« in che senso devo comprare i libri per leggerli? e se poi non mi piacciono? »
o, dove Changkyun lavora in una libreria e Kihyun ama i libri, solo che non può permetterseli.
pubblicata il 11/07/2018
conclusa il 05/09/2018
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Dopo mangiato i due restarono insieme per poco, a Kihyun arrivò una chiamata e dovette andare via. Changkyun ci rimase un po' male, avevano passato un sacco di tempo insieme ma nonostante ciò non era stato abbastanza, non riusciva a smettere di pensarci. Ormai si era fatto tardi e stava tornando a casa, il sole era quasi tramontato e il cielo era diventato più nuvoloso, tutto ciò non faceva che aumentare la sua malinconia. I suoi genitori erano già a casa, suonò il campanello ma nessuno andò ad aprirlo.
Cercò le chiavi ma naturalmente le aveva dimenticate, cominciò a tenere premuto il campanello finché la donna non andò a salvarlo dalle temperature gelide di dicembre. "Changkyun, ti abbiamo dato le chiavi di questa casa per un motivo!"
"Scusa." rispose, chiudendo la porta e dirigendosi verso camera sua a testa bassa, la donna si chiese cosa c'era che non andava.
Mentre era impegnato a fissare la federa del cuscino - ci aveva letteralmente immerso la testa dentro - il suo telefono vibrò, lo prese e lo sbloccò senza guardare chi fosse, visualizzando subito il messaggio che era da parte di Kihyun.
domani sei libero? sta scrivendo...
vorrei conoscerti meglio
In quel momento Changkyun sentì come se la nuvola piena di pioggia che era rimasta sulla sua testa da quando si erano divisi fosse stata spazzata via da un arcobaleno, o qualcosa del genere. Non poteva rispondere subito, chiamò Wonho ma probabilmente era impegnato col suo fidanzato dato che il suo cellulare squillava a vuoto.
L'altro ragazzo era interessato a lui? Si stava ancora domandando una cosa del genere, cominciò a picchiettare le dita sul comodino, nel mentre pensava a cosa rispondere, in quel momento entrò in camera sua madre. "Changkyun, qualcosa non va?"
"Scherzi? Sto benissimo." rispose, sembrava felice e la donna cominciò a chiedersi come mai avesse cambiato umore così in fretta.
"Va bene, vieni a cena?"
"Ho già mangiato." rispose, lei annuì e uscì dalla sua camera, lasciando al ragazzo il tempo di continuare a pensare a cosa rispondere a Kihyun. Accettò il suo invito ma non appena l'altro gli disse dove aveva intenzione di portarlo cominciò a pentirsi della sua scelta.
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