20- La missione

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Qualcuno ad un tratto bussò alla porta della camera di Draco, io e il biondino ci staccammo subito come se avessimo preso la scossa.

"Il Signore Oscuro vuole vedere la propria erede" disse una voce bassa da fuori.
Mi alzai dal letto con calma, cosa voleva ora?

Draco mi guardò confuso e io ricambiaì il suo sguardo alzando le spalle.

Mi avvicino a lui e gli do un bacio casco per poi voltrami d aprire la porta.

Davanti a me c'era un uomo sulla quarantina vestito di nero con un bastone, aveva la manica alzata così mostrando il marchio nero.

"Seguimi" disse freddo, non ho i stessi trattamenti di mio padre ma voglio farmi rispettare lo stesso.

Schiena dritte, spalle large e rette, testa che guarda davanti e sguardo deciso. Così ci incaminammo, avevo la bacchetta in mano, non mi fido di Voldemort.

Rimaniamo sullo stesso piano, mi apre la porta di una camera. Davanti a me vedo solo delle librerie sui lati e una poltrona in fondo alla stanza dove è seduto mio padre, con ovviamente Nagini.

"Siediti e rillasiti, la bacchetta non ti serve, almeno per ora" disse con un ghigno raccapricciante.

Feci quello che aveva detto, vado a sedermi su una sedia che non avevo notato prima e lo guardo.

"Ti ho chiamato qua per darti una missione, una missione tranquilla..."

Una missione...non promette niente di bene...

"È semplice, non stressarti" disse in modo calmo "Dovrai andare nel mondo dei babbani nella tua residenza e ammazzare tua madre e tua figlia".

Devo ammazzare mia madre?! E mia sorella?! Sò che le odio, apparte mia madre nell'ultimo periodo mi stava più simpatica, ma amazzarle no!

Devo rispondergli...
Devo sembrare sicura di me

"Certo" dissi ghignadno, lui rispose ghignando a sua volta.

"Per quando?" dissi fredda "Entro questa sera" rispose con la stessa espressione.

Io deglutì, che bello...Devo uccidere la mia famiglia oggi...

"Bene, ora puoi andare"

Mi alzai dalla sedia e uscì fuori dalla stanza con mille pensieri che mi vorticavano in testa.

Devo pensare a qualcosa, non posso andare lì a ucciderle e basta.

Sono sicura, le ucciderò.

Vado in camera mia/Draco e cerco qualcosa di più comodo nell'armadio, ovviamente ci sono solo vestiti quindi decido di andare via come sono già vestita.

Sto per smaterializarmi ma qualcuno apre la porta di botto.
È Malfoy.
"Sofia! Non puoi farlo!" urlò il biondo

"Devo farlo" gli urlò rispondendo, lui si avvicna a me e si butta abbraciandomi.

"Io non l'ho fatto perchè ho pensato a te e alle tue parole, anche tu puoi fare come ho fatto io" mi dice stringendomi a lui.

"Ora vado" faccio un passo indietro e mi smatterializzo comparendo davanti a casa mia, la mia vecchia casa.

L'ultima volta che ci sono stata era l'altra estate quando ho dovuto tornare perché era finta la scuola.

Sono sul vialetto di casa, che bello sentire l'odore di casa.

Vado con passo deciso alla porta e busso puntando la bacchetta davanti a me.

Mi apre mia madre che non fa tempo a realizzare che la punta della mia bacchetta é già sulla sua gola.

Fa un passo indietro confusa.
"Non muoverti o ti uccido" dico con voce pacata.

"Sofia è un piacere rivederti anche per me" dice mia madre senza mostrare un minimo di paura.

Dal piano di sopra sento una voce, la voce di mia sorella Marta.
"Mamma cosa succede?"
"Niente tesoro, ritorna a fare i compiti" dice mia madre.

"Sò che non mi farai del male, io sono tua madre e tu non sei un assasino" dice convinta guardandomi negli occhi.

Mi trema la mano che tiene la bacchetta.

È vero, chi voglio prendere in giro? Io non sono come mio padre, una persona oscura che uccide le persone.

Io sono Sofia Wright, un persona che crede nell'amore.

Esitante abbasso la bacchetta e la guardo, come potevo uccidere mi madre?!

"Vieni qua" dice mia madre aprendo le braccia dove mi fiondo subito.

Mi era mancato il suo profumo di fragola che ho sempre odiato ma ora adoro.

"Hai fatto la cosa giusta" continua mia madre accarezzandomi i capelli.

"Papà ha voluto, io non volevo uccidervi. Appena che verrà a sapere che non vi ho ucciso non so cosa farà di noi" dico con voce triste.

"Io e Marta scapparemo da qua e ci nasconderemo. Trasfiguerò dei animali e con una pozione gli farò assumere il nostro aspetto così troveranno i corpi pensando che ci hai uccise. Stai tranquilla" Mi dice e io le sorrido.

"Mamma, ti prometto che questa battaglia la vinceremo" le dico mettendomi la mano sul cuore.

"C'è la farete, credo in voi"

Lasciò il suo corpo ed esco di casa senza guardarmi in dietro, farebbe troppo male.

Mi rismaterializzo in camera di Draco dove lo trovo seduto sul letto, alza lo sguardo verso di me.

Sò cosa vuole sentire ma voglio mettergli un po' di suspence, non rendo le cose troppo semplici.

Mi siedo sul letto accanto a lui che cerca di evitare il mio sguardo.

"Com'è andata?" mi chiese guardando un punto vuoto della stanza.
"Pensavo fosse più difficile" gli dico cercando di trattenere un sorriso.

Finalmente lui mi guarda negli occhi e mi prende per mano.

"Anche se sei un assasino io ti amerò nel bene e nel male" mi dice guardandomi con i suoi occhi color ghiaccio. Mi si scioglie il cuore a quelle parole.

"E se ti dicessi che non sono un assasino?" lui mi guarda a bocca aperta.

"Vuoi dire che non hai ucciso nessuno?"
Io sorrido e scuoto la testa mimando un 'no'.

Si butta sulle mie labbra e inizia a baciarmi intensamente.

"Sei meravigliosa, te la cavi sempre, eh? Ma tua madre e tua sorella cosa faranno?"

"Hanno già trovato i loro metodi così io posso dire che le ho uccise" gli faccio l'occhiolino per poi di buttarmi tra le sue braccia, tra le sue calde braccia.

C'e l'ho fatta a postare oggi, amatemi. Personalmente adoro questo capitolo😍
Zoe💚

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