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Quando i due si svegliarono non erano esattamente nella loro forma migliore, Changkyun aveva preso i tre quarti del letto allungando braccia e gambe, respirava con la bocca aperta - a causa del raffreddore - direttamente sul viso del povero Kihyun...

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Quando i due si svegliarono non erano esattamente nella loro forma migliore, Changkyun aveva preso i tre quarti del letto allungando braccia e gambe, respirava con la bocca aperta - a causa del raffreddore - direttamente sul viso del povero Kihyun che, assonnato com'era, neanche se ne accorgeva. Quello col sonno più pesante tra i due era leggermente il minore, non si svegliò neanche quando a causa di un incubo si voltò violentemente, quasi cadendo dal letto. Kihyun, mezzo cosciente, ne approfittò per prendersi più spazio ma inavvertitamente calciò via Changkyun, che si ritrovò a terra. "Ma che c-." si trattenne, sollevò la testa e vide che il suo caro amico dormiva beatamente, prendendosi tutto il letto. 

Corrugò le sopracciglia e si alzò, facendosi spazio e distendendosi di nuovo, stavolta Kihyun si svegliò del tutto. "Buongiorno." mormorò, facendo su e giù con la testa e accarezzando il cuscino con il viso. "Che dormita."

"Buongiorno un cazzo, mi hai dato un calcio e sono caduto." disse, facendo allarmare il più grande che sollevò leggermente la schiena.

"Ti sei fatto male? Come sta il tuo fondo schiena?" 

"Il mio culo sta benissimo, la mia anima è ferita." precisò, l'altro ridacchiò e gli prese il viso tra le mani.

"Ma come sei carino quando sei imbronciato, se fai il bravo ti comprerò la colazione." disse con una voce dolce, Changkyun scosse la testa per liberarsi dalla sua presa ma mantenne il broncio. "Scusa se ti ho calciato, non volevo."

Ridacchiò per il tono di voce che aveva usato l'altro e annuì. "Lo so." fece una pausa. "Hai detto che sono carino." disse, vide Kihyun arrossire probabilmente per la prima volta in vita sua, stava forse sognando?

"Cosa vuoi per colazione?" cambiò discorso, usando il telefono fisso dell'hotel per chiamare qualcuno, risposero subito per fortuna. "Salve, vorrei ordinare dei pancake e..." esitò, guardando Changkyun che in un primo momento era confuso - stava ancora dormendo - poi mimò qualcosa con le labbra e lui comprese. "Uova con bacon, la stanza è la duecentotrenta, grazie." 

Il minore rimase zitto per un attimo, riusciva a sentire il calore del corpo di Kihyun, voleva tanto avvicinarsi a lui e abbracciarlo ma sapeva che sarebbe stato troppo strano per cui evitò. "Buona vigilia di Natale." disse piano, l'altro sorrise.

"Anche a te." rispose. "Come festeggerai domani?"

Fece le spallucce. "Starò in famiglia."

"Anche io, che noia." si lamentò. "Fanno sempre commenti inadeguati ma almeno si mangia bene."

"Non posso darti torto. Comunque... domani quando saremo entrambi liberi ti va di vederci?"

"Wow, la prima volta che mi hai visto volevi pestarmi e ora non riesci a fare a meno di me." gli fece notare Kihyun.

"Ti approfittavi di mia nonna, cosa avrei dovuto fare?" domandò. "In realtà lei è molto gentile con tutti, lascia sempre leggere i fumetti ai bambini, vedere te leggere qualche libro non mi è sembrato strano. E non volevo pestarti, stavo cercando di capire che tipo di persona eri."

"E che tipo sono?" domandò, guardandolo negli occhi. Lui indugiò nel rispondere - venne salvato dal rumore di qualcuno che bussava alla porta, la voce era femminile.

"La colazione!"

fly with me - changkiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora