Mancava un giorno al nuovo anno e naturalmente quella sera si doveva festeggiare in grande, uscire con gli amici e restare fuori per vedere i fuochi d'artificio, peccato che Kihyun si fosse beccato l'influenza. Non era proprio una cosa conveniente, buttò giù la seconda aspirina della giornata e sperò di sentirsi meglio, Hyungwon aveva organizzato una festa nella sua villa - da quello che gli aveva raccontato Changkyun, proveniva da una famiglia molto ricca, per cui quella cosa non lo sorprese affatto. Aveva invitato una trentina di persone ma probabilmente qualcuno si sarebbe imbucato, sapeva che sarebbe stato molto confusionario e sperava solo che andasse tutto bene.
Changkyun si promise di non bere... molto, qualche bicchiere voleva pur farselo, ma preferiva non ritrovarsi sulle spalle di qualcuno mentre gli raccontava dei suoi drammi passati, e non voleva dire idiozie, per cui si sarebbe controllato. A maggior ragione perché sarebbe andato alla festa con Kihyun.
Un paio di ore prima della mezzanotte si incontrarono per andare a casa di Hyungwon, nessuno dei due si aspettava che vivesse in un posto del genere, sembrava una reggia. Kihyun, per l'occasione, si era tolto i capelli dalla fronte e li aveva lisciati - e Changkyun non poteva essere più che d'accordo con quella scelta, stava proprio bene. "Guarda che bel giardino! Non mi interessa dell'alcool e della socialità, io resto qui."
"Sarebbe ancora meglio se potessimo fare un bagno nella piscina." esordì Changkyun, guardando la vasca coperta da un grande telo.
"Con questo freddo al massimo possiamo usarla come pista da pattinaggio."
"Hai ragione, faremmo un sacco di soldi se aprissimo un parco con una piscina che d'estate fosse una piscina e d'inverno una pista da pattinaggio, non credi? Ma perché nessuno ci ha mai pensato?"
"Su cosa state discutendo?" domandò Wonho, arrivato lì per accoglierli in casa. "Da questa parte."
"Sei fidanzato con un principe per caso?" chiese il suo amico, avvicinandosi a lui e battendogli il cinque. "Questa casa è bellissima."
Wonho ridacchiò e cominciò a mostrargli la strada verso l'ingresso. "Ormai sto sempre qui, quando i suoi non sapevano che stavamo insieme mi aveva addirittura dato una camera visto tutto il tempo che passavo a casa loro! Comunque - sono già arrivate la maggior parte delle persone, magari li conoscete, Wonie è con loro."
Una volta entrati in casa Changkyun voleva davvero godersi il bel lampadario, la mobilia antica e tutto il resto, ma Kihyun si era messo a parlare con un ragazzo ed era lì da ormai una buona manciata di minuti, si sentiva scocciato così si unì a un altro gruppetto - anche se parlò maggiormente con Wonho, lo reputava il più figo lì in mezzo. Ben presto si avviarono tutti in cucina e lì Kihyun, avendolo visto con un bicchiere in mano, si avvicinò a lui, poi gli sussurrò qualcosa all'orecchio. "Non bere troppo, ti voglio cosciente."
Changkyun non rispose e anche non specchiandosi poté immaginare la sua stessa reazione, era abbastanza confuso. Alla fine abbandonò l'alcool e si concentrò sul socializzare, cosa che gli riusciva abbastanza bene, stava parlando con una ragazza ma vide che Kihyun si era allontanato, più precisamente era uscito di casa. "Andiamo anche noi a fumare." disse un ragazzo, ma Changkyun sapeva che il suo amico non era uscito per quel motivo, non gli piaceva il fumo. Loro uscirono sul balcone della cucina, mentre lui seguì Kihyun che era uscito dalla porta principale, non fu difficile trovarlo - era disteso sullo sdraio e guardava le stelle.
"Ma che ti è preso?" domandò, l'altro rimase immobile.
"Avevo bisogno di un momento."
"Vuoi che me ne vada?"
"No." rispose, sollevò la schiena e si sedette così da fargli spazio. Ormai mancava sempre meno alla mezzanotte, le stelle erano ben visibili nonostante il tempo non fosse stato dei migliori in quei giorni. "Non mi sentivo molto bene stamattina ma non riuscivo a pensare ad altro se non al fatto che dovevo iniziare il nuovo anno con te."
"Beh, potevi dirmelo. Almeno ora stai meglio, no?"
"Si, sto bene." rispose, sospirando e pensando a cosa dire. "Changkyun io -." venne interrotto dagli schiamazzi dei ragazzi che erano usciti e parlavano ad alta voce, a quel punto si zittì ed evitò di dire ciò che pensava.
"Hai detto che mi volevi cosciente, devi dirmi qualcosa di importante?"
Kihyun esitò. "Non so per quanto tempo riuscirò a resistere."
"In che senso?"
"So che questa è una serata di festa e non dovremmo pensare a cose brutte però non ce la faccio." fece una piccola pausa. "In questo momento non riesco a smettere di pensare a quello che mi hai detto quando eri ubriaco. So che magari non lo pensavi davvero, però vorrei tanto che fosse così."
Changkyun sorrise, anche se era preoccupato. "Come fai a sapere che non è vero?"
"È vero?" chiese guardandolo, l'altro non rispose, semplicemente si avvicinò a lui fino a far toccare le loro fronti. Non riusciva a guardarlo negli occhi, non riusciva a fare niente se non imprecare nella sua testa, dato che era un imbranato e non sapeva come agire.
"Vuoi veramente dare a me il tuo primo bacio?"
"Cazzo, non ricordarmi che non so come si fa." ridacchiò, prendendo un po' di coraggio e guardandolo, si inumidì le labbra e portò la mano destra sulla testa dell'altro, riusciva a sentire i suoi capelli tra le dita, li strinse e lo attirò a se. "Mi hai fatto perdere la testa."
Non appena toccò le labbra di Kihyun le trovo morbide, non erano come se l'era immaginate, stavolta era reale e riusciva a sentirlo sulla sua pelle. Lui non si mosse di uno spillo al contrario del maggiore che cercò di non rendere tutto imbarazzante e di provare a muovere le labbra, Changkyun non riusciva a farlo sia perché aveva paura di sbagliare sia perché pensare di averlo finalmente baciato lo faceva sentire nervoso, ma non appena sentì la mano di Kihyun accarezzargli il collo si avvicinò ancora a lui, l'altro sfiorò le sue labbra e premette su di esse ancora una volta. "Sei proprio bello stasera."
Lui sorrise, si scostò ma Kihyun non voleva ancora allontanarsi, poggiò la sua guancia contro quella del minore e rimase così per un po', finché non sentirono vari colpi di avvertimento e non cominciarono a sparare un sacco di fuochi colorati, che illuminarono il cielo e i loro visi.
a/n ; so che è dannatamente cliché ma giuro che non volevo farlo in altri modi sono così soft e . sinceramente li amo e sono fiera, i miei figli
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fly with me - changki
Fiksi Penggemar« in che senso devo comprare i libri per leggerli? e se poi non mi piacciono? » o, dove Changkyun lavora in una libreria e Kihyun ama i libri, solo che non può permetterseli. pubblicata il 11/07/2018 conclusa il 05/09/2018