Sentii il persistente bippare della sveglia risuonare nel mio orecchio. Nascosi la testa sotto il cuscino e la lasciai suonare, dopo poco posai una mano sul freddo acciaio e la spensi.
Mi riavvolsi nella coperta e mi riaddormentai. Non avevo voglia di andare a scuola!
Non passarono neanche 5 minuti che arrivò mia mamma per risvegliarmi.
-Kate, sbrigati! Devi alzarti!- disse mentre apriva la tenda per lasciar entrare i primi raggi di luce.
-Tra un po', mamma-
-Sai che ore sono?!-
Ok, si stava innervosendo, mi conveniva alzarmi, ma sentivo il corpo troppo pesante e il cuscino non l'avevo mai sentito così morbido e confortevole. Lo amavo, ne ero certa.-Le 6:35?- azzardai abbracciando il mio adorato cuscino.
-Sono le 7:15, Kate! Hai cinque minuti per prepararti e fare colazione! È l'ultimo giorno di scuola!- uscì dalla mia stanza e si chiuse la porta alle spalle.
Sussultai. Mi alzai di scatto e abbandonai Cuscino, corsi a vestirmi, scesi le scale di corsa, presi un donut e la borsa per scuola. Poi uscì, raggiungendo mio papà in macchina.
Uscita dal condominio fui invasa dalla confusione della Grande Mela: clacson che strombazzavano, motori che rombavano, gente che parlava al telefono cercando di sovrastare il rumore circostante...
Finii di mangiare la mia ciambella al cioccolato.
-Dormito bene?- mi chiese mio padre.
-Si si, anche se avrei voluto continuare molto volentieri-
-Dai! Che domani parti e ti riposerai con le tue amiche a Miami!-
Che cretina! Me l'ero completamente scordata. Domani sarei partita per Miami con le mie due migliori amiche, Kim e Jennifer. Sentii mio padre tirate i freni della macchina.
-Arrivata! Ci vediamo stasera a casa! Ti voglio bene!-
-Anch'io! Ciao papà!-
Chiusi la portiera e si allontanò. Andai verso la scuola e vidi Kim e Jennifer venirmi incontro.
-Kate!- mi urlò Jennifer sbracciando per farsi vedere.
-Ciao! -
Le abbracciai e ci incamminammo verso la classe. Mentre aspettavamo che la professoressa arrivasse ci mettemmo a parlare di tutto quello ci venisse in mente.
-Oddio come sono eccitata!- proruppe ad un tratto Kim.
-Anch'io! Un casino.- aggiunse Jennifer -Ma vi rendete conto?! Un intera estate senza genitori a romperci le scatole! Tranne due settimane...-
-Non dimenticarti di mia nonna... la casa è sua e non so quanta libertà ci lascerà.- disse Kim seria.
-Dai... di solito le nonne sono buone e dolci...-
-Ecco... la mia è un tipo tutto a parte. Si comporta in modo un po' giovanile ed è un po' fuori dagli schemi, ma fa delle torte al cioccolato buonissime! -
-Mi sta già simpatica! Adoro il cioccolato!- esclamai alla fine io.
-Buongiorno a tutti!- la professoressa era arrivata, facendosi notare come al solito. Tutti si sedettero ai loro posti con scatti che persino Bolt potrebbe invidiare. Miss Hill è la professoressa di matematica, mi odia con tutto il cuore e con un solo sguardo potrebbe polverizzare tutti quanti. È una donna di mezza età, con i capelli biondi tinti sempre tenuti in perfetto ordine, viene sempre vestita con una gonna che le arriva appena sopra le ginocchia e d'inverno indossa calzamaglie di nilon stile dopoguerra.
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I HATE YOU, PLEASE LOVE ME
Teen FictionKate è una ragazza newyorchese di 16 anni. Per l'estate va in vacanza a Miami con le sue due migliori amiche ospitata dalla nonna di una delle due. Questa non è una delle classiche storie d'amore che i due si incontrano e si perdono l'uno per l'alt...