don't

459 65 0
                                    

Se i due avevano considerato l'idea di restare lì per la notte, l'autista gliel'aveva imposto

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Se i due avevano considerato l'idea di restare lì per la notte, l'autista gliel'aveva imposto. Molte famiglie avevano paura di partire vista la neve e nessuno necessitava di andare via, per cui aveva deciso egli stesso di restare lì. Dopo aver atteso minuti interminabili in fila per parlare con la reception dell'hotel, Kihyun riuscì a trovarsi faccia a faccia con la donna in questione. "Vorrei prendere una camera."

"Sono spiacente ma le abbiamo esaurite, se ne ha già una può confermare la sua presenza per la notte, altrimenti verrà assegnata a qualcun altro. Il prossimo."

"Aspetti, devo confermare per quanto riguarda la camera numero duecentotrenta, a nome di Yoo Kihyun." disse, almeno avrebbe evitato di dormire in strada. "Se qualche camera si libera può prenotarla a nome mio? Posso lasciare un acconto."

"Ma di che si preoccupa? La sua camera è matrimoniale, quante altre persone ci sono con lei?" domandò, controllando sul suo computer.

"Veramente ho preso una camera singola." la corresse, la donna sospirò.

"Troppo lavoro, non ci capisco più niente. Non penso di poter prenotare per lei la prossima camera che si libera, ci sono già dodici persone in lista d'attesa che aspettano una camera, il prossimo."

Il ragazzo, sconsolato, ritornò dal suo amico che se ne stava seduto sulla poltrona più comoda dell'atrio, con le gambe allungate - che rischiavano di far inciampare tutti - mentre sfogliava una rivista di gossip. "Hey, ce l'hai fatta?" chiese ricomponendosi.

"Ho una buona notizia e una brutta notizia." 

"Oh, allora dille contemporaneamente."

"Dovremo dormire insieme stanotte." disse, Changkyun sollevò un sopracciglio.

"E l'altra notizia?" 

"Non ce n'è un'altra, questa è sia bella che brutta, capisci?" domandò ridacchiando, l'altro non era molto convinto. "È colpa mia."

"Non fa niente..." rispose, Kihyun era contento per quella situazione? Aveva detto di si, beh, per il cinquanta percento, ma è una percentuale alta, no? Stava cercando di auto convincersi della cosa, decisamente. "È quasi ora di cena, vorrei farmi una doccia prima." disse, Kihyun annuì e gli passò le chiavi. "Aspetta, tu non vieni?"

"A fare la doccia con te?"

"Ma che dici." borbottò imbarazzato. "Che farai qui?"

Kihyun rifletté. "Hai ragione, anch'io dovrei farmi una doccia." detto ciò si alzò dalla poltrona sulla quale si era seduto e presero l'ascensore, diretti verso la loro stanza. Era strettina, si, ma c'era abbastanza spazio per entrambi, Changkyun aveva vissuto con cinque persone in un appartamento che poteva contenerne al massimo tre, era abituato a quel genere di cose. Mentre si rilassava sotto l'acqua calda, Kihyun si godeva il letto e riposava, ne approfittò anche per rispondere ai messaggi dei suoi genitori e fargli sapere che stava bene, gli disse anche che non sarebbe tornato per la notte. Di colpo sentì la porta del bagno aprirsi, era girato di spalle e non voleva voltarsi, magari l'altro era mezzo nudo o peggio ancora -.

"Puoi andare." disse, Kihyun deglutì e cominciò a raccogliere la sua roba, quando si voltò verso l'altro lo vide tamponarsi con un'asciugamano i capelli bagnati. Una volta che ebbero finito entrambi si avviarono verso il piano inferiore per cenare, infine si ritrovarono fuori dall'hotel, al freddo, a guardare le piste da sci completamente vuote.

"Guarda quante stelle ci sono, tutte quelle nuvole sono sparite e domani sarà davvero bello sciare." disse pensieroso. "Sei stanco?" domandò il maggiore. Changkyun, che faceva difficoltà anche solo a tenere gli occhi aperti, scosse la testa. Forse perché non gli andava di dormire nello stesso letto del suo amico? Si sentiva un po' in ansia. "Mi dispiace di aver fatto una brutta figura, intendo, per il fatto della camera."

"Kihyun, è okay. Non aveva senso prenotarne due solo per lasciare lì i borsoni, io avrei fatto lo stesso."

"Più che altro." mormorò. "È che avevo prenotato già da un bel po' di tempo per venirci da solo, poi tu hai accettato di venire con me... ed è stata una sorpresa, non ho avuto tempo per trovare un'altra camera." ridacchiò. "Almeno sarà un'esperienza divertente. Andiamo? È mezzanotte passata."

Changkyun annuì, si alzarono e camminarono verso la stanza. "Sono felice che tu mi abbia chiesto di venire, per cui non preoccuparti." disse, facendo sentire l'altro sollevato, prese la chiave e aprì la porta, poi guardò il lettino.

"Beh, buonanotte." disse Kihyun, spegnendo la lampada e lanciandosi sul letto, Changkyun fece lo stesso - si trovavano schiena a schiena. "Non è così male."

"Quando ti butterò giù dal letto a calci non sarà bello."

fly with me - changkiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora