« in che senso devo comprare i libri per leggerli? e se poi non mi piacciono? »
o, dove Changkyun lavora in una libreria e Kihyun ama i libri, solo che non può permetterseli.
pubblicata il 11/07/2018
conclusa il 05/09/2018
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"Ci fermiamo a bere qualcosa qui? Tu non hai mangiato niente, voglio offrirti qualcosa." propose Kihyun, l'altro pensò che non era affatto una buona idea, ma quello era l'unico bar presente nel raggio di qualche chilometro. "I proprietari sono molto simpatici." forse così lo avrebbe convinto.
"Sei anche loro amico?" domandò, riferendosi alla faccenda di sua nonna, la trovava ancora fin troppo esilarante.
"Si, io sono una persona socievole - vivi qui vicino, non li hai mai visti? Non ci credo." chiese, era sul punto di entrare nel locale.
"Sono i miei genitori." finalmente glielo rivelò, a quel punto Kihyun lo guardò sconvolto. "Loro sono i proprietari di questo posto, davvero."
Il maggiore ridacchiò e lasciò andare la maniglia, prima di entrare aveva delle cose da dirgli. "Ma allora essere simpatici è una cosa di famiglia! Tua nonna lo è, i tuoi genitori anche, poi ci sei tu... mi chiedo cosa sia andato storto."
"Hey!" disse offeso. "Non sono simpatico?"
Kihyun scosse la testa e arrossì. "Certo che lo sei, stavo solo scherzando. Andiamo."
Il bar era pieno di persone che sorseggiavano bibite calde, i due ragazzi si diressero verso il bancone e Changkyun osservò i rustici esposti felice, il suo stomaco ne aveva davvero bisogno, aveva mangiato dei miseri salatini quella mattina e vista tutta la forza che aveva dovuto usare per rotolare le palle di neve e fare il pupazzo, sentiva la necessità di mettere qualcosa sotto i denti. "Buongiorno, vedo che mio figlio ha portato un amico." sorrise sua madre. "Hai visto la neve?"
"È davvero bellissima." rispose lui, poi ordinò un rustico. "Tu cosa prendi?"
"Il solito." rispose, la donna annuì e li invitò a sedersi a un tavolo, quello accanto alla stufa era libero e così presero posto proprio lì, finalmente potevano riscaldarsi le mani. "Lo sai, è bello stare con te."
Lo sai, il mio cuore potrebbe esplodere in questo preciso istante - pensò, era così immerso nei suoi film mentali che avrebbe benissimo potuto dirlo ad alta voce per sbaglio ma beh, non era ancora così stupido. In realtà si, era quasi passato un minuto e non aveva ancora detto niente. "Non sono bravo a flirtare, cosa dovrei risponderti?"
Kihyun ridacchiò, poi indicò le loro ordinazioni che erano appena arrivate. "Grazie." disse, rivolgendosi al cameriere e prendendo la sua brioche, poi si voltò verso Changkyun. "Non sei per niente bravo e l'ho notato ma non riesco ad essere arrabbiato con te, ti insegnerò."
"Vedi? Come faccio a rispondere a una cosa del genere - mangia quella girella zuccherata che hai comprato e stai zitto."
"Girella zuccherata? È una brioche."
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a/n ; tempo di movimentare le cose e sappiamo tutti cosa significa