39- Litigi di prima mattina

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Apro gli occhi accecata dalla luce del sole.

Mi guardo attorno assonnata, sono distesa sul letto.

Ripenso alla notte dove ho scoperto tante cose su James.

Mi fa un po' pena ma gli voglio bene.

Ad un tratto mi passa una domanda per la testa:

Ma ero in giardino, mi sono addormentata là. Che ci faccio qua?

Mi siedo sul letto e sbadiglio, ho la vista ancora offuscata dal sonno.

Spalanco gli occhi cercando di vedere qualcosa.

Sono in camera ma non nella mia.

Le pareti non sono verdi e argento.

Non ho la vista sul Lago Nero.

Non sono nei sotteranei.

È tutto diverso, c'è una luce forte che entra nella stanza a differenza dalla mia che non entra un filo di luce.

Le pareti sono blu con disegnati alcuni corvi sulle pareti.

"Sò che non è il massimo ma è quello che ho" dice qualcuno.

Alzo lo sguardo e vedo il vampiro.

"Mi hai portato qua tu?

"E chi ti avrebbe portato in una camera di un Corvonero" dice sorridendo.

"Ehm, grazie per non avermi lasciato in giardino" dico facendo un sorriso timido.

"Non ti avrei mai lasciato là" dice sedendosi sul letto.

Prima era sulla porta ora é sul letto.

Giuro che non l'ho visto muoversi!

"Si, le prime volte tutti rimangono sorpresi dalla mia velocità ma poi ti abitui" dice leggendomi la mente o semplicemente guardando la mia espressione sorpresa.

Mi alzo e vado a guardarmi allo specchio, ho un espressione abbastanza sconvolta.

"Tranquilla, sarai sempre bella anche se ti sei appena alzata" dice James mettendosi dietro di me.

Appoggia le sue mani sulle mie spalle e appoggia la testa nell'incavo tra la mia testa e la spalla.

"G-grazie" dico balbettando dall'imbarazzo.

"Dovresti essere abituata ormai dai mie complimenti" dice senza muoversi, sento il suo respiro sul mio collo.

Mi giro e lo guardo negli occhi, lui sorride formando delle fossette sulle guancie.

"Devo andare a cambiarmi" dico tenendo lo sguardo sui suoi occhi.

Vorrei dargli un bacio sulla guancia ma penserebbe male o non so cosa.

"Lo accetto ben volentieri" dice facendo un sorriso a 32 denti.

"Ancora che mi leggi nella mente" dico ridacchiando.

"Sembrerebbe" risponde.

Metto le mani sulle sue spalla, mi avvicino al suo viso.

Lo sguardo mi cade sulle sue labbra, sono così belle ma non posso.

Mi odierei per aver tradito Draco.

Sento ancora il suo repsiro e il suo profumo.

Lui non muove neanche un muscolo, ha uno sguardo così sexy, lui é sexy.

Sofia! Non penare queste cose!

"Sò di essere sexy" dice ghignando, alzo gli occhi al cielo.

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