempo che aveva con i suoi migliori amici oppure buttandosi a capofitto nello studio. In quel modo riusciva a non pensare a Zayn e a Louis. Stava persino provando a dimenticare Zayn o a provare a non vederlo più nel modo in cui lo vedeva prima.  

Non avrebbe mai potuto tagliarlo fuori dalla sua vita, sia a causa di un motivo pratico, sia a causa di un motivo affettivo. Per un motivo affettivo perché Zayn per lui aveva rappresentato il primo amore e quindi sarebbe rimasto sempre importante; per un motivo pratico perché continuava a vederlo al corso di disegno e avrebbe continuato ad incontrarlo anche dopo il liceo dato che aveva scelto la facoltà di architettura nella stessa università dove andava Zayn.  

Quindi la cosa migliore da fare era provare ad avere un rapporto civile con Zayn e allo stesso tempo tentare di rifarsi una vita. Ora quando si vedevano al corso di disegno parlavano del più e del meno, ma non c’erano più le attenzioni che c’erano prima. Era il classico rapporto tra conoscenti: una pacca sulla schiena, un “come va?” e una chiacchierata sullo sport. Non era un rapporto freddo; era solo diverso. Niente abbracci, niente mani che si stringevano e niente sguardi che duravano più del dovuto.  

Provavano ad avere un legame tra amici sebbene a volte fosse difficile visti i precedenti. Per questo era insolito: non riuscivano ad aprirsi come due amici per via dell’imbarazzo e non potevano considerarsi di più.  
Liam riteneva che andando avanti la situazione sarebbe cambiata, che l’imbarazzo sarebbe sparito. In fondo era passato un mese e mezzo dal loro bacio e da tutto il terremoto che si era verificato dopo: la maggior parte delle ferite erano ancora aperte e molti colpi erano duri da sopportare.  

Detention (First Book).Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora