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Changkyun si svegliò con un mal di testa estremamente familiare, aveva dormito davvero poco visto il suo tardo ritorno a casa della sera precedente e probabilmente il motivo era quello, per fortuna quel giorno si sarebbe riposato

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Changkyun si svegliò con un mal di testa estremamente familiare, aveva dormito davvero poco visto il suo tardo ritorno a casa della sera precedente e probabilmente il motivo era quello, per fortuna quel giorno si sarebbe riposato. Guardò il soffitto, a causa dei ripetuti sbadigli i suoi occhi erano pieni di lacrime, nonostante ciò non se la sentiva di rimettersi a dormire. Probabilmente perché l'unica cosa che aveva voglia di sentire in quel momento era Kihyun, quella sera lo aveva salutato e gli aveva augurato un buon ritorno a casa, l'altro aveva detto che gli avrebbe scritto e lui non aveva neanche controllato il telefono, era troppo stanco. Lo prese in quel momento e trovò un messaggio da parte sua, dove gli diceva di essere arrivato a casa sano e salvo, non rispose subito.

Prima di farlo ripensò a quello che era successo, senza neanche accorgersene si ritrovò a sorridere e successivamente si portò le dita alla bocca, come se poggiandole sulle labbra si sarebbe potuto ricordare di quelle di Kihyun. Si alzò, si vestì e fece colazione, poi riprese il telefono. Erano quasi le undici, magari l'altro stava ancora dormendo ma non sarebbe stato un dramma svegliarlo -  non voleva dargli fastidio, sia chiaro, era solo che aveva tanta voglia di sentire la sua voce - così lo chiamò, lui rispose poco dopo. "Pronto." rispose un paio di squilli dopo, la sua voce era ancora impastata dal sonno. "Chi è?"

"Sono io." ridacchiò, capì che si trattava di Changkyun e cercò di ricomporsi. "Ti ho svegliato?"

"In realtà mi ha svegliato il mio vicino che si è messo a tagliare il prato, avevo provato a riaddormentarmi ma non ci sono riuscito per cui ero disteso qui a morire di sonno." spiegò, strofinandosi un occhio con una mano. "Dormito bene tu?"

"Si ma ritornare a casa alle tre e mezza non è stata una buona idea, anch'io sono stanchissimo."

"Erano le quattro. Non è colpa mia se ti sei addormentato su quel dondolo, mi dispiaceva svegliarti e sono finito per addormentarmi lì anch'io." sbadigliò. "Certo che il tuo migliore amico non si è degnato di venire a cercarci, potevamo essere morti e lui sarebbe comunque rimasto in casa a pomiciare col suo fidanzato ricco."

Changkyun rise, non sapendo cosa dire rimase zitto per un po'. "Kihyun, voglio vederti."

"Possiamo andare a mangiare fuori per festeggiare il nuovo anno."

"Ma dovevamo prenotare prima, non so se riesco a trovare qualche tavolo disponibile ora."

"Ma sì, qualche tavolo riusciamo a trovarlo. Se proprio non ti fidi possiamo mangiare a casa mia, i miei sono fuori e sono da solo." rispose. "Si,  dai, cucino qualcosa di buono io."

"Sicuro?" 

"Vieni appena puoi." detto ciò riattaccò, Changkyun bloccò il cellulare e in un primo momento non ebbe nessuna reazione, poi realizzò - si abbracciò da solo e per poco non cadde dal letto, era già ben svegliato così decise di uscire e comprare qualcosa per Kihyun, dopotutto gli doveva ancora un regalo di Natale. Mezz'ora dopo, avendo finito le commissioni, si diresse a casa sua, suonò il campanello e aspettò, si sistemò i capelli e i vestiti e cercò di non agitarsi troppo. La porta si aprì così cominciò a salire le scale che portavano al suo appartamento, l'altro era lì che  lo aspettava, dalla casa usciva un buon odore.

Kihyun indossava un grembiule da cucina e un cappello da Babbo Natale. "Perché hai questo coso addosso?"

"Ho appena acceso la stufa e le stanze sono ancora gelide, tra poco dovrebbero cominciare a riscaldarsi, avevo freddo alla testa." rispose, allargando le braccia. Changkyun mise il broncio e si avvicinò a lui, poi lo strinse per qualche secondo. "Che cos'hai portato?" 

"Champagne!" esclamò, passandogli la busta di plastica. "Spero sia buono."

Qualcuno suonò al campanello poco dopo, Kihyun pareva preoccupato, mise una mano sulla spalla del minore e gli indicò il salotto. "Chi sarà mai, vai pure a metterti comodo, sarà sicuramente qualche vicino che ha dimenticato la chiave del portone."

"Va tutto bene?" domandò perplesso.

Kihyun sollevò la cornetta e rispose. "Arrivo." si tolse il grembiule di dosso e lo poggiò sul tavolo. "C'è una cosa che non ti ho detto, aspetta qui."

Il ragazzo era preoccupato, che cosa significava? Fece come gli aveva detto lui e rimase fermo a sorreggere la porta che altrimenti si sarebbe chiusa a causa della corrente, Kihyun risalì con un vassoio enorme tra le mani. "Non ci credo -."

"Ho ordinato il sushi, non avevo niente in casa e non potevo andare a fare la spesa perché era tardi..." disse, poggiandolo sul tavolo che aveva accuratamente apparecchiato.

"Ma perché me l'hai detto in quel modo? Pensavo fosse successo qualcosa." si portò una mano sulla fronte. "Allora perché avevi il grembiule da cucina, se dici di non aver preparato niente?"

"È che volevo farti credere di averlo preparato con le mie mani, ma sei arrivato troppo in fretta e hai rovinato i miei piani - e comunque ho preparato il dolce, devi mangiarlo altrimenti mi riterrò personalmente offeso." sorrise, prendendo la bottiglia di champagne e qualcosa per aprirla. "Cercherò di non mirare alla testa." non appena il tappo schizzò via - niente, era uno champagne pigro, infatti rimase completamente nella bottiglia. "Beh, meglio per noi, facciamo un brindisi!" riempì entrambi i bicchieri e ne passò uno all'altro.

"Buon anno." disse Changkyun, prendendone un sorso. "È buono?"

"Mi piace, grazie." sorrise, poggiando il bicchiere sul tavolo. Le cose erano ancora abbastanza imbarazzanti tra di loro, dopotutto non si conoscevano da poi così tanto tempo, però non era fastidioso, si sentivano entrambi a loro agio e come previsto quella fu una bella giornata in cui parlarono solo di cose belle, che passarono insieme sul divano a guardare polizieschi e a mangiare sushi, con uno dei due che ogni tanto si avvicinava per lasciare qualche bacio all'altro.

 Le cose erano ancora abbastanza imbarazzanti tra di loro, dopotutto non si conoscevano da poi così tanto tempo, però non era fastidioso, si sentivano entrambi a loro agio e come previsto quella fu una bella giornata in cui parlarono solo di cose ...

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a/n ; mi dispiace per l'attesa di due (2) giorni, spero che questo capitolo vi sia piaciuto ;; e buon anno nuovo, siamo già nel 3018 wow progressi

fly with me - changkiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora