Capitolo 6 ~ Allison

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-Dove le hai portate? -stava chiedendo Percy al re. -Perché non hai preso anche noi?
-E dove sono Will e Nico? -chiese Jason.
-Non posso rispondere a quest'ultima domanda. -rispose Agamennone. -Ma le ragazze sono nelle mie prigioni. Parleremo più tranquillamente senza di loro.
Vidi Percy stringere l'impugnatura di Vortice - così si chiamava la sua spada - finché le nocche sbiancarono.
-Come li aiutiamo? -sussurrò Hazel.
-Semplice. -rispose Annabeth. -Un'entrata in grande stile.
La guardammo con aria interrogativa.
-Fidatevi. Atena ha sempre un piano. -Mosse la mano con noncuranza.
Ci scambiammo un'occhiata dubbiosa.
-Forse è meglio se ce lo spieghi. -disse Reyna.
Annabeth ci raccontò in cosa consisteva il suo piano "entrata ad effetto".
-Pronti? -chiese infine, poi fece il suo ingresso nella sala. -Sembra che nonostante i suoi metodi, sire, lei abbia ancora un problema con le guardie.
Ci disponemmo a ventaglio vicino a lei.
-E temo che sia il caso di risolverlo al più presto. -aggiunse la figlia di Atena.
I ragazzi sorrisero, sollevati nel vedere che stavamo tutte bene.
Agamennone si alzò dal trono: -Come avete fatto ad uscire dalle prigioni?
Frank mostrò il mazzo di chiavi che aveva usato per aprire il lucchetto della cella: -Non sono figlio di Hermes, ma chiunque avrebbe saputo prendere queste alle sue guardie.
Il re bolliva di rabbia. Strinse i pugni e urlò: -GUARDIE! LE MANTICORE!
Poi scomparve.
Subito si aprirono tre porte, da cui entrò una manticora per una.
E in poco tempo mi ritrovai a combattere. Il mio primo combattimento in assoluto.
Il mio primo istinto? Scappare (sì, sono una semidea coraggiosissima), ma mi costrinsi a rimanere e a prendere l'arco, che mi era apparso sulle spalle.
-Attenzione alle code! -esclamò Annabeth.
Vidi Leo usare il fuoco per tenere lontani quei mostri, ma non so quanto avrebbe resistito.
E in poco tempo fu il caos.
Percy, Annabeth e Frank si occupavano di Manticora 1: Frank si trasformava in vari animali, ma non riusciva a fare molto, Annabeth e Percy cercavano di tagliare il pungiglione, combattendo fianco a fianco come se lo facessero da una vita (cosa che era vera, da quello che mi aveva raccontato la figlia di Atena).
Jason e Reyna distraevano Manticora 2, così che Hazel riuscisse ad avvicinarsi alla coda senza essere uccisa. Anche per Piper e Leo era lo stesso, mentre Crystal stava alle spalle del mostro (alias Manticora 3).
Io, con l'arco teso, stavo più indietro, cercando di prendere la mira senza beccare uno dei miei amici.
-Colpisci! -mi ordinò Piper.
-Non posso! Siete in linea di tiro! -risposi spostandomi di lato.
-Fate attenzione agli aculei! -sentii Reyna urlare.
Annabeth strillò. Non potevo vederla, ma immaginai che fosse stata ferita da uno degli aculei di Manticora 1.
-Ehi, razza di scorpione troppo cresciuto! -era Percy, che sicuramente stava cercando di allontanare il mostro dalla figlia di Atena.
Crystal riuscì a tagliare la coda di Manticora 3, contro cui combattevano Piper e Leo, e la creatura si ridusse in polvere.
Io riuscii finalmente a scoccare una freccia, che centrò l'occhio di uno dei mostri.
Leo gemette, tenendosi il braccio sanguinante. Era stato colpito di striscio da uno degli aculei.
E poi il pavimento si spaccò, facendoci sussultare.
Dalla crepa fuoriuscirono degli scheletri che attaccarono le manticore rimaste, tant'è che i nostri sforzi non servivano più.
-Oh dei! -esclamò Crystal guardandosi le mani. -Li ho evocati io!
Hazel la raggiunse: -Io non ho questo potere. -disse. -L'unico che lo possiede e che conosco è Nico.
Frank prese entrambe per le braccia prima che potessero finire nella spaccatura.
-Questo posto crollerà da un momento all'altro! -esclamò Percy tenendo Annabeth stretta a sé (aw, che pucciosi). -Dobbiamo uscire!
-E Nico e Will? -chiese Jason avvicinandosi al figlio di Poseidone per non cadere nella crepa causata da Crystal.
-Non è servito a nulla. Non sono qui. -rispose Reyna.
-Andiamo! -esclamò Piper facendo segno verso una grande porta.
Corremmo tutti verso di essa, nello stesso istante in cui gli scheletri riuscivano a ridurre in polvere le manticore rimaste. Crystal si voltò proprio mentre tornavano nella crepa, che, però, non si richiuse. La figlia di Ade guardò un'altra volta le sue mani, come per domandarsi se avesse provocato lei quel disastro per davvero, poi ci seguì.

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