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Più i giorni passavano più Changkyun e Kihyun diventavano legati, più il minore cercava di evitare con tutte le sue forze di parlare del fatto che a breve se ne sarebbe andato

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Più i giorni passavano più Changkyun e Kihyun diventavano legati, più il minore cercava di evitare con tutte le sue forze di parlare del fatto che a breve se ne sarebbe andato. Non era ancora arrivato il nuovo anno, ma sapeva che mancava sempre meno e prima di addormentarsi, ogni sera, non faceva altro che pensarci e chiedersi se avesse fatto la scelta giusta. Kihyun non gli aveva dato nessuna certezza, però ci furono molti avvenimenti che non riusciva a dimenticare e che non voleva dimenticare.

Uno o due giorni dopo Natale i genitori di Kihyun non erano a casa, così Changkyun andò lì, nel bel mezzo del film che stavano guardando il più piccolo gli chiese come mai vivesse ancora con i suoi. "Perché per me stare da solo è una tortura." aveva risposto. Non che Changkyun avesse ben capito il senso della frase, era tardi e lui si era svegliato alle sei quella mattina, ma le parole successive furono quelle che non lo fecero prendere sonno quella stessa sera. "Vorrei solo trovare qualcuno che tenga a me così da poter fare nuove esperienze insieme." aggiunse, guardandolo negli occhi. Alla fine lui si addormentò lì come un perfetto idiota, svegliarsi sul divano di Kihyun mentre lui era ancora nel mondo dei sogni, la mattina successiva, fu abbastanza strano.

Un giorno uscirono a pranzo insieme e dopo aver visto un ragazzo tirare indietro la sedia della sua amata, Kihyun minacciò il suo accompagnatore di fare lo stesso, inutile dire che Changkyun si sentì imbarazzato per tutto il tempo. Avevano anche cominciato a tenersi più spesso le mani, dopo quel freddo pomeriggio durante il giorno di Natale - che passarono insieme, rigorosamente con le mani come incollate l'una contro l'altra. Doveva essersi abituato a quei comportamenti? Changkyun, invece, perdeva un battito ogni volta. 

Quella sera avevano deciso di unirsi a Wonho e Hyungwon, di cambiare un po' e di andare a una festa, non fu un'ottima idea. Naturalmente i loro due amici sparirono non appena entrati nel locale, non che i due avessero minimamente pensato di passare un po' di tempo con loro, la cosa positiva era che Hyungwon conosceva gli organizzatori della serata ed erano entrati lì gratis. Nessuno dei due sapeva come se la cavava l'altro con l'alcool, Kihyun non credeva che fosse un problema lasciar bere qualcosa che fosse più forte di una birra a Changkyun, capì che forse non era stata una buona idea quando si trovarono entrambi al terzo cocktail, col minore che stava già per addormentarsi sul bancone. "Tutto bene?" esordì, l'altro lo guardò e sorrise. 

"Ma certo che sto bene, posso averne un altro?"

"Basta così." disse Kihyun al ragazzo che serviva i drink. "Andiamo in bagno così puoi lavarti la faccia." concluse, alzandosi. Changkyun era silenzioso ma cooperativo, si alzò e cominciò a guardarsi intorno, senza una meta precisa. "È da questa parte." gli porse la mano, non appena la strinse e cominciò a camminare seguendolo si sentì felice e completo, ma ben presto si ritrovò sommerso da corpi di gente estranea e soprattutto - la mano del maggiore era sparita.

"Kihyun?" mormorò, continuava a voltare la testa a destra e a sinistra ma non lo trovava.

Sentì qualcuno toccargli la spalla. "Ti sei perso?" domandò un ragazzo che non aveva mai visto prima, gli aveva rivolto la parola dopo aver riconosciuto la sua espressione confusa. "Il tuo amico ti stava aspettando da questa parte, vieni." dopo avergli messo un braccio intorno al corpo lo stava conducendo verso l'uscita, ma Changkyun vide qualcosa.

"Lui è lì!" disse, alzando una mano e facendosi notare. "Kihyun!" lo richiamò, inutile dire che l'altro corse subito verso di lui e fissò il tizio che era avvinghiato al suo corpo.

"Che cosa stai facendo?" chiese, fissando il volto del ragazzo e afferrando successivamente il braccio di Changkyun.

"L'ho visto prima io."

"Mi prendi in giro?" con un po' di forza attirò Changkyun a se. "Gira a largo."

"Mi hai salvato!" disse emozionato il ragazzo, abbracciandolo forte.

"Dirò a Wonho che questa è stata una pessima idea."

"Hai detto qualcosa? Non riesco a sentire niente per colpa della musica!"

Kihyun lo stava riportando a casa, ma fare a piedi mezzo paese con quel ragazzo mezzo ubriaco era abbastanza complicato, diceva un sacco di cose strane e per quanto il maggiore sapesse che era colpa dell'alcool, il sentirle uscire dalla sua bocca lo destabilizzava. "Dove sono le chiavi di casa?"

"Io vorrei stare sempre qui con te." esordì, stringendogli forte la mano. Avevano smesso entrambi di camminare e per la prima volta Kihyun notò che l'altro lo stava guardando negli occhi, senza arrossire. "Kihyun."

"Cosa?" domandò, insicuro sul da farsi. "Dammi le chiavi, siamo quasi arrivati."

"Vorrei poter scoprire cosa si prova a baciare qualcuno, voglio farlo con te ora."

Kihyun ridacchiò e cercò di allontanarsi dalla sua presa. "Non posso Chan, non te lo ricorderai neanche domani."

"Quindi è vero che non ti piaccio?"

Il maggiore sospirò e lo spinse leggermente, così da farlo ricominciare a camminare. "Mi piaci, ma devi volerlo davvero." Changkyun mise il broncio e non parlò per il resto del tempo, erano finalmente arrivati davanti la porta di casa sua così prese le chiavi, l'altro lo aiutò ad aprire e lo raccomandò di chiudere a chiave la porta. "Buonanotte." lo salutò, avvicinandosi e lasciando un piccolo bacio sulla sua guancia.

" lo salutò, avvicinandosi e lasciando un piccolo bacio sulla sua guancia

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