CAPITOLO 33

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-Tom! Ma sei scemo?! Non fissarla!- James risveglió il fratello dallo stato di trans in cui si trovava.

Mi rivestiti e mi sedetti con gli altri due sul divano. Era un momento molto imbarazzante.

-Penso di andare a bere un bicchiere d'acqua.- disse Tom e andò in cucina.

Sentii il rossore delle guancie accaldarsi meno.

Appoggiai la testa sulla spalla di James. Posai involontariamente lo sguardo sul cavallo dei suoi pantaloni. Era gonfio e quel ringofiamento era... notevole. Sentii la mia amichetta laggiù eccitarsi.
Lui notó che stavo ossevando il suo pacco.

-L'hai svegliato tu il grande Ulk, sai? Ci rivorrà un po' prima che si calmi. Gli daresti una mano se ti coprissi meglio le tette.- arrossii e mi sistemai la maglietta.

-Anche tu hai svegliato qualcuno, sai? O meglio, qualcuna.-

-E me la vorresti presentare questa qualcuna?-

Malizioso si avvicinó a me e mi bació, mise le mani sotto le mie coscie e mi fece sedere sopra di lui. Sentivo la sua erezione e sorrisi attaccata alle sue labbra.

-E che cazzo! Se volete scopare fatelo in camera vostra!- Tom entrò all'improvviso, insieme a lui c'era anche Chad. Ma D a dove spuntava?

-Scusa.- biscicai -Adesso me ne vado.-

-Aspetta.- stranamente me lo disse Tom

-Prima mi dici cosa è successo con Nick.- aggiunse Chad

James buttó la testa all'indietro, vidi pian piano il cavallo dei pantaloni abbassarsi.

Ma cosa voleva Chad? Che cosa gli interessava? Sentii già salirmi il nervoso. Non doveva permettersi. Non erano affari suoi. Mi alzai e andai verso l'uscita. E poi, uno che compare dal nulla non può fare domande.

-Io devo andare. Ho promesso che tornavo per cena.- mentii senza rispondere alla domanda. Chad mi afferró il braccio.

-Kate, dimmelo. Ci hai parlato?-

-Ma ti sembra il momento di fare queste domande?!-

-Si!-

-Beh, a me no.-

-Non ci hai parlato.-

-Devo tornare a casa!-

Salutai James con un bacio e mi avviai verso l'uscita.

-Kate?- mi chiamó James.

-Si?-

-Domani pomeriggio ho una partita, mi vieni a vedere? Anche con le ragazze.-

-Si puó fare. A domani!-

Salutai tutti e uscii. Arrivata a casa informai Jen e Kim della partita. Eddy ci diede il permesso di andare a vederla. Cenammo con gli avanzi delle pizze, poi andammo a guardare un film in TV.

La mattina mi svegliai sentendo vibrare il cellulare sul comodino. Sperai che fosse James a inviarmi qualche messaggio speciale, uno di quei messaggi che... insomma, ti svegliano. Ma mi illudevo era solo Chad.

C: "Scusa per ieri, non volevo essere così schietto."

C: "In ogni caso ti devi chiarire con tu sai chi."

C: "Cambiando argomento, se vuoi vi accompagno io alla partita."

Vaffanculo! Ma gli sembravano messaggi da inviare la mattina?!

Contro la mia volontà, gli risposi lo stesso.

K: "A che ora passi?"

C: "Verso le 17:15?"

I HATE YOU, PLEASE LOVE MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora