« in che senso devo comprare i libri per leggerli? e se poi non mi piacciono? »
o, dove Changkyun lavora in una libreria e Kihyun ama i libri, solo che non può permetterseli.
pubblicata il 11/07/2018
conclusa il 05/09/2018
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"Erano mesi che non mi divertivo così, questi due giorni sono stati il massimo." Changkyun era proprio felice, dopo aver passato la mattinata insieme a Kihyun sulla pista da sci il suo umore era migliorato tantissimo, in quel momento erano sull'autobus pronti per tornare a casa e stava ripensando a quello che aveva fatto in quei giorni. Aveva imparato ad andare - discretamente - sullo snowboard, ma la cosa più importante era stata riuscire a passare più tempo con quel ragazzo che tanto gli interessava, perché sì, se prima di quella faccenda Kihyun un po' gli piaceva, ora che aveva addirittura dormito con lui i suoi sentimenti erano aumentati. Pensare a certe cose mentre lui era proprio lì vicino lo faceva sentire quasi in colpa, ma non credeva che l'amore fosse una brutta cosa, tanto meno voleva mettersi un freno, sapeva di avere qualche speranza con lui.
"Changkyun?"
"Ah? Scusa, la musica era alta." si giustificò, il maggiore sollevò la mano con la quale stava impugnando una delle sue cuffiette.
"Guarda che non l'hai fatta neanche partire, stavo giusto aspettando che mettessi qualcosa." gli fece notare, lui spalancò gli occhi e premette play.
"Scusa, i miei pensieri erano alti." si corresse, ma la sua battuta barra citazione da quattro soldi non fece affatto piacere all'altro.
"Di certo non sono come te."
"Cosa? Ma se siamo alti uguali, io e te! Ti stai offendendo da solo?"
Kihyun sbuffò. "Ma io sono più grande."
"Questo cosa c'entra?"
"Ragazzi, potete fare silenzio? Il mio bambino sta dormendo." una signora li pregò di parlare più piano, loro erano mortificati così smisero di accanirsi e si ricomposero, Changkyun aveva poggiato la testa contro il finestrino e stava quasi per prendere sonno, ma proprio quando aveva smesso di pensare a tutto sentì qualcosa pizzicargli la gamba. Guardò Kihyun minaccioso, ma aveva gli occhi chiusi - o meglio, faceva finta di dormire.
"Avrei dovuto farti dormire sul pavimento stanotte."
Ritornare a casa fu abbastanza strano, Changkyun stava sistemando i suoi vestiti mentre scriveva dei messaggi a Wonho per raccontargli della sua vacanza e mentre parlava con sua madre, che era curiosa di sapere cosa aveva fatto. Eppure la sua testa era solo da Kihyun, che prima di salutarlo lo aveva abbracciato. Se ci pensava intensamente riusciva perfino a sentire il suo calore, anche se ormai era andato. "Mi fai vedere qualche foto?"
"Si mamma, aspetta un attimo." uscì dalla chat col suo migliore amico, non appena entrò nella galleria vide un sacco di foto che lo ritraevano mentre dormiva, le aveva sicuramente scattate Kihyun. Si sentì imbarazzato e le spostò in una cartella a parte, poi passò il suo telefono alla donna che si sentì libera di scorrere tra tutte le foto riguardanti la montagna e la neve, le commentò una per una e non appena ebbe finito - anche Changkyun aveva finito di disfare la sua valigia - andò via, per lasciare riposare suo figlio che si distese sul letto e sospirò pesantemente prima di riprendere il suo cellulare.
Realizzò che gli era arrivata un'email, sembrava abbastanza importante così la visualizzò subito. Era da parte di un'azienda londinese alla quale aveva inviato il suo curriculum tempo prima, eppure nessuno lo aveva mai contattato quindi credeva che non ci fosse più speranza, gli sembrava strano vedere che lo avessero finalmente calcolato.
Gentile Im Changkyun, abbiamo analizzato il suo curriculum e crediamo che possa essere adatto alla nostra azienda, la preghiamo quindi di confermare la sua disponibilità per quanto riguarda i primi tre mesi di prova per il suo possibile impiego, i futuri aspetti del contratto lavorativo potranno essere discussi personalmente, presso la nostra sede. È quindi invitato a rispondere a questa e-mail il più presto possibile nel caso fosse interessato, in caso contrario ignori questo messaggio e provvederemo a rimuovere il suo contatto dal nostro database. Per ulteriori informazioni consulti questo forum: https://...
Smise subito di leggere. Non aveva mai avuto tanta paura come allora, il lavoro dei suoi sogni era lì, servito su un piatto d'argento - ma a quasi novemila chilometri di distanza da dove si trovava in quel momento. Avrebbe quasi preferito non ricevere quell'email.
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a/n ;perdonate la mia crudeltà ma la storia stava diventando noiosa, aggiungiamo un po' di azione