42- Si ritorna amici

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I pochi gironi per l'arrivo del Natale e delle vacanze natalizie erano finiti.

Si va in vacanza!

Credo che sono più felice di stare assieme ai Mangiamorte che con gli altri a scuola che mi rompono le pluffe perché sono figlia di Voldemort.

Ho finito di miei bagagli e ora sono sto aspettando il treno con  James che sembra un po'stressato.

Continua a battere il piede per terra.

Non so che ansia ha ma sembra che sta per andare a morire.

"Si vede tanto che sono ansioso?" dice con gli occhi spalancati.

"No, sembra solo che stai per morire" dico ironica ridacchiando.

"Non è divertente" dice serio.

Mi giro verso di lui con un soppraciglio alzato.

"Sentiamo allora...cos'è tutta questa preoccupazione?"

"Tu non ti sentiresti preocupato se devi andare in una casa con Voldemort in persona che ti aspetta?!"

"No" rispondo secca.

Lui alza gli occhi al cielo.

Mi avvicino a lui e gli metto le mani sulle spalle.

"Andrà tutto bene, devi solo stare calmo" dico guardando quegli occhi così tanto uguali ai miei.

Lui abbandona il suo sguardo preocupato e lascia sul suo volto uno sguardo spensierato.

"Si, mi faccio un po'troppe paranoie" dice ridendo.

Poi si avvicina al mio orecchio e sussurra "bhe, uccidere un Vampiro è un po' difficile quindi non sarà tanto facile abbatermi" dice continuando a ridere, io sorrido.

"Sembrebbe"

La nostra conversazione viene interrotta da un fischio.

L'Hogwarst Express sta' arrivando.

Tutti i studenti che lo aspettavano iniziano a prendere le proprie valige e i propri bauli per portarli verso l'ultimo vagone dove saranno caricati.

Dopo vari spintoni e calpestamenti di piedi c'è la faccio a portare il mio baule nel treno per poi entrare anch'io.

Intreccio le mie dita a quelle del ragazzo così cercando di non perderlo perché è un disastro per i corridoi del treno.

Entriamo finalmente in un scompartimento vuoto così mi accascio stremata da tutto quel movimento.

Lui invece si siede composto con una postura elegante a differenza di me.

"Bene, c'è l'abbiamo fatta" dice passandosi una mano sui capelli tirandoli all'indietro.

Io lo guardo e faccio un sospiro "Eh, già.."

Sono stanchissima, non ho voglia di fare altro che dormire quindi mi distendo su tutto il sedile e mi metto un braccio sugli occhi così comprendoli.

"Hey, non è giusto!"

"Cosa non è giusto?" chiedo cercando di rilassare tutti i muscoli.

"Che tu puoi dormire invece io non posso" dice incrociando le braccia e io ridacchio dalla sua espressione 'offesa'.

"E ridi pure...ma brava" dice trattenendo un sorriso

Dopo la frase mi metto a ridere ancora di più per poi contagiarlo con la mia risata.

Chiudo gli occhi sorridendo.

Mi fa bene andare in vacanza dopo tutto quello stress degli ultimi giorni.

Cerco di liberare la mente e mi abbando tra le braccia di Morfeo.

》》》》》》

Spalanco gli occhi tutto ad un tratto per un rumore improvviso.

Alzo la testa e vedo che la porta dello scompartimento è aperta, c'è una persona di carnagione scura che non riesco a riconoscere perchè ho ancora la vista offuscata per il sonno.

"Sofia possiamo parlare?" mi chiede la persona che poi riesco a capire l'identità, é Blaise.

Io annuisco e guardo James che è rimasto nella stessa posizione di quando mi ero addormenta.

"Da soli" dice il Serpeverde scandendo bene le parole rivolgendosi al ragazzo di fronte a me.

Mi alzo e faccio un cenno al vampiro di non preoccuparsi, lui annuisce.

Seguo il ragazzo per il corridoio fino ad arrivare in un angolo dove non c'è anima viva.

"Allora..." inizio io interrompendo il silenzio che c'è tra di noi.

"Ti ho chiamata qui perché..." incrocia le braccia al petto e sposta lo sguardo dal mio guardando qualcosa di indefinito accanto a me "...ti perdono e vorrei che rimanessimo amici"

Io lo guardo cercando di assimilare bene le parole che ha detto, poi sorrido.

Non so cosa dire apparte "grazie"

Lui sorride e mi attira a sé con un abbraccio.

Non ci credo che mi abbia veramente perdonato ma voglio crederci.

Sento il treno rallentare fino a fermarsi.

Io e lui ci stacchiamo dall'abbraccio e ci guardiamo.

Siamo arrivati.

Gli faccio un cenno col capo per salutarlo.

Corro per i corridoi lei mi di ragazzini che escono in corridoio.

Vado nello scompartimento mio e di James.

Spalanco la porta e vedo il ragazzo alzato con un sorriso un po' teso.

"Siamo arrivati, si va a Villa Malfoy" dico tutto ad un fiato con un sorriso stampato in volto.

Ciao, dico solo che oggi sono stanchissima.

Il capitolo non è il massimo ma serviva solo come una congiunzione per quello che voglio scrivere dopo.

Ho molte idee per il futuro.

Notte

Zoe💚








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