« in che senso devo comprare i libri per leggerli? e se poi non mi piacciono? »
o, dove Changkyun lavora in una libreria e Kihyun ama i libri, solo che non può permetterseli.
pubblicata il 11/07/2018
conclusa il 05/09/2018
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"Che piacere vederti." sorrise Changkyun, passò al suo migliore amico la busta che aveva tra le mani subito dopo. "Ti ho portato un panino."
"Un panino?" era abbastanza confuso, lo osservò meglio e realizzò che quello nella borsa di plastica era davvero un piccolo panino. "È così rotondo e soffice, sembra la faccia di Hyungwon."
"Va tutto bene tra di voi?" domandò, un po' meravigliato dal fatto che l'altro avesse appena paragonato un panino al suo fidanzato, probabilmente dato che era fin troppo solo non comprendeva un simile romanticismo.
"Tutto alla grande, sono felice." sorrise, finalmente credeva di aver trovato la persona giusta. "Ad ogni modo, come mai mi hai portato un panino?"
"Dato che mi servono dei consigli voglio sdebitarmi in qualche modo, non avevo molti soldi in tasca per cui... ho scelto un panino." disse serio, Wonho scoppiò a ridere e gli diede una pacca sulla spalla. Un gesto innocente, sì, ma da quando aveva cominciato ad allenarsi senza sosta anche una carezza provocava puro dolore, povero Hyungwon, magari con lui era più delicato. "Ti ricordi di Kihyun? Ci conosciamo da pochi giorni ma non riesco a togliermelo dalla testa e non capisco perché."
"Metti da parte il tuo orgoglio e la tua paura per le relazioni e ammetti che sei attratto da lui, è così difficile?"
"Ascolta, tu sei mio amico quindi devi dirmi ciò che voglio sentirmi dire." gli fece sapere, quasi offeso dal suo comportamento. "Voglio solo che sia una cosa passeggera, capisci?"
"Aspetta, sei venuto a piedi fino a casa mia e mi hai comprato un panino per farti dire ciò che già sai perché è quello che pensi tu?" domandò, voleva lasciarlo riflettere ma prima disse qualcos'altro, la solita battuta per ironizzare sulla situazione. "Potevi usare una di quelle applicazioni per bambini, ti sarebbe bastato dirlo a lei e ti avrebbe ripetuto la stessa cosa ma con una voce diversa. Dato che io non sono te e ho un modo di pensare diverso - e razionale - posso assicurarti che sei un idiota."
Changkyun non disse niente per un attimo, poi realizzò. "Cavolo, sono un idiota." poi scosse la testa. "Giochiamo ai videogiochi e ci dimentichiamo di tutto questo, ti va? Il mio Wi-Fi non funziona e non posso fare niente a casa." poi cercò qualcosa nel suo zaino. "Ho anche portato il mio joystick!"
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a/n ; perdonatemi il capitolo di passaggio, spero di avervi fatto ridere con la storia del panino
