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Kihyun avrebbe voluto contattare Changkyun ma l'altro era offline da circa nove ore, cosa che non era mai successa

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Kihyun avrebbe voluto contattare Changkyun ma l'altro era offline da circa nove ore, cosa che non era mai successa. Era per l'accaduto della sera seguente? Voleva tanto chiedergli spiegazioni ma dopo aver parlato con Wonho e aver ascoltato le sue parole aveva realizzato che doveva andarci piano. All'inizio, quando lo aveva chiamato, aveva cominciato a parlare della sua giornata ma poi aveva subito spostato il discorso sul suo amico - loro si conoscevano da anni, era certo che ne sapesse molto di più, per cui ci teneva a ricevere consigli da lui. Non sapeva neanche se avrebbe mantenuto il segreto, ma a quel punto non sapeva proprio cosa fare, aveva letteralmente i giorni contati.

Era da un giorno che non si vedevano e da quella mattina che non parlavano a telefono, e Kihyun non riusciva a pensare ad altro. Doveva toglierselo dalla testa? Era la scelta migliore per entrambi e lo sapeva, ma non lo avrebbe mai fatto.

Changkyun gli piaceva e i sentimenti che provava per lui erano decisamente sinceri, la scorsa sera non aveva voluto approfittare della situazione - non erano comportamenti che reputava dignitosi - ma quando si era avvicinato a lui per dargli la buonanotte e aveva visto Changkyun tendere le labbra si era sentito molto vulnerabile e aveva passato l'intera notte a pensarci, e un po' si pentì di non averlo fatto, ma d'altronde era stata la scelta migliore.

Si alzò e a malincuore si preparò per il lavoro, doveva essere in ferie, sì, ma il suo capo si era ammalato e non poteva assolutamente occuparsi della panetteria, per cui dovette andare lì nei giorni successivi al Natale, cosa che non aveva mai fatto prima e che in quel momento non trovava per niente conveniente, vista la situazione in cui si era cacciato - dato che era stato minacciato di essere licenziato e non era la prima volta, non poteva proprio permettersi di mancare. Dormiva poco, pensava troppo e lavorare in quelle condizioni era quasi impossibile. "Grazie, torni a trovarci." salutò un signore, porgendogli lo scontrino, non appena vide la nonna di Changkyun scendere le scale e dirigersi verso il bancone si sentì nervoso, come se quello davanti a se fosse proprio lui. "Buongiorno."

"Lavori anche oggi? Sei proprio il contrario di mio nipote, sai che la libreria è chiusa per ferie, gli avevo chiesto di venire con me stamattina a fare spesa ma ha detto che non stava bene, è così pigro." sorrise. "Dammi il solito."

"Certo." rispose, cominciando a prendere una busta. "Che cos'ha Changkyun?"

"Ha detto un paio di cose ma non ho capito, forse la tosse." tirò fuori dalla tasca una banconota, pronta a pagare. "Si diverte, i suoi sono andati in vacanza ma non ha voluto seguirli per restare con me nel caso avessi avuto bisogno, non è così male. Vero? Siete buoni amici voi due?"

"Siamo amici." passò anche a lei lo scontrino e le sorrise. "Grazie."

"Va' a fargli un po' di compagnia quando hai tempo, si annoia. Ciao."

Changkyun era a casa, ma non si stava annoiando così tanto. "Perché non mi scrive?" domandò, guardando negli occhi il suo cane. "Menomale che ci sei tu, vieni qui." indicò il letto, ma l'unica cosa che fece l'animale fu guardarlo e rivolgergli la coda, poi si allontanò e andò in chissà quale stanza. Pensò che neanche il suo animale domestico voleva stare con lui e cominciò a deprimersi, ma non appena gli arrivò un messaggio da parte di Kihyun, riprese a respirare. Non voleva essere costretto a parlare di cosa era successo quella sera, ma sapeva che non poteva ignorarlo per sempre, per cui rispose come una persona sicura di se avrebbe fatto.

tua nonna è passata alla panetteria e mi ha detto che ti annoi
se vuoi posso venire a farti compagnia oggi a pranzo, porto io da mangiare

okay

fly with me - changkiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora