11- Un Natale di rivelazioni

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Dopo quella litigata con Draco non gli ho più parlato.

Ci ero rimasta troppo male per scambiare anche qualche parola con lui.

Non ce la facevo neanche a guardarlo in faccia.

E il mio istinto omicidia verso la Parkinson era aumento del cinquanta per cento.

Dopo tanto tempo sono arrivate le vacanze di Natale e io ho deciso di rimanere a scuola perché ritornare a casa da mia madre e da mia sorella non è un ottima idea, per niente.

La scuola è già piena di addobbi natalizi e si sente la magia del Natale, in aria.

Siamo rimasti in pochi a scuola, nessuno è mio amico.

Non che abbia tanti amici.

Hermione è dovuta tornare a casa perchè suo padre stava male.

Draco è rimasto, purtroppo.

L'ultima persona che volevo che rimanesse.

Giuro che Pansy era molto meglio.

Non voglio parlargli, non voglio guardarlo e non voglio pensarlo ma purtroppo è sempre nella mia mente, lì, che mi abbracciava.

È il mio pensiero fisso.

                                 ~•~

È il 25 dicembre, finalmente!

Mi precipito giù dalle scale e scendo in Sala Comune, corro subito all'albero di Natale ancora con il mio pigiama trasandato.

Non mi aspetto di avere dei regali ma io ci spero sempre.

Quando ero piccola mi andava bene se mi regalavano i vestiti vecchi di Marta figuriamoci qualcosa di nuovo!

Fortuna vuole che davanti a me c'è un enorme pacchetto impacchetato con della carta verde smeraldo e con un nastro bianco, attaccato al nastro c'è un piccolo bigliettino su cui è scritto il mio nome.

Lo prendo delicatamente e lo scarto sentendo il scricchiolio della carta che viene strappata dalle mie mani.

Dentro trovo un diario tutto nero con lo stemma di Serpeverde.

Provo a sfogliarlo ma non c'è scritto niente all'interno, solo pagine bianche pronte ad essere scritte.

Prendo una busta che è caduta dal diario, noto una calligrafia a me nota, Hermione. Inizio a leggere la lettera.

Cara Sofia,

Di sicuro avrai aperto prima il regalo e adesso stai leggendo questa lettera, ti conosco che ti importano di più i regali ma ci tenevo lo stesso a dirti: Buon Natale!
Mi dispiace per non essere lì, vicino a te, ma dovevo ritornare a casa, spero che passerai il tempo scrivendo i tuoi pensieri su questo diario quando non potrai confidarti con me.
Mi dispiace ancora per la storia di Malfoy, spero che ce la farai a dimenticarlo o che si scuserà con te, scuse sincere intendo.
Ancora Buon Natale!
Con affetto,

Hermione, la tua migliore amica

Sorrido leggendo la lettera, solo lei mi conosce veramente e solo lei mi capisce.

Spero che il mio regalo le sia piaciuto, le ho regalato cinque libri di una saga babbana che voleva leggere da tempo.

Se mi ricordo bene si chiama Percy Jackson.

Io spero che Malfoy mi dica qualcosa ma non potrò sentire una sola parola uscire da quella bocca se continuo a evitarlo, devo provare ad iniziare un discorso o partire dalle cose più semplici, fargli gli auguri di Natale.

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