Mi trovavo sul vialetto di casa dei nonni, mentre li salutavo di nuovo in lontananza. Avevo un borsone pesantissimo sulla spalla, mentre mi avvicinavo all'auto che aveva appena superato il cancello e che stava venendo nella mia direzione. Savannah abbassò il finestrino e mi gridò qualcosa che non riuscii a sentire a causa del forte vento. Le previsioni avevano avvertito i cittadini riguardo il maltempo, quindi c'era da aspettarselo. La macchina si fermò, quindi entrambi scesero. Il primo a scendere, però fu Wade. Sorrisi, tentando di ripararmi il viso mentre lui mi veniva incontro.
Quando mi fu abbastanza vicino, distese le braccia e io mollai la borsa a terra.
"Wade!" Gridai contro il vento. Sentivo i miei capelli frustarmi il viso mentre mi gettavo tra le sue braccia familiari.
"Mi sei mancata!" Esclamò stringendomi forte come faceva ogni volta.
"Anche tu, ma credo che ti mancherò di più se mi strozzerai!" Scherzai, sentendo che allentava un po' la presa.
Riuscii ad abbracciarlo a mia volta, prima di allontanarmi. Ricambiai il sorriso che mi stava rivolgendo con uno un po' più forzato e lo guardai togliersi il berretto di lana che indossava, per metterlo in testa a me.
"L'inverno è ufficialmente arrivato." I suoi occhi scuri sembravano divertiti, quando li rivolse alle mie spalle."Pronta per trasferirti da noi qualche giorno? Anche se sembra che tu debba farlo per un mese."
Annuii osservando il suo viso dai lineamenti dolci e definiti, i capelli castani sempre spettinati e il suo maglione di lana beige che aveva messo l'anno scorso, a Natale, quando erano venuti tutti a mangiare a casa nostra. Non mi stupivo di avere avuto una cotta per lui un paio di anni prima. Il fratello di Sav era veramente bello, era inevitabile doverlo ammettere. Ma non era Andrew. E quella cotta se n'era già andata da un bel pezzo.
"Non che mi dispiaccia."Mi fece l'occhiolino, interrompendo i miei pensieri. Mi passò accanto per prendere la mia borsa.
Ricordai tutte le volte in cui Andrew mi faceva l'occhiolino, rivolgendomi il suo tipico mezzo sorriso. Mi piaceva moltissimo quando sorrideva, anche perché non lo faceva spesso.
"Kimberly?" Mi richiamò Wade, stranito."Dai, sali in macchina."
Imbambolata, scossi il capo sforzandomi di non pensarci. Avrei voluto prendermi a schiaffi. Basta pensare a Andrew.
Savannah mi stava aspettando fuori dalla macchina e appena le andai incontro per abbracciarla notai che stava sfoggiando un sorriso furbo che mi insospettì."A cosa stai pensando?" Chiesi, abbassando le braccia lungo i fianchi.
Lei mi rivolse un sorriso innocente."Io? Niente." Mi prese la mano, conducendomi nel sedile accanto a quello del guidatore."Accomodati pure."
"Non vuoi starci tu?" Le domandai perplessa."Di solito..."
"Oh, non oggi." Ribatté aprendomi lo sportello e spingendomi praticamente dentro.
"Grazie per la delicatezza." Borbottai, mentre lei chiudeva lo sportello.
"Figurati." Salì in quello posteriore, sporgendosi verso di me. Guardai fuori dal vetro del parabrezza e notai Wade che chiacchierava con i nonni. Stava gesticolando e indicava in questa direzione. Diventai bordeaux perché mi ricordai di quella volta in cui gli avevo scritto una lettera d'amore. Non sapevo perché ci stavo pensando proprio adesso, ma quel pensiero mi mise in imbarazzo. Doveva essere stato circa cinque anni prima e me ne vergognavo ancora a morte. Lui mi aveva sempre considerata come la sua sorellina minore e se all'inizio ci rimanevo male, con il tempo avevo compreso che restare amici sarebbe stata la cosa migliore.
STAI LEGGENDO
The bad boy's love
RomanceSequel di "The Bad boy's deal". #È consigliato andare a leggere prima "THE BAD BOY's DEAL" per evitare spoiler# Adesso, dopo le scoperte di Kimberly, il patto stretto tra lei e Andrew sembra essersi spezzato. Niente è da dare per scontato. Misteri...