Un'altra giornata di lavoro è appena terminata, devo solo rimettere in ordine dei fascicoli e poi potrò tornare a casa.
A casa di Leo ovviamente, penso sorridendo come un'ebete.
Sto riflettendo su cosa potrei preparare con quello che è rimasto in frigo quando, persa nei pensieri, quasi non mi accorgo di Roberto e, in un vortice di fogli e maledizioni, ci scontriamo.
“Scusa Roberto” mi affretto a dirgli chinandomi a raccogliere i fogli che gli sono caduti: “Ero distratta"
“Non ti preoccupare” mi sorride lui e inginocchiandosi al mio fianco: “Anche io potevo stare più attento”
Ricambio il suo sorriso imbarazzata e mi rialzo.
Appena in tempo per vedere Leonardo uscire dal suo studio seguito da una giovane donna.
Se non lo conoscessi non mi stupirei di quella mano perfettamente laccata posata sul suo braccio.
Ma lo conosco e so quanto odi che i suoi clienti lo tocchino.
E lei gli sorride in modo così intimo che mi fanno quasi male gli occhi a guardarli.
“Chi... chi è quella donna?” balbetto rivolgendomi a Roberto.
Lui alza gli occhi dai documenti che sta analizzando e alza le spalle:
“Quella è la sua fidanzata”
Una risposta così semplice e innocente.
Un colpo secco e doloroso.
La sua fidanzata? Che stupidaggine è questa? Leo non ha una fidanzata!
Sento che mi manca il fiato e il fascicolo che stringo tra le mani scivola via da me senza che me ne accorga.
“Non lo sapevi?” mi chiede Roberto e nei suoi occhi si illuminano di perfida soddisfazione, come se stesse solo aspettando questo momento, il momento perfetto per distruggere le mie illusioni: “Tutte le praticanti di questo studio si innamorano di lui... Chissà perché mi ero illuso che tu fossi diversa”
Le sue parole mi arrivano come ovattate e le mie tempie iniziano a pulsare.
Tutto sembra distante anni luce da me.
Lo studio, il fascicolo che giace ai piedi e Leo che mi guarda con gli occhi sbarrati.
Possibile che mi faccia male il cuore? L'organo che per tanto tempo ha battuto per lui, adesso sembra essersi congelato nel mio petto.
L'unica cosa che vorrei fare è piangere e urlargli addosso tutto il mio risentimento.
Per tutto questo tempo lui si è preso gioco di me. Del mio amore.
Di noi.
Vedo che si allontana dalla fidanzata e si muove con passi veloci verso di me.
So già cosa farà.
Verrà da me e negherà l'evidenza.
Negherà tutto e mi racconterà altre menzogne.
Altre illusioni per una donna pazzamente innamorata di lui.
E una parte di me vorrebbe davvero credere alle menzogne che mi racconterà.
Più lui mi si avvicina, più io mi allontano.
In un ultimo istinto di sopravvivenza, scappo.
Scappo perché gli permetterei di ferirmi ancora.
Scappo perché gli ho già dato troppo di me.
Non avrà anche le mie lacrime.
Faccio appena in tempo a rifugiarmi nell'ascensore che un pianto disperato scuote le mie spalle.Arrivo a casa, nella mia casa, e mi trovo davanti Irene.
Tra lacrime e singhiozzi strazianti che comprimono il mio petto riesco a solo a farfugliare:
“Leonardo ha un'altra”
Mi nascondo tra le braccia della mia amica e, mentre tutti i fazzoletti della casa non sembrano bastare per asciugare le mie lacrime, mentalmente la ringrazio perché, almeno lei, mi risparmia i classici discorsi che iniziano con “Te l'avevo detto”.
Eppure sembra così strano visto che non era un mistero che lei e Leonardo non si fossero mai sopportati ed ero quasi sicura che lei mi rinfacciasse tutte le volte che mi aveva avvertita.
Troppo strano.
Guardo il mascara che annerisce l'ennesimo fazzoletto tra le mie mani e un'idea sconvolgente inizia a prendere forma nel mio cervello.
Ripenso alla sua reazione a quando le ho dato la notizia anzi... alla sua non reazione.
Come se se la notizia non l'avesse sorpresa neanche un po'.
Alzo lo sguardo e tutti i miei sospetti vengono confermati.
Il mio intuito da avvocato finalmente sembra servire a qualcosa.
“Tu lo sapevi già” sussurro allontanandomi da lei.
Uno sguardo colpevole è la sua unica risposta.
Mi alzo dal divano e la incalzo con le domande.
“Da quanto tempo?”
La vedo agitarsi sul divano e sfuggire al mio sguardo.
“Da un paio di settimane” è la sua risposta colpevole.
“Un paio di settimane” le faccio eco mentre sento che inizia a girarmi la testa: “Un paio di settimane e non mi hai detto niente! Perché?”
“Non lo so” balbetta mentre anche lei inizia a piangere: “Lui mi avevo giurato che te lo avrebbe detto e io non volevo farti soffrire. Non ho avuto il coraggio di dirtelo”
“Come” inizio a dire e poi mi fermo, senza fiato, senza amica e senza più lacrime: “Come lo hai scoperto?”
“Lei è venuta al mio studio. Le serviva una psicologa per risolvere i problemi con il fidanzato” una risata triste scuote le sue spalle: “Che strano scoprire che l'uomo che la faceva soffrire era proprio il tuo Leonardo” continua con la voce alta e tremolante: “Il tuo avvocato. L'uomo perfetto di cui ti stavi innamorando ogni giorno di più”
“Se solo me lo avessi detto” dico, sconvolta, triste e tradita. Priva di ogni punto di riferimento.
“Cosa? Cosa avresti fatto?” mi urla quasi: “Ti eri innamorata subito di lui. Non mi avresti creduto nemmeno per un momento! Ammettilo, Emma. Almeno con te stessa, sii sincera!”
Lascio che le sue parole scorrano sul mio corpo stremato e vado nella mia stanza e inizio a fare le valigie.
Non rimarrò un giorno in più in questa casa.
In questa città.
E mentre un velo di lacrime offusca la mia vista, come un caleidoscopio, vedo tutti i loro volti: Roberto, Irene, Leonardo, la sua fidanzata... persino gli altri membri dello studio.
Loro sapevano. Sapevano tutto e hanno continuato a mentirmi e a prendersi gioco di me.
Mi hanno tradito.
Tutti.
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Law of Sex
Чиклит!COMPLETA! Emma è un giovane avvocato appena arrivata a Milano ed è alla ricerca del lavoro dei sogni: da sempre il suo sogno è quello di lavorare in un grosso studio al fianco di avvocati di grande calibro. Nel cammino però si imbatte in Leonardo...