36. Blood.

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Erano passate cinque settimane da quando Harry e Louis si erano lasciati – Louis ne teneva persino il conto. Non si erano scambiati una parola in tutto quel tempo ed erano arrivati al punto di non salutarsi più. Harry passava le giornate ad ignorare Louis e questo lo guardava da lontano senza trovare un modo per poter interagire un minimo con lui.  

Anche durante lo spettacolo teatrale non comunicavano e tutti si erano accorti di questo nuovo clima di tensione. La cosa positiva era che non facevano domande e quindi né Louis né Harry doverono fornire delle spiegazioni. Ciò che gli altri avevano capito era che non stavano più insieme; i motivi potevano solo immaginarli.  

Inevitabilmente anche i rapporti tra Liam e Louis si erano interrotti e non si poteva non notare. Gli altri che partecipavano alla recita collegarono quel repentino cambiamento al fatto che Zayn avesse lasciato il suo ruolo da scenografo, dato che il moro ormai da settimane non era più con il gruppo.  

E Zayn non era l’unico ad aver rinunciato a qualche impegno: Louis infatti aveva sospeso le ripetizioni con Waliyha ormai da un mese. Non riusciva più ad entrare in casa di Zayn senza sentirsi in colpa per tutto e a continuare ad ignorarlo dal momento che neanche con il ragazzo Louis comunicava più da quella notte.  

Trisha aveva compreso la situazione ed era stata d’accordo. Waliyha al contrario non ne era stata entusiasta, ma lei era piccola e non poteva sapere i reali motivi. Quindi Louis si giustificò dicendole che doveva lasciarla per motivi di scuola, promettendole però che sarebbe andato al suo saggio quando lo avrebbe fatto.  

La cosa positiva era che, sebbene Louis avesse lasciato Waliyha senza molto preavviso, Trisha aveva comunque firmato un foglio che dichiarava il fatto che Louis aveva dato ripetizioni a Waliyha e così ora poteva consegnarlo alla Warwick in modo da avere qualche credito in più per entrare.  

Per questo quel pomeriggio Louis si trovava in attesa di essere ricevuto dal preside dell’università.  

- Louis Tomlinson! – esclamò l’uomo, riconoscendo il ragazzo. – Cosa posso fare ancora per te? –.  

- Sono venuto a consegnare questa – e porse il foglio.  

- Non devi consegnarla adesso: dovrai portarla a Giugno insieme al curriculum con tutte le varie attività –.  

- Non lo sapevo. Mi scusi per il disturbo allora... – e fece per andarsene.  

- Già che ci sei – lo bloccò. – Vorrei parlarti di una cosa –. Louis si mise seduto. – Ho letto la tua scheda che riguarda la condotta scolastica e volevo dirti che – il tono divenne serio di colpo. – la tua situazione è abbastanza grave: i tuoi voti sono molto bassi e i tuoi trascorsi non sono dei migliori. Sinceramente credo sarà molto difficile per la commissione provare ad accettarti. In casi come questi non si prendono neanche l’impegno di incontrarti a Giugno per esaminarti –.  

- Oh – sospirò. – Preside, posso comprendere, ma le posso assicurare che la situazione sta cambiando –.  

- L’ultima nota disciplinare risale a Febbraio di quest’anno… -.  

- Lo so, ma è stato un caso particolare –.  

- Vedi, Louis – si piegò sul tavolo – al collegio docenti non interessano i “casi particolari”: ciò che conta è avere una stabile condotta e tu non ce l’hai purtroppo: sebbene sia un scuola pubblica, la Warwick è molto selettiva ed esigente riguardo gli studenti –.  

- Le dimostrerò che posso migliorare –.  

- Io sono sempre qui: sta a te impegnarti – gli sorrise.  

Detention (First Book).Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora