26. Ring.

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Liam ed Harry decisero di trascorrere insieme la sera di Capodanno dal momento che nessuno dei due voleva passarla da solo. 

Per tanto i Payne raggiunsero l’abitazione di Harry per la cena. Nessuno aveva in realtà voglia di festeggiare vista la situazione che stava passando Niall: il suo dolore coinvolgeva tutti, persino Nicola, la sorella di Liam che viveva a Glasgow per seguire gli studi e quindi lo conosceva solo attraverso i racconti del fratello. 

Comunque alla fine si convinsero a riunirsi perché trascorrere la festa da soli, sarebbe stato più duro. Avrebbero tanto voluto avere il loro migliore amico accanto! Ma non era possibile e quello si stava rivelando un pessimo modo di chiudere l’anno. 

Mentre tutti aspettavano la cena, il cellulare di Harry vibrò e il ragazzo aprì il messaggio appena ricevuto: 

“Vorrei tanto averti con me, Harry. Zayn mi ha trascinato in questo locale noioso e non ho per niente voglia di restare qui. 

Mi manchi, piccolo… 

Lou Xx”. 

Harry sorrise e l’unica cosa che avrebbe voluto fare era uscire e correre da Louis, ma non poteva farlo. Qualcosa lo tratteneva lì, seduto su quel divano vicino a Liam perché sentiva che la cosa più utile in quel momento fosse rimanere con il suo migliore amico. Insieme stavano trovando la forza per fronteggiare il problema di Niall. E, per quanto Harry detestasse la cosa, Louis non poteva rientrare nel piano per guarirlo. Oltre tutto, non era dell’umore giusto per uscire e divertirsi: sarebbe stato solo di impaccio sia a Zayn che a Louis. 

- Chi era? – domandò Liam. 

- Louis. Sta con Zayn. Da quando mi ha raccontato di averlo incontrato mentre stava piangendo, Zayn sembra diventato molto apprensivo nei suoi confronti. E la cosa un po’ mi disturba – e rise appena. 

- Già… -. 

- Tutto bene, Liam? – chiese Harry, vista la reazione dispiaciuta di Liam a quella notizia. 

Liam non riusciva a spiegarsi bene il perché, ma l’idea di Zayn e Louis insieme non gli era indifferente. Tutto era molto strano: Zayn e Louis erano semplici amici, e anche lui e Zayn lo erano. Quindi, dove stava il problema? 

Liam era decisamente un ragazzo che pensava troppo. E fu proprio per questo che collegò questa sua reazione, quasi “gelosa”, all’esperienza del ballo. 

Come una linea leggera tracciata a matita dà inizio a un disegno completo, così Liam trovò il tratto che collegava tutto e da cui si formava un’intera idea, rimasta astratta fino a poco prima. 

Quella notizia gli fece capire che adorava il corso di teatro non tanto per la sua occupazione, ma per una persona e così gli fu chiaro perché non aveva provato interesse per nessuna durante il ballo. 

- Harry, come hai capito di essere gay? –. 

- Come scusa? Liam, che domanda è? –. 

- Rispondimi –. 

- Ma, non lo so. Non esiste un campanello che si dice “ciao, sei diventato gay”. L’ho capito perché a sei anni scrissi una letterina d’amore all' ex ragazzo di mia sorella – e bastò il ricordo a farlo iniziare a ridere. Si chiamava Steven e quando era piccolo, era totalmente infatuato da quel ragazzo. Ancora ridono quelle poche volte che si vedono al ricordo di quell’imbarazzante dichiarazione. – Liam, non capisco dove tu voglia arrivare… -. 

Detention (First Book).Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora