CAPITOLO 26

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-Svegliaaaaaaa!- delle urla fortissime e uno strombazzare di trombette mi svegliairono dal mio dolce sonno e qualcosa che assomigliava a dei nastrini di carta mi arrivò sulla faccia.

Con molto fatica aprii gli occhi e mi misi a sedere sul letto, le faccie gigantesche di Jen e Kim mi stavano davanti, indossavano entrambe una variopinta tuba con i colori della bandiera americana e ancora il pigiama. Sulla mia faccia erano stati lanciati coriandoli e stelle filanti.

-Ma che cazz...- biascicai.

Poi realizzai. Era il 4 luglio! Il 4 luglio! 4 luglio uguale a tanto cibo, festona, divertimento, fuochi d'artificio... Si! Il 4 luglio!

Saltai addosso alle ragazze e le abbracciai. Ero sveglissima!

Spalancai le finestre e aprii la porta della terrazza. Faceva molto caldo, ma era il 4 luglio! In giardino i nostri papà stavano cucinando la carne con il barbecue e un profumino delizioso saliva fino al mio naso. Le strade erano addobbate a festa, striscioni rossi, bianchi e blu erano appesi sui lampioni, centinaia di bandiere erano appese sulle case, gente con tube come quelle di Jen e Kim lanciavano coriandoli a stella, sulla spiaggia stavano già cominciando a preparare i fuochi artificiali, in lontananza una banda jazz suonava senza tregua... insomma: era fantastico!

-Buona giornata dell'indipendenza!- esclamarono in coro.

-Oddio! Sono strafelice!- esclmai io.

Scendemmo di sotto dove ci aspettavano i nostri genitori. Ci facemmo gli auguri, ma la mia felicità si interruppe quando seppi che non si faceva colazione.

-Come niente colazione?- urlai.

-A pranzo e a cena mangerai come un bue, non vorrai ingrassare!- scherzò Jen.

Mi rassegnai e andai a prepararmi. Dall'armadio tirai fuori tutto quello che avevo di rosso, blu e bianco e combinai i vestiti per farne uscire qualcosa di decente. Indossai una camicetta bianca semitrasparente con sotto un costume rosso, dei pantaloncini di jeans (blu!) e delle All Star alte rosse. Perfetto!

Stavo per uscire quando mi squillò il telefono.

-Pronto?-

《Ciao!》era James.

-Ehi, auguri! Che c'è?-

《Auguri anche a te! Volevo chiederti se stasera siete libere? C'è una festa all'Ocean Drive e volevo sapere se potevate venire.》

-Woah! Figo! Ti faccio sapere, okay? Ciao.-

《Ciao. Ah, Kate?》

-Si?-

《No, niente. Ciao.》

Riattaccammo contemporaneamente. Stavo per uscire quando venni ribloccata di nuovo. Realizzai dopo che avevo appena parlato con James. Qual James che mi aveva baciata l'altro giorno, qual James che aveva detto che mi amava. Gli avevo parlato come se nulla fosse stato. Dovevo richiamalo? Forse si, ma non lo feci.

Andai in giardino ad aiutare le mamme ad apparecchiare per il pranzo. Ridendo e scherzando mi ero svegliata alle 11:30.

Eddy aveva comprato un gigantesca bandiera da mettere al posto della tovaglia, centinaia di piatti rossi, bicchieri blu e posate bianche (tutto ermeticamente di plastica).

Dalla strada proveniva tantissima confusione (non osai immaginare a New York!) che metteva allegria, anche se ti fossi svegliato male ti sarebbe tornato il sorriso.

Finito di apparecchiare io, Jen e Kim andammo in posto ombreggiato della veranda.

-Stasera c'è una festa!- le informai eccitata io.

I HATE YOU, PLEASE LOVE MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora