-Cosa?!- esclamò facendomi spaventare -Spiegati meglio che forse non ho capito.-
-Hai capito benissimo, purtroppo.-
-Ti prego, Kate.-
-Kim, che ci posso fare? È accaduto tutto così... così!-
-Ma ti piace?-
-Non lo so. Penso di no.-
-Cosa significa "penso"?-
-Non ci sto capendo più niente. È tutto così incasinato e lui è anche fidanzato. Oddio, Kim!- ero disperata, non sapevo più che pensare -Perchè è tutto così difficile?-
-Non lo so, ci capisco quanto te in queste cose.-
-Cosa dovrei fare?-
-Lascia che tutto accada come deve accadere. Non forzare le cose. Sarà lui a venire da te.- sorrise e se ne andò.
Oddio! La giornata non poteva cominciare peggio di così. Non andai neanche a fare colazione, mi lavai e mi vestii. Presi un libro e le mie cuffiette e mi isolai dal resto del mondo.
Lasciai che la voce di Demi mi cullasse e mi liberasse la mente da ogni pensiero, mentre le parole del libro scorrevano veloci sotto i miei occhi. Fuori c'era un sole che spaccava le pietre ed era praticamente impossibile uscire. Avevo chiuso tutte le finestre e acceso il climatizzatore al massimo per riuscire a rinfrescarmi un po'.
Non avevo idea di quanto rimasi così, a leggere ed ascoltare musica. Ma il tutto venne interrotto quando sentii la vibrazione del mio cellulare sulla coscia. Avevo un chiamata da parte di mia mamma. Feci un salto. Chiusi il libro, scollegai le cuffiette e feci tre respiri profondi, alla fine risposi.
-Ciao, mamma!- con un tono più tranquillo possibile.
《Ciao.》era seria e non andava bene.
-Ehm... come va?-
《Va. A te?》
-Bene.- non sapevo cosa dire. Un silenzio inquietante si era creato tra di noi. Me la stavo immaginando dall' altra parte del telefono con le labbra serrate e gli occhi seri e arrabbiati. Rimanemmo così per un po' fino a quando non parlò.
《Devi dirmi qualcosa?》
-Ehm... non mi pare.-
《Kate.》
-Puó darsi che io abbia bevuto un po' troppo ad una festa.-
《Quanto hai bevuto?》
-Non ne ho idea, ma abbastanza da farmi stare male il giorno dopo.-
《Santo cielo, Kate! Te l'avró detto un miliardo di volte se non più. Che senso ha ubriacarsi e rovinarsi la serata, bere ci sta, ma non a questi livelli.》
-Lo so. Scusa, mamma.-
《Non devi scusarti con me. Quando fai queste cose, fai male solo a te stessa.》adesso ricominciava con la solfa dell'alcol.
-Me l'hai ripetuto centinaia di volte, ma'-
《Ma evidintentemente non ti è ancora chiaro.》la sentii sospirare e rimanemmi in silenzio. Ancora. Mi stavo parecchio rompendo le palle a sentire i sospiri di mia mamma.
-Ehm... ciao.- provai a chiudere inutilmente la conversazione.
《Aspetta prima di chiudere! Che altro mi dovresti dire?》no, no, no!
-Io non... mamma, ero ubriaca e...-
《Questo non giustifica niente!》era più arrabbiata di prima.
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I HATE YOU, PLEASE LOVE ME
Novela JuvenilKate è una ragazza newyorchese di 16 anni. Per l'estate va in vacanza a Miami con le sue due migliori amiche ospitata dalla nonna di una delle due. Questa non è una delle classiche storie d'amore che i due si incontrano e si perdono l'uno per l'alt...