Andai sotto la doccia, la corsa di quella mattina mi aveva distrutto. Strofinai il sapone su tutto il corpo, in particolare sul naso dove mi aveva leccato James.
Dopo circa una ventina di minuti, uscii e mi asciugai. Non avevo molta voglia di andare in spiaggia e, per mia fortuna, una chiamata mi fece trovare una scusa per non andarci.
-Ciao, James. Come va?-
《Ciao. Bene, grazie. A te?》
-Bene. Che mi devi dire?-
《Domani sera un mio amico ha organizzato una festa a casa sua, a te, Kim e Jen vi andrebbe di venire? 》
-E me lo chiedi? Certo che sì!-
《Perfetto! Allora avviso anche Jack e Nick. Ci vediamo dopo in spiaggia?》
-Non so. Forse dobbiamo andare in centro a comperare dei vestiti per la festa.- improvvisai.
《Ok, a domani, allora.》
-A domani. Ciao.-
《Ciao.》riattaccai.
Mi vestii velocemente a andai in salotto dalle altre.
-Notiziona!- esclamai entrando -Siamo invitate a una festa!-
-Cosa?!- esclamarono in coro.
-James mi ha appena chiamato e mi ha detto che domani sera ci sarà una festa a casa di un suo amico. Poi mi ha chiesto se volevamo venire e ho detto di sì. Non è un problema, vero?-
-E questo lo chiama problema? Siamo venute qua per divertirci! Dobbiamo solo chiedere a mia nonna, ma penso ci lasci.- disse Kim.
-Perfetto! Andiamo e chiediamoglielo.- disse Jen.
-Okay, ma dov'è tua nonna?- chiesi.
-Penso nel garage.- mi rispose Kim.
Andammo a cercarla e trovammo la porta del garage aperta. Una confusione pazzesca proveniente dall'interno ci convinse ad entrare. Di Eddy non c'era traccia, ma da sotto la sua auto uscivano scintille. Abbassammo lo sguardo e notammo delle gambe sbucare da la sotto.
-NONNAAA!- la chiamò Kim.
Il rumore finì e da sotto l'Audi blu metellico comparve tutto il corpo dell' anziana vestita con una tuta da macchinista. Sulla faccia aveva una di quelle maschere in metallo che si indossano quando bisogna tagliare il metallo. Se la tirò su e comparve un viso rugoso e sporco.
-Ciao, ragazze. Scusate, ma questo macinino inizia a non funzionare troppo bene.-
-Ma non avevi una decapottabile?- chiesi.
-Si, ma ho anche questa.- mi rispose -Cosa mi dovete dire?-
-Vedi, nonna, domani sera ci sarebbe una festa e ci hanno inviato. Ecco... potremmo andarci?-
-A che ora sarebbe?-
-Non lo so, ma di sera.-
-Se tornate a casa per mezzanotte, a me va bene.-
-Dai, nonna! Una festa non può finire a mezzanotte.- la guardò malissimo -Solo per questa volta. Alle prossima feste, torneremo a casa per mezzanotte. Ti prego?- fece gli occhi dolci.
-E va bene. Ma solo per 'sta volta.-
-Ehm... non potremmo tornare a mattina inoltrata?- sussultai. Speravo che Kim non avesse le intenzioni che pensavo.
-Kim...-
-Scherzavo, tranquilla.-
-E oggi potremmo andare a fare shopping in centro?- chiesi io.
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I HATE YOU, PLEASE LOVE ME
Ficção AdolescenteKate è una ragazza newyorchese di 16 anni. Per l'estate va in vacanza a Miami con le sue due migliori amiche ospitata dalla nonna di una delle due. Questa non è una delle classiche storie d'amore che i due si incontrano e si perdono l'uno per l'alt...