« in che senso devo comprare i libri per leggerli? e se poi non mi piacciono? »
o, dove Changkyun lavora in una libreria e Kihyun ama i libri, solo che non può permetterseli.
pubblicata il 11/07/2018
conclusa il 05/09/2018
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La permanenza di Changkyun in Corea passò stranamente molto in fretta, il momento più memorabile fu sicuramente il suo ritorno, qualche giorno prima suo padre chiamò Kihyun e gli chiese di andare a prenderlo in aeroporto, gli prestò perfino la sua macchina. Changkyun non sapeva che sarebbe andato lì il suo ragazzo, per cui non appena uscì e cercò l'auto che suo padre gli aveva detto di aver parcheggiato lì fuori e ci salì, una volta notato Kihyun rimase molto, molto sorpreso.
Finalmente si rivedevano, e le emozioni sembravano essere più ingigantite che mai. Passarono quella settimana insieme, erano ogni giorno l'uno a casa dell'altro e la madre di Kihyun aveva insistito per fare una cena di famiglia decisamente troppo espansiva a casa sua, così i quattro genitori potevano conoscersi meglio. Che dire, erano felici che il loro figlio frequentasse Changkyun, gli sembrava un ragazzo molto posato e serio.
"Quindi domani partirò." mormorò il minore, tenendo stretto il suo ragazzo. "Ma verrai anche tu, non mi sembra vero."
Kihyun ridacchiò. "So che te l'ho già detto ma hai presente quel DVD che comprato per imparare l'inglese? L'ho guardato quasi ogni sera per ore, spero di piacere alla mamma di Shownu e che mi assuma, mi sento già in colpa perché... non ho molti soldi da parte."
"Ne abbiamo già parlato, non preoccuparti per i soldi." sorrise. "Le piacerai, e il fatto che tu sia così determinato mi fa proprio piacere, cosa hai imparato?"
"Le cose di base le sapevo già, ma ora so costruire frasi più complesse." disse. Non era mai stato completamente ignorante per quanto riguarda la lingua inglese, ma non era neanche il massimo.
"Tipo? Dimmi qualcosa." provò a metterlo in imbarazzo e gli mise una mano tra i capelli, poi lo guardò negli occhi. "Su di me."
"Changkyun, are you ready?" domandò.
"La tua pronuncia è a dir poco adorabile!" esclamò, scompigliandogli i capelli. "Sono pronto, vai."
"I love you." disse timido, nascondendo la sua testa sul suo petto.
"Aspetta, hai appena detto che mi vuoi bene?" lo prese in giro, Kihyun non afferrò il messaggio e sollevò la testa offeso.
"Menomale che ero io quello ignorante! Love you significa ti voglio bene, se ci metti io davanti diventa ti amo." disse serio, poi la sua espressione cambiò.
"Mi ami?" sorrise, abbracciandolo e quasi facendogli mancare l'aria. "Anche io, sei la cosa migliore che mi sia successa.
Erano rimasti fermi e volevano riposare un po', ma il cane di Changkyun saltò sul letto e interruppe quel momento carino. Il minore non lo mandò via, gli era mancato molto. Kihyun aveva già preparato la valigia e salutato i suoi genitori, quella sera avrebbe dormito a casa del suo fidanzato perché l'indomani dovevano svegliarsi presto per prendere l'aereo, era un po' spaventato ma riavere Changkyun accanto a se lo rendeva più sicuro, sapeva che sarebbe andato tutto bene.
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